Post di The European House-Ambrosetti

L’IA rivoluziona l’interazione tra l'uomo e le macchine, i dati e il mondo digitale, permettendo una riconfigurazione delle task e del mercato del lavoro. In un contesto di alta incertezza, dare un ordine di grandezza ai possibili impatti sull’occupazione di questa rivoluzione tecnologica per l’Italia diventa cruciale per anticiparne le sfide. Valerio De Molli ne ha parlato al convegno "Intelligenza Artificiale e Relazioni Industriali", organizzato a Roma dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) e dall'European Economic and Social Committee. Durante il suo intervento, ha presentato il lavoro svolto con Microsoft Italia, "AI 4 Work: Verso un manifesto per l’Intelligenza Artificiale e il lavoro in Italia", con cui abbiamo quantificato gli impatti dell’adozione dell’IA sul mercato del lavoro italiano, e abbiamo promosso un dibattito volto a definire un quadro regolamentare per l’IA e sviluppare politiche attive a sostegno del lavoro, coinvolgendo parti sociali, sindacati e attori privati e pubblici. Un ringraziamento a Renato Brunetta, Advisor del progetto e ospite dei suoi Tavoli di Lavoro, per l'invito a questa occasione di confronto. Riguarda l'evento: https://lnkd.in/dgz8RJSh

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Valerio De Molli

Managing Partner e Amministratore Delegato, The European House - Ambrosetti S.p.A.

2 mesi

🔝

Giuseppe Gattullo

Progettista elettrico Esperto in Logiche di Automazione di impianti di Produzione Energia Elettrica

2 mesi

Inoltre è ora di uscire dall’imbambolamento mediatico sull'intelligenza artificiale e capire che con il digitale non si riesce a fare una mazza, non riesci a impastare il cemento, non riesci a costruire manufatti, non riesci a fondere l’acciaio e costruire macchine, non riesci a fare restauri, e non riesci neanche a fare un orto o un giardino, ecc..ecc.. ma con le mani quello si se le facciamo andare creano bellezza e fanno star bene, dovremmo fare un manifesto per le aziende in cui si promuovono tutti le attività in cui bisogna far andare le mani, e premiarle, unitamente a tutte quelle persone che lavorano con le loro mani e troppo spesso ignorate da un sistema radicato, su un utile ma illusorio sistema digitale e di compravendita in rete, che sottrae furtivamente valore ed è destinato a fallire, perché sta continuando a togliere risorse qualità e meriti a chi lavora.

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