Stress da alta stagione, ne sentiamo spesso parlare in ambito turistico. Che sia estate, inverno o primavera. Sebbene gli stagionali siano più soggetti a questo tipo di problematica. Soprattutto chi lavora al mare. Sarà per l’esorbitante quantità di lavoro che hanno sottomano, numeri spaventosi relativi alle presenze concentrate in pochi mesi. La questione delle strutture stagionali è più delicata. Diventa sempre più difficile reperire personale preparato, disposto ad accettare un impiego destinato a esaurirsi in pochi mesi. Complesso rapportarsi con i fornitori, sempre per lo stesso motivo. I soggiorni sono sempre più corti, anche al mare, perché i soldi e le ferie sono quelli che sono. In più, a differenza di una ventina di anni fa, il mercato ha scoperto anche le città d’arte e la montagna. Anche d’estate. Tanti imprenditori sono in equilibrio tra le difficoltà di un personale numericamente scarso che deve sovraperformare e la ricerca del giusto tasso di occupazione che faccia sorridere le casse. Riempire troppo, a detta dei più, causa diminuzione della qualità del servizio e stress del personale. Ma riempire poco impedisce ai conti di tornare. Tutto torna sempre al punto di partenza. Un’azienda sana deve avere in testa i propri parametri economici. Una struttura stagionale può lavorare a pieno regime quattro o cinque mesi, con dei mesi spalla, aiutati da qualche festività o evento. Se l’occupazione di Luglio e Agosto deve avvicinarsi al 90%, con una qualità alta della vendita (in proporzione alla qualità del prodotto), Giugno e Settembre viaggeranno su percentuali ragionevolmente più basse e dei ricavi medi più contenuti. È un discorso che riguarda tutti, tutto l’anno e su tutte le stagioni. Pensate che la massima occupazione di una struttura sia un problema? C’è qualcosa che va rivisto. Calcolate i vostri costi fissi e variabili. Una camera vuota è una perdita di fatturato, ricordatelo. Calcolate il vostro break even point, così saprete dove mirare per mettere qualche spicciolo in tasca, a prescindere dai paragoni con anni precedenti e obiettivi prefissati. C’è ancora troppa ritrosia nei confronti di tariffe che possono riempire una buona porzione di quegli invenduti che potrebbero portare beneficio all’azienda. Prendete una calcolatrice. Immaginate un prezzo che detestate ma che può essere commercialmente accettabile. Prendete i vostri invenduti, consapevoli che talvolta sono determinati anche dalla domanda di mercato, e moltiplicate quel prezzo per quella cifra. Saprete a cosa state rinunciando. Saprete che con quelle cifre vi potreste permettere personale in più o migliorie strutturali. Se poi siete pieni e felici, sappiate che probabilmente potreste vendere a tariffe più alte. Lo stress da alta stagione esiste, ci mancherebbe. Talvolta siamo bravi a farcelo venire da soli. #consulenza #hotel #strategiacommerciale #hospitality #revenuemanagement #analisidimercato #alberghi #marketing #economia #formazione #turismo #viaggi #revenue
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𝐆𝐥𝐢 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚. E, come lo yogurt in fondo al frigo, a volte te ne accorgi solo quando è troppo tardi. Gli obiettivi sono come promesse di Capodanno: entusiasmano all’inizio, poi finiscono nel dimenticatoio. Ti prometti di andare in palestra, mangiare sano o imparare qualcosa di nuovo. Poi arriva la routine, e quel “lunedì prossimo” diventa un circolo vizioso. La soluzione? Basta aspettare l’ispirazione perfetta! Inizia oggi, anche se è un martedì qualsiasi. Perché gli obiettivi non scadono da soli: siamo noi che li lasciamo andare. #Obiettivi #IvayloDurmonski #Motivazione #CrescitaPersonale #Procrastinazione #Successo #SviluppoPersonale
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SPA INDUSTRY/ SPA MANAGEMENT/ Come era previsto ,siu Social stanno arrivanto una miriade di Promozioni sulla FESTA della MAMMA... Il Fatturato di un giorno non vi risolve il problema del Mese. Gli Eventi sono positivi ,ma creano un Flusso spontaneo non determinato da Voi. Pensare alla prossima settimana senza EVENTI Quando i vostri Costi sono gli stessi ma il flusso non esiste o almeno non è sufficiente. Pensateci informazioni@spa-industry.it
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L’aumento del costo degli ingredienti, degli affitti, del costo del lavoro, dell’energia e del personale portano necessariamente a un adeguamento del costo totale del nostro conto. Anche qui, è un dato di fatto, e comporterà scelte diverse per noi e per chi ci offre il servizio. Sceglieremo con maggiore attenzione, perché dovremo fare più i conti. Forse, riusciremo a dare il valore che merita a tutta la filiera di produzione, e capiremo che dobbiamo imparare a scegliere i ristoranti in base alle scelte di base che fanno a monte. Saremo disposti a investire, ma solo su chi ci offre autentica qualità.
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Organizzare un pranzo all’aria aperta con gli amici è un’ottima idea per trascorrere del tempo insieme e godersi la natura. La grigliata è una tradizione ma bisogna sempre fare attenzione. Ne parlo qui su Changes Unipol con la dottoressa Chiara Manzi
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🌡️ CHE CALDO 🌡️ In questi giorni di caldo intenso, è fondamentale prestare attenzione al benessere dei nostri collaboratori in azienda. ✅Un piccolo gesto come fornire acqua gratuita e fresca può fare la differenza, aiutandoli a mantenersi idratati e a lavorare in condizioni migliori. Comunichiamo a tutti in azienda l’importanza di mantenersi idratati. Come potebbe essere un segnale di prescrizione sul mantenersi idratati nelle ore piú calde? Me lo sono immaginato cosí (con l’aiuto dell’IA). La salute e la sicurezza dei nostri dipendenti sono una priorità: prendiamoci cura di loro anche attraverso semplici accorgimenti. #BenessereInAzienda #Idratazione #SicurezzaSulLavoro
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Eravamo partiti con l’idea di una cena di lavoro e, in un clima disteso, parlare di strategie, obiettivi e risultati. Poi però le costine cotte alla brace e l’ottimo vino ci hanno preso la mano e distesi ..... ci siam finiti tutti. Non ci è restato che brindare alla salute dell’RDB! #teambuilding #risorseumane #meetingaziendale #obiettiviaziendali #avvitaturaindustriale #risorseaziendali
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SPA INDUSTRY Il punto che sollevi è cruciale e, purtroppo, molto spesso trascurato. Gennaio e febbraio sono mesi notoriamente complessi per molte SPA, poiché i flussi turistici e le prenotazioni calano sensibilmente rispetto ai periodi di alta stagione. Molti SPA Manager e consulenti si concentrano sulle strategie durante i mesi di picco, ma pochi preparano piani mirati per gestire i periodi di bassa affluenza. Questo rappresenta una grave lacuna nel management, perché è proprio in questi momenti che si misura la reale capacità di gestione e innovazione. Ecco alcune strategie che potrebbero aiutare a garantire ricavi anche nei mesi "deboli": 1. Offerte mirate e promozioni per i residenti locali Proposte stagionali: Creare pacchetti specifici per i mesi invernali, magari con promozioni legate al recupero post-festività o al "detox". Collaborazioni con aziende: Offrire pacchetti per team building o giornate wellness alle aziende locali, sfruttando il periodo più tranquillo per attirare clienti business. 2. Abbonamenti e membership Creare programmi di fedeltà o abbonamenti annuali che incentivino i clienti a tornare nei mesi più tranquilli. Per esempio: Accesso illimitato ai servizi base. Sconti su trattamenti esclusivi nei mesi di bassa stagione. 3. Diversificazione dell’offerta Integrare servizi che non dipendano esclusivamente dai flussi turistici, come: Corsi e workshop su yoga, meditazione, o percorsi di benessere. Consulenze private su temi come la nutrizione o il benessere mentale. 4. Marketing mirato e creatività Campagne sui social media: Promuovere offerte con storytelling che faccia leva sul "prenditi cura di te stesso nei mesi più difficili". Voucher regalo: Promuovere voucher regalo post-natalizi, ideali per "allungare" la stagione delle vendite. 5. Previsione dei flussi e controllo dei costi Rivedere i costi operativi nei mesi di bassa stagione, lavorando per: Ottimizzare le risorse umane, riducendo gli sprechi. Pianificare un orario più flessibile, magari chiudendo nei giorni con meno richieste. Molti manager sottovalutano la necessità di pianificare con anticipo per i mesi difficili, aspettando che i problemi si manifestino. La vera differenza, però, la fa chi riesce a mantenere il bilancio in equilibrio anche quando i flussi calano.
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10 idee per cominciare bene la giornata quando fa caldo
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6 mesi di ottimo lavoro di ricomposizione corporea . iniziato a Giugno , affrontato con successo le insidie dell'estate , proseguito con determinazione e focus . Poi il cliente arriva al Natale ... e tutte le buone abitudini , i successi, le evidenze vanno a farsi benedire. Può il Natale essere cosi forte da invertire la tendenza? Cosa scatta nella testa media innanzi al santo evento ? Quale è la differenza in confronto alle ferie estive? O dipende solo da una perdita di focus dopo solo 6 mesi ?
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