In alcuni studi recenti dell’Osservatorio sul gioco d’azzardo, previsto dalla Legge di Stabilità del 2015, si è evinto che, negli ultimi anni, ci sia stato un profondo cambiamento di genere nel settore, sia fisico che online.
Post di TrattoRosa.it
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#giocodazzardo #LeggeDiBilancio2024 #Anla Sono 148 i miliardi di euro che nel 2023 gli italiani hanno buttato via nel gioco d'azzardo. Nel 2024 si potrebbe giungere a 160 miliardi, un incremento di quasi il 9% dai quali lo Stato incasserebbe 7 miliardi ritenuti una risorsa fondamentale per fare quadrare i conti. Numeri impressionanti per un settore che non conosce crisi e con una offerta in continua espansione. Il giocatore patologico ha un profilo culturale medio basso, sogna di trovare nel gioco la soluzione dei propri problemi illudendosi che un colpo di fortuna cambierà la vita. Ma è una illusione pagata cara, lo sappiamo bene. Erano 1,5 milioni i consumatori patologici rilevati nel 2018 e aumentati negli anni successivi, tra questi 70.000 minorenni che non dovrebbero giocare per legge, 120 mila anziani over 65, 200 mila tra i 18 e i 24 anni. Nonostante le evidenti conseguenze sociali del gioco d'azzardo c'è la tendenza da parte degli operatori del settore a sottovalutarle - a volte ad occultarle - in nome della libertà individuale e dei posti di lavoro garantiti. Lo Stato fa lo stesso, ammicca da sempre perché i vantaggi fiscali nei periodi di magra come gli attuali sono ritenuti indispensabili. 👇 https://lnkd.in/dFur5KJz
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La trappola dei gratta e non vinci Sono circa un milione e mezzo le persone che in Italia hanno a che fare direttamente o indirettamente con i problemi legati al gioco d'azzardo, i più a rischio gli adolescenti: per loro la ludopatia è ancora una parola vuota di significato Vincere ai gratta e vinci è facile: 4 biglietti su 10 sono vincenti, ma di questi il 90% fornisce una vittoria in pareggio. Anche aggiudicarsi un premio alle slot machine non è impossibile: la macchina, infatti, conserva soltanto il 25% dei gettoni, mentre il 75% deve essere per forza restituito in vincite. Questi sono i dati che spingo gli italiani a tentare la fortuna. L’Italia in difficoltà scommette sul gioco d’azzardo. È il paradosso nel Belpaese sono presenti un 1/3 dei terminali da gioco e 1/5 di tutti i gratta e vinci del mondo. Solo l’anno scorso l’ammontare delle perdite subite dai giocatori italiani è stato di €17,2 miliardi, I rischi sono molti e le conseguenze gravi. Innanzitutto perché nonostante l’aumento progressivo del costo delle scommesse i giocatori aumentano anziché diminuire. Ma anche perché l’incremento del volume di denaro risucchiato dal gioco d’azzardo produce un aumento del circuito criminale ad esso correlato. In particolare: rapine, usura e prostituzione. Il gioco d’azzardo ha un perverso effetto domino. Per la semplice ragione che tende ad aggravare gravi e perverse dinamiche che agitano l’enorme galassia del mondo delle scommesse. Rendendo irrealistico e praticamente impossibile ricondurlo a livelli più ragionevoli degli attuali. Insomma, lo sfruttamento economico da parte della mano pubblica di queste pratiche antisociali produce un reciproco, perverso legame di dipendenza che incatena lo Stato al gioco e il giocatore al gioco.
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Un ricerca #Nomisma mostra che le principali motivazioni per il gioco d'azzardo tra i giovani sono la curiosità, il divertimento e la speranza di vincere denaro. Tuttavia, ci sono anche influenze sociali e familiari, oltre a una percezione errata delle probabilità di vincita e l'influenza delle promozioni online. Secondo il report “Il libro nero dell'azzardo” elaborato da Federconsumatori e Cgil in collaborazione con Fondazione Isscon, i giocatori della fascia 18-74 anni spenderebbero in media 1.719 euro a testa all'anno e 18,4 milioni di italiani giocano d'azzardo almeno una volta all'anno. Questi dati evidenziano l'importanza di interventi educativi per aumentare la consapevolezza sui rischi del gioco d'azzardo e promuovere attività alternative di svago. Quali azioni potrebbero essere svolte per fermare questo trend tossico sempre in aumento?
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🔴 Gioco d’azzardo in Emilia-Romagna Dei 1.253 cittadini presi in carico nel 2023, più della metà sono nuovi utenti. A rivolgersi per la prima volta ai Servizi di assistenza sono state 724 persone. La maggior parte di coloro che stanno seguendo un percorso di recupero sono uomini e italiani: sono maschi 8 utenti su 10, mentre l’87,2% ha la cittadinanza italiana. L’età media è di 48 anni, con l’età media femminile 56,9 anni che supera di oltre 10 anni quella maschile 46,2 anni. Per quanto riguarda la frequenza di gioco, il 24,9% dichiara di giocare tutti i giorni e più volte al giorno e il 27,8% è un “frequent player”, cioè un giocatore che scommette almeno una volta alla settimana. Le tipologie di gioco più diffuse tra gli assistiti sono le “Lotterie istantanee o in tempo reale” come gratta e vinci e “lotterie a estrazione immediata” per il 78,5% dei casi; seguite dalle “new slot” per il 7,4% e infine le scommesse sportive e ippiche per il 4%. La Regione Emilia-Romagna ha lavorato tanto sul contrasto al gioco d’azzardo patologico ma si tratta di una piaga sociale devastante e occorre aumentare la prevenzione e la rete di assistenza diffusa sul territorio.
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IL GIOCO D'AZZARDO NON E' UN GIOCO !!!!!! "Cresce il gioco d'azzardo tra la popolazione, che vi può accedere in qualsiasi momento della giornata e nei luoghi più diversi anche attraverso l'offerta on line La spesa che gli italiani riservano a questa attività è in continuo aumento, nonostante la generale contrazione dei consumi delle famiglie. Gli introiti dello Stato e dei gestori sono rilevanti e in continua crescita, incrementati da una pubblicità pervasiva, accattivante ed ingannevole, e preoccupa la presenza della criminalità organizzata in diversi contesti legati al gioco. La pratica del gioco d'azzardo si accompagna ad un alto rischio di perdita di controllo e di dipendenza, con impatti drammatici sulla vita del giocatore e della sua famiglia È un fenomeno in crescita rapidissima, quindi i servizi senza organizzazione, potenziamento e finanziamento non potranno dare risposte adeguate. Un fenomeno che cresce proporzionalmente alla crisi. I dati affermano che vengono coinvolte in misura sempre maggiore i più deboli, i giovani ma soprattutto le categorie di persone in difficoltà. L'aumento di fatturato del gioco in contemporanea con gli anni della crisi: nell' ultimo anno è cresciuto tre volte tanto. Quindi diminuiscono i consumi primari ma aumentano quelli legati al gioco d'azzardo.
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[In provincia di Salerno primo posto per giocate online, Libera: rischio interessi criminali]. Sale la preoccupazione da parte di Libera Campania per quanto emerge dalla seconda edizione del “Libro nero del gioco d’azzardo“, rapporto sul gioco online presentato il 29 maggio da Federconsumatori e Cgil su dati forniti dall’Agenzia Dogane e Monopoli. Il dato relativo al comune salernitano desta allarme sociale e impone una riflessione sul fenomeno dei disturbi patologici da gioco d’azzardo, tenendo anche conto che, su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il reddito pro-capite medio lordo a Castel San Giorgio, nel 2022, è pari a 17.289 euro. La preoccupazione nasce, inoltre, dalla consapevolezza che il gioco online è notoriamente più attrattivo per le fasce più giovani della popolazione, che hanno maggiore dimestichezza con gli strumenti digitali. https://lnkd.in/dYz_DdgZ
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#betting #scommesse #ludopatia #giocodazzardo #decretocultura Parto subito chiarendo che non importa se io abbia votato pro o contro questo #Governo, questo post parla di una questione che "va oltre" e che andrebbe sollevata (e urlata) a prescindere dallo schieramento politico.... In un "decreto Cultura" (scrivo appositamente in maiuscolo anche per evidenziare lo stridore del termine #Cultura con ciò che gli è stato appiccicato sotto nel Decreto) il Governo vuole quindi emendare il DIVIETO DI PUBBLICITA' per le SOCIETA' di #SCOMMESSE, introdotto nel 2018 con il "Decreto Dignità" (il nome fu ben più azzeccato all'epoca). Riassumendo gli effetti di questa abolizione del divieto, possiamo in sintesi dire: - i calciatori (e i procuratori) difendono le rendite di posizione, ovvero il loro sistema di ingaggi iper-milionari - di conseguenza le società di #calcio e in particolare quelle delle "serie maggiori" (che producono meno fatturato in Italia del #cicloturismo, di cui però quasi nessuno parla e si interessa) reclamano soldi per mantenere in pari i bilanci - i "poveri cristi" (impiegati, operai) magari con famiglia, devono quindi essere sottoposti alle "tentazioni pubblicitarie" delle società di betting (prima VIETATE dal 2018) per ingrassare le fila dei giocatori di slot e gratta e vinci, molti dei quali ludopatici, grazie a cui indirettamente si possono pagare i lauti ingaggi a una manciata di calciatori (di serie A) tramite i nuovi accordi di sponsorship tra le società di betting e le squadre di calcio - il Governo (e i Fondi di investimento esteri che possiedono varie quote nelle società di Betting) guadagneranno un pò di più dall'aumento delle scommesse: tutti felici ! Da qualsiasi parte la si guardi, è scandaloso in una società moderna che si dice (impropriamente) #civile che migliaia di ludopatici debbano patire privazioni economiche e drammi familiari per ingrassare i contratti di poche decine di calciatori. Il fatturato del #giocodazzardo in Italia ha raggiunto i 150 miliardi di euro nel 2023, un valore pari a 5 #ManovreFinanziarie, mentre con questi soldi, invece che buttarli dalla finestra, si potrebbe per esempio finanziare più speditamente la #TransizioneEnergetica : [ https://lnkd.in/dbzyim2m. ] BASTA, FERMIAMOCI !
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[In provincia di Salerno primo posto per giocate online, Libera: rischio interessi criminali]. [In provincia di Salerno primo posto per giocate online, Libera: rischio interessi criminali]. Sale la preoccupazione da parte di Libera Campania per quanto emerge dalla seconda edizione del “Libro nero del gioco d’azzardo“, rapporto sul gioco online presentato il 29 maggio da Federconsumatori e Cgil su dati forniti dall’Agenzia Dogane e Monopoli. Il dato relativo al comune salernitano desta allarme sociale e impone una riflessione sul fenomeno dei disturbi patologici da gioco d’azzardo, tenendo anche conto che, su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il reddito pro-capite medio lordo a Castel San Giorgio, nel 2022, è pari a 17.289 euro. La preoccupazione nasce, inoltre, dalla consapevolezza che il gioco online è notoriamente più attrattivo per le fasce più giovani della popolazione, che hanno maggiore dimestichezza con gli strumenti digitali. https://lnkd.in/dACBQWhz
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🎫 🎲 "I provvedimenti presenti in questa Manovra sembrano confermare la subordinazione dei governi agli interessi della lobby dell’azzardo, senza curarsi dei diritti e delle esigenze dei cittadini ma nemmeno degli interessi dello Stato” denunciano la campagna “Mettiamoci in gioco” e la Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II 🎟️ 🎱 Tra le novità che il governo Meloni vuole introdurre, viene cancellato l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave presso il Ministero della Salute, un organismo istituzionale in cui sono presenti anche le associazioni. Al suo posto, già alcuni mesi fa, è stata creata una Consulta permanente dei giochi pubblici presso il Ministero dell’Economia, con la presenza dei concessionari del gioco d’azzardo, che di fatto – accusano le associazioni – marginalizza l’Osservatorio, spostando il focus sulla dimensione economica ed erariale del fenomeno. 💶 Qualche numero. Quest’anno il ricavato del gioco d'azzardo (ricordiamolo, legalizzato) supererà di molto gli oltre 147 miliardi di euro dello scorso anno, che già avevano rappresentato un record assoluto. Le stime per il 2024 parlano di circa 160 miliardi. 🎰🧑 Oggi in Italia gioca - tra slot, Gratta e Vinci, schedine varie e lotterie - il 3% della popolazione, circa 1,5 milioni di persone. Anche se il gioco è illegale per i minorenni, sono 1 milione 300mila (51% del totale) gli studenti tra i 15 e i 19 anni che hanno giocato almeno una volta. ⚠️ I costi sociali solo per gli adulti si aggirano intorno ai 3 miliardi di euro l’anno, cifra che non tiene conto, però, dei minorenni 🧭 La prossimità e la capillarità, o addirittura l'annullamento di ogni distanza grazie al gioco online da smartphone, è la vera leva del gioco d’azzardo 📌 Un po' a sorpresa, le prime 3 città dove si spende di più per il gioco d'azzardo legalizzato sono del Nord 👉 Cosa si può fare
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