L’edizione 2024 del Programma Nazionale Esiti di Agenas ha riconfermato l’eccellenza dell’Ospedale Humanitas di Milano, affiancato quest’anno da due strutture pubbliche di alto livello: l’Azienda Ospedaliera di Ancona e il Careggi di Firenze. Il report, presentato al CNEL di Roma, valuta le prestazioni di 950 strutture ospedaliere, con particolare attenzione alle aree di eccellenza e settori critici e alla ripresa del sistema sanitario nazionale dalla crisi pandemica. #SanitàItaliana #EccellenzaSanitaria #Ospedali #CuraDelPaziente Approfondisci il tema al seguente link: https://lnkd.in/dfYRwkP3 Inrete - Relazioni Istituzionali e Comunicazione Inrete Digital Inpagina
Post di True News
Altri post rilevanti
-
Secondo i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), Humanitas Research Hospital si conferma, per il terzo anno consecutivo, primo ospedale italiano per qualità clinica. Grande performance anche degli ospedali Humanitas di Torino, Castellanza, Bergamo e Catania. Un risultato che è frutto del grande lavoro di squadra dei nostri medici, infermieri, oss, tecnici e staff. Questo riconoscimento dimostra che non conta il DNA di chi offre il servizio di cura – operatori pubblici o privati accreditati – ma la determinazione di avere sempre il paziente al centro dell’organizzazione e misurare gli esiti del proprio operato in modo puntuale. Agenas, con il suo sistema di monitoraggio unico al mondo di 205 indicatori e 1363 ospedali, è un alleato fondamentale per raggiungere questi obiettivi. Ci auguriamo che la qualità e gli esiti clinici siano sempre più valutati in termini di distribuzione delle risorse e di riconoscimento dell’impatto sociale che ospedali come Humanitas hanno, con i loro grandi pronto soccorso, Cancer Center e con la ricerca clinica per migliorare costantemente le cure. https://lnkd.in/dAdaBpXy
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Ecco i dati 2023 Agenas degli ospedali italiani ( Pne ) : Humanitas primo ospedale italiano . Gli ospedali pubblici presenti nella classifica devono recuperare terreno . Vedremo se i dati di fine anno 2024 premieranno le risorse straordinarie che Regione Lombardia ha messo a disposizione da luglio ‘24 .
Secondo i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), Humanitas Research Hospital si conferma, per il terzo anno consecutivo, primo ospedale italiano per qualità clinica. Grande performance anche degli ospedali Humanitas di Torino, Castellanza, Bergamo e Catania. Un risultato che è frutto del grande lavoro di squadra dei nostri medici, infermieri, oss, tecnici e staff. Questo riconoscimento dimostra che non conta il DNA di chi offre il servizio di cura – operatori pubblici o privati accreditati – ma la determinazione di avere sempre il paziente al centro dell’organizzazione e misurare gli esiti del proprio operato in modo puntuale. Agenas, con il suo sistema di monitoraggio unico al mondo di 205 indicatori e 1363 ospedali, è un alleato fondamentale per raggiungere questi obiettivi. Ci auguriamo che la qualità e gli esiti clinici siano sempre più valutati in termini di distribuzione delle risorse e di riconoscimento dell’impatto sociale che ospedali come Humanitas hanno, con i loro grandi pronto soccorso, Cancer Center e con la ricerca clinica per migliorare costantemente le cure. https://lnkd.in/dAdaBpXy
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Pochi giorni fa è stato stilato il report di AGENAS sulla situazione degli ospedali del paese. Un piccolo estratto per riassumere i contenuti del report: 👉 L’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano) per il terzo anno consecutivo risulta essere il migliore del Paese, con una valutazione di qualità alta o molto alta in sette aree cliniche. Tra le strutture pubbliche, invece, spiccano l’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, anch'essa con valutazione eccellente in sette areee cliniche, e l’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze, che invece ha ottenuto risultati ottimi in otto aree cliniche. Risultati particolarmente degni di nota anche al sud, in particolare in Calabria, che per anni è sta maglia nera dei livelli essenziali di assistenza. Ha fatto "un notevole balzo in avanti con reparti con situazioni di buona sanità. Anche la Sicilia ha fatto un buon balzo in avanti, vuol dire che è stato fatto un buon lavoro". ❗Per i tumori, i tre migliori ospedali che sono emersi sono: AOU Verona Borgo Roma, IRCCS S. Raffaele di Milano, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Nel nostro Paese sono solo 10 quelli in cui si eseguono più di 50 interventi oncologici in un anno e qui si eseguono il 45% di tutti gli interventi del Paese. Per la frattura del femore, i 3 ospedali che hanno raggiunto migliori risultati sono: Presidio Ospedaliero Umberto I di Siracusa, Ospedale Monopoli, Ospedale Sandro Pertini di Roma. Gli ospedali in cui si effettuano più bypass sono: Policlinico Universitario Gemelli di Roma, Ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona di Salerno 👉"Emerge subito una sanità in recupero rispetto ai volumi pre-pandemici, sia per i ricoveri urgenti sia per quelli programmati e diurni. Riguardo agli esiti, il Pne rileva un chiaro miglioramento degli indicatori per le patologie tempo dipendenti. Non solo", ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci. "Per alcune aree, penso all'accesso all'angioplastica, oltre a evidenziare una migliore performance si segnala anche una maggiore omogeneità tra regioni."
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Brillante idea per unire i Dea al territorio in ottemperanza al DM 77.
Siglato l’accordo di collaborazione tra la Asl Rieti e l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea per la gestione interaziendale di pazienti con #patologie #cardiovascolari non tempo dipendenti. Il patto mira a favorire l’accesso a percorsi clinici avanzati anche per la popolazione reatina distante dai centri di alta specializzazione e garantire maggiore sicurezza nella erogazione delle prestazioni attraverso la concentrazione della casistica più complessa nelle strutture iperspecialistiche ad alta intensità di cura. Il protocollo, operativo grazie alla collaborazione tra il Prof. Amir Kol, il Prof. Emanuele Barbato e il Prof. Giovanni Melina, direttori rispettivamente della Cardiologia della ASL di Rieti, della #Cardiologia e della #Cardiochirurgia dell’Ospedale Sant’Andrea, definisce la modalità di gestione clinica integrata per i pazienti cardiologici e cardiochirurgici che accedono al Presidio Ospedaliero San Camillo de Lellis. L’#HeartTeam, composto dai cardiologi interventisti, cardiochirurghi, anestesisti, ecocardiografisti dell’AOU Sant’Andrea e dai cardiologi della ASL di Rieti, viene attivato per i pazienti in regime di ricovero o ambulatoriale, qualora si renda necessaria una valutazione congiunta, tramite teleconsulto e condivisione degli esami diagnostici strumentali. In caso di patologia valvolare con sospetta o certa indicazione a intervento chirurgico o percutaneo, al paziente è garantita la continuità assistenziale, con la presa in carico presso il Sant’Andrea per la programmazione degli interventi di cardiochirurgia e cardiologia interventistica strutturale. Una condivisione di casistica operatoria che consente anche il perfezionamento di tecniche e procedure in quest’ultima disciplina da parte dei professionisti della ASL di Rieti, in un’ottica di continua crescita dell’expertise professionale. “Nel solco già delineato con il #DM77, come AOU Sant’Andrea continuiamo a favorire e promuovere un modello di integrazione funzionale tra aziende territoriali e ospedali di alta specializzazione, anche attraverso il miglior utilizzo delle soluzioni offerte dal #digitale, per accorciare le distanze e rendere i servizi più accessibili ed inclusivi. Una gestione flessibile delle competenze e delle risorse, che divengono patrimonio comune del Servizio Sanitario della Regione Lazio, a disposizione di tutti i #cittadini” commenta il Direttore Generale del Sant’Andrea, Daniela Donetti. “Oltre a dare una risposta sempre più concreta e personalizzata ai bisogni dei cittadini, l’accordo tra l’ASL di Rieti e il Sant’Andrea offre una occasione di confronto, sempre proficua, e di #formazione continua per i professionisti” aggiunge il Preside della Facoltà di #Medicina e Psicologia di #Sapienza Università di Roma, Erino Angelo Rendina. #integrazione #sinergie #SSN #SaluteLazio #labuonasanità Leggi il comunicato completo 👇
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Piano Nazionale Esiti: l’ASM dimostra performance significative su diversi indicatori “In merito alle informazioni diffuse a mezzo stampa, circa i dati emersi dal Programma Nazionale Esiti (PNE) 2024 relativi all'ASM di Matera, è doveroso chiarire taluni aspetti cruciali, al fine di fornire una corretta interpretazione del treemap PNE e restituire un quadro realistico della realtà sanitaria del territorio materano”. Lo ha dichiarato il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Matera, Maurizio Friolo, di concerto con l’Assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico. “Occorre innanzitutto ricordare che il treemap del PNE- ha dichiarato Friolo- è uno strumento concepito per fornire una visione sinottica e sintetica di alcuni indicatori di performance clinica, senza alcuna finalità di classificazione generale delle strutture ospedaliere. Tale modello grafico, per sua stessa natura, non include numerose aree cliniche di primaria importanza, come quella traumatologica, urologica, neonatologica, pediatrica e molte chirurgie specialistiche (tra cui l’oculistica, la chirurgia maxillo-facciale e l’ORL), nonché dell’oncologia medica e dunque, non può essere usato come riferimento assoluto della qualità globale di un presidio ospedaliero. A partire dall’edizione 2023- ha aggiunto il Direttore Generale- Agenas, ha integrato nel treemap il concetto dei volumi soglia per la valutazione degli esiti. Ne consegue che, anche in presenza di una mortalità registrata pari allo 0% su alcuni indicatori, il giudizio finale possa risultare “molto basso” qualora il numero degli interventi eseguiti non raggiunga il volume soglia stabilito. Questo elemento tecnico, assente nella trattazione giornalistica in oggetto, rappresenta una chiave interpretativa fondamentale per comprendere il posizionamento degli indicatori. Il PNE 2024 – ha concluso Friolo- offre anche dati che dimostrano il livello raggiunto dal Presidio Ospedaliero di Matera su specifici standard clinici. Valgano ad esempio, i risultati nella gestione dell’Infarto Miocardico Acuto (IMA), per il quale il tasso di mortalità a 30 giorni, aggiustato per variabili cliniche, si attesta al 6,99%, inferiore alla media nazionale del 7,13%, e in linea con il target “molto alto” di qualità. Tali dati qualificano il PO di Matera, al pari del PO di Policoro, come strutture attente agli standard clinici, rispettosa delle miglioripratiche e in continua evoluzione verso una qualità superiore dell’assistenza”. “L’analisi del Programma Nazionale Esiti - PNE 2024- ha dichiarato l’assessore Latronico- deve essere utilizzata con rigorosa aderenza alle sue finalità intrinseche, al fine di individuare ambiti di possibile miglioramento per elevare la qualità dei servizi e orientare, in modo appropriato, i processi gestionali. L’ASM, dimostrando performance significative su diversi indicatori critici, risponde a standard di qualità di rilievo e prosegue nel percorso di miglioramento continuo”.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Il Programma Nazionale Esiti (PNE) del 2024, curato dall’Agenas, ha analizzato 1.363 ospedali italiani per l’anno 2023, rilevando un significativo aumento dei ricoveri, tornati ai livelli pre-pandemici con quasi 8 milioni di degenze. Il rapporto evidenzia un miglioramento nella qualità dell’assistenza, soprattutto per patologie cardiovascolari e alcuni interventi oncologici, anche se molti ospedali non raggiungono ancora le soglie minime di sicurezza per alcuni tipi di intervento. Ospedali Migliori Tre strutture eccellono in tutte le aree cliniche valutate: 🏥 Istituto Humanitas di Rozzano 🏥Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche 🏥Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze Miglioramenti per Patologie Tempo Dipendenti Nel trattamento di infarti gravi (STEMI), il 63% dei pazienti è stato trattato con angioplastica entro 90 minuti, superando la soglia del 60% stabilita dal Ministero. Alcuni ospedali, come il PO Barone Romeo (ME) e l’Ospedale del Cuore G. Pasquinucci (MS), hanno superato l’85% di trattamenti tempestivi. Chirurgia Oncologica Gli interventi oncologici sono aumentati, con buoni risultati soprattutto per tumori alla mammella e al polmone, ma il numero di operazioni su tumori complessi come quelli al pancreas rimane spesso al di sotto della soglia raccomandata, riflettendo la necessità di ulteriore centralizzazione dei casi. Area Muscolo-Scheletrica Per le fratture del femore, il 59% degli over 65 è stato operato entro le 48 ore, migliorando rispetto al 53% del 2022, ma permangono disomogeneità territoriali. Area Perinatale e Parti Il numero di parti è diminuito e circa un terzo dei punti nascita ha registrato meno di 500 parti, soglia di sicurezza minima. I cesarei sono lievemente calati (22,7% dei parti), ma il Sud continua a mostrare percentuali più alte rispetto al Nord. Chirurgia Generale Gli interventi per colecistectomia laparoscopica sono aumentati, con il 88% dei pazienti dimesso entro 3 giorni, dimostrando una crescita nella sicurezza e omogeneità dei trattamenti. In generale, il rapporto evidenzia una sanità italiana in ripresa, con notevoli miglioramenti anche in alcune regioni meridionali. Tuttavia, restano criticità legate alla variabilità qualitativa tra ospedali e all’adeguamento delle strutture minori agli standard di sicurezza e qualità raccomandati. Leggi il documento 📄 https://lnkd.in/eSMKu-RE
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Incoraggiante collaborazione tra #novartis e regione Puglia per la gestione digitale dei pazienti cronici sul territorio regionale. Il progetto si concentrerà sull’ottimizzazione dei percorsi per i pazienti con particolare attenzione alla continuità assistenziale ospedale-territorio e sulle potenzialità offerte dalla tecnologia, in particolare dalla #telemedicina. L’utilizzo della tecnologia per poter seguire il percorso di questi pazienti cronici è la giusta strada da seguire per ovviare alla ridotta possibilità dei presidi ospedalieri e territoriali di dedicare risorse sempre minori dedicate a questo importante settore della sanità. Posizionare la salute del paziente al centro di tutti i progetti è l’unica chiave di volta per poter in ogni modo garantire equità e accesso universale alle cure.
Novartis continua a sostenere l'evoluzione del Sistema Sanitario al fianco delle istituzioni regionali, per superare insieme le sfide sempre più complesse della salute, come quella della cronicità. Un tema particolarmente sentito in Puglia, dove circa il 13% dei cittadini convive con una patologia cronica e il 2,5% presenta più di una condizione. Con l’obiettivo di rispondere in maniera sempre più efficace a queste esigenze, abbiamo siglato un protocollo innovativo, volto a ottimizzare i percorsi assistenziali e a garantire un accesso più tempestivo alle cure, anche attraverso l’integrazione di nuove soluzioni tecnologiche avanzate. “La sinergia di tutti gli attori del Sistema Salute è fondamentale per dare risposte efficaci alle sfide poste dalla cronicità e migliorare la presa in carico dei pazienti cronici, anche attraverso l'utilizzo della tecnologia. Ed è proprio in questo senso – commenta il nostro Country President, Valentino Confalone – che si inserisce l’impegno di #Novartis ad agire al fianco della Regione Puglia. Una collaborazione che vede oggi aggiungersi un nuovo e significativo tassello per reimmaginare la sanità del futuro mettendo a fattore comune le rispettive competenze tecniche e scientifiche”. Con questa iniziativa, che si allinea agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al Piano Nazionale della Cronicità, la Regione Puglia e Novartis confermano l’impegno a rendere l’assistenza sanitaria più equa, rapida, sostenibile a beneficio di tutti i cittadini pugliesi. #ReimagineMedicineTogether
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Novartis continua a sostenere l'evoluzione del Sistema Sanitario al fianco delle istituzioni regionali, per superare insieme le sfide sempre più complesse della salute, come quella della cronicità. Un tema particolarmente sentito in Puglia, dove circa il 13% dei cittadini convive con una patologia cronica e il 2,5% presenta più di una condizione. Con l’obiettivo di rispondere in maniera sempre più efficace a queste esigenze, abbiamo siglato un protocollo innovativo, volto a ottimizzare i percorsi assistenziali e a garantire un accesso più tempestivo alle cure, anche attraverso l’integrazione di nuove soluzioni tecnologiche avanzate. “La sinergia di tutti gli attori del Sistema Salute è fondamentale per dare risposte efficaci alle sfide poste dalla cronicità e migliorare la presa in carico dei pazienti cronici, anche attraverso l'utilizzo della tecnologia. Ed è proprio in questo senso – commenta il nostro Country President, Valentino Confalone – che si inserisce l’impegno di #Novartis ad agire al fianco della Regione Puglia. Una collaborazione che vede oggi aggiungersi un nuovo e significativo tassello per reimmaginare la sanità del futuro mettendo a fattore comune le rispettive competenze tecniche e scientifiche”. Con questa iniziativa, che si allinea agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al Piano Nazionale della Cronicità, la Regione Puglia e Novartis confermano l’impegno a rendere l’assistenza sanitaria più equa, rapida, sostenibile a beneficio di tutti i cittadini pugliesi. #ReimagineMedicineTogether
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Con questa iniziativa, che si allinea agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al Piano Nazionale della Cronicità, la Regione Puglia e Novartis confermano l’impegno a rendere l’assistenza sanitaria più equa, rapida, sostenibile a beneficio di tutti i cittadini pugliesi.
Novartis continua a sostenere l'evoluzione del Sistema Sanitario al fianco delle istituzioni regionali, per superare insieme le sfide sempre più complesse della salute, come quella della cronicità. Un tema particolarmente sentito in Puglia, dove circa il 13% dei cittadini convive con una patologia cronica e il 2,5% presenta più di una condizione. Con l’obiettivo di rispondere in maniera sempre più efficace a queste esigenze, abbiamo siglato un protocollo innovativo, volto a ottimizzare i percorsi assistenziali e a garantire un accesso più tempestivo alle cure, anche attraverso l’integrazione di nuove soluzioni tecnologiche avanzate. “La sinergia di tutti gli attori del Sistema Salute è fondamentale per dare risposte efficaci alle sfide poste dalla cronicità e migliorare la presa in carico dei pazienti cronici, anche attraverso l'utilizzo della tecnologia. Ed è proprio in questo senso – commenta il nostro Country President, Valentino Confalone – che si inserisce l’impegno di #Novartis ad agire al fianco della Regione Puglia. Una collaborazione che vede oggi aggiungersi un nuovo e significativo tassello per reimmaginare la sanità del futuro mettendo a fattore comune le rispettive competenze tecniche e scientifiche”. Con questa iniziativa, che si allinea agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al Piano Nazionale della Cronicità, la Regione Puglia e Novartis confermano l’impegno a rendere l’assistenza sanitaria più equa, rapida, sostenibile a beneficio di tutti i cittadini pugliesi. #ReimagineMedicineTogether
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
📣 𝗔𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗲 𝗖𝗔𝗥-𝗧: 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 Il nostro centro di ricerca CREMS ha avviato un progetto innovativo per affrontare l’importante sfida nell’accesso alle terapie CAR-T: la mancanza di una rete strutturata tra i centri specializzati in Regione Lombardia. Il progetto tenderà ad aumentare e migliorare il coordinamento e la comunicazione tra i centri. Situazioni di saturazione in alcune strutture, mentre altre rimangono sottoutilizzate, creano disuguaglianze nell’accesso alle cure per i pazienti che necessitano di queste terapie salvavita. Il nostro progetto mira a: ✅ Mappare le attuali capacità dei centri CAR-T in Regione Lombardia; ✅ Sviluppare una rete di presa in carico per ottimizzare la gestione dei pazienti; ✅ Promuovere la collaborazione tra i centri, migliorando l’accessibilità e l’efficienza del sistema. 🎯 L’obiettivo è creare una rete di centri regionali eroganti la terapia, che possa essere strumento di condivisione, di aggiornamento clinico e organizzativo, per affrontare i bisogni dei pazienti in modo sempre più equo e sostenibile. Il progetto è sostenuto con un contributo non condizionato di Gilead Sciences. 📖 Leggi il nostro articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore dedicato all'argomento: https://lnkd.in/d2rPsmeF #Innovazione #Sanità #TerapieCART #AccessoalleCure #Ricerca #Collaborazione #RegioneLombardia Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano Ospedale Policlinico di Milano Davide Croce Vito Ladisa Carlo Nicora Emidio Paniccia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
Architetto presso Libera professionista
5 mesiDovrebbero indicare i nomi delle strutture inadeguate e non solo di quelle eccellenti .. questa è la vera informazione al cittadino soprattutto quando c’è di mezzo la salute