Oggi 20 novembre, nella ricorrenza della Giornata universale dei diritti dell’infanzia non dobbiamo trascurare coloro che saranno gli adulti di domani: saranno adulti stupefacenti? Stupefacenti perché pieni di capacità, inventiva e creatività oppure pieni di sostanze tossiche. Le comunità Narconon impegnate in tutto il mondo da oltre 50 anni a riabilitare tossicodipendenti ed alcolisti e a promuovere campagne di prevenzione a favore degli adolescenti, desiderano sottolineare il profondo significato dell’odierna giornata, così come giustamente e correttamente promossa dall’Unicef. L’art 33 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1989, testualmente cita: “Gli Stati parti adottano ogni adeguata misura, comprese misure legislative, amministrative, sociali ed educative per proteggere i fanciulli contro l'uso illecito di stupefacenti e di sostanze psicotrope, così come definite dalle Convenzioni internazionali pertinenti e per impedire che siano utilizzati fanciulli per la produzione e il traffico illecito di queste sostanze.” È un dovere della nostra società instillare sanità nelle nuove generazioni affinché crescano correttamente, evitando con ogni mezzo che divengano zombi tossicodipendenti, perché non è un mistero che l’abuso di droghe e alcol produce nelle persone una totale incapacità a vivere serenamente. Nonostante esistano leggi e norme per la repressione dello spaccio e commercio di droghe, dobbiamo segnalare una deleteria mancanza di ampie iniziative, campagne e misure governative a favore di una efficace educazione e prevenzione nell’ambito delle sostanze psicotrope e dell’alcol. Solo mettendo in campo forti misure di prevenzione potremo garantire alle nostre prossime generazioni un futuro pieno di stupefacenti capacità, inventiva e creatività. Chi volesse ricevere maggiori informazioni, brochure o organizzare attività di prevenzione può contattare l’associazione Narconon Alfiere <centroalfiere@live.it>
Post di Ugo Ferrando
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MADRI BIOLOGICHE E MADRI ADOTTIVE Vi siete mai fermati a immaginare le lunghe discussioni politiche che nel corso della storia hanno portato a concepire la società come la conosciamo oggi? Pensiamo alla nascita della scuola, degli ospedali, alla rivoluzione dei trasporti che ha permesso di costruire lunghe rotaie, che hanno consentito a lunghi treni di sfrecciare vicino alle case. Tutte queste innovazioni hanno avuto origine grazie alle intuizioni di persone idealiste, coraggiose e attente ai bisogni del proprio Paese. Pensate forse che il mondo come lo viviamo oggi sia stato generato da un unico atto, oppure da un'unica idea? No, ovviamente. La società odierna è frutto di aggiustamenti continui e di nuovi atti che l'hanno resa sempre più confacente alle nostre esigenze. Anche la famiglia si trova da alcuni anni al centro di una rivoluzione rispetto alla sua concezione originale. I nuclei famigliari oggi possono essere composti da madri e padri biologici, da figli provenienti da legami precedenti che generano un nucleo famigliare allargato, oppure da genitori e figli adottivi. Ogni nuova forma famigliare produce esigenze nuove, che la legge deve contemplare affinché si mantenga nella società un equilibrio di uguaglianza tra i suoi componenti. E’ proprio per ristabilire un equilibrio sociale che questa settimana il Gran Consiglio Ticinese ha accettato l'iniziativa cantonale promossa da Il Centro, riconoscendo la protezione dal licenziamento, già previsto per le madri biologiche, anche alle madri adottive. L'arrivo di un bambino in una famiglia richiede tempo e adattamento per creare le condizioni ideali per l'inizio di una nuova vita, sia per il bambino, che per la madre e, quindi, per tutta la famiglia. Le esigenze di una nuova famiglia, che accoglie un bambino, sono identiche tra madri biologiche e madri adottive, contrariamente a quanto affermato da una deputata in Gran Consiglio. Le madri biologiche e le madri adottive sono uguali proprio perché uguali sono i compiti alle quali sono chiamate, e uguali sono le esigenze dei bambini che entrano a far parte di queste famiglie. Grazie a questa decisione, il Parlamento ha ribadito un principio fondamentale che risponde alle esigenze di una società che evolve e che non vuole lasciare dietro di sé ombre di legittimità nei suoi cittadini e soprattutto nei suoi bambini. Non ci saranno figli “diversi” perché non ci sono “madri diverse” dinanzi alla legge. Un primo passo a cui forse ne seguiranno altri. Un primo passo necessario. #family #love #ticino #schweiz
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💯 cose ✅ 4. Garante Infanzia&Adolescenza. «A volte il supremo interesse dei minori viene messo in secondo piano dagli scontri fra gli adulti. Questo non dovrebbe mai accadere». I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dovrebbero essere tra le priorità di ognuno, invece sono questioni spesso trascurate. Le sfide sono tantissime, dalla tutela del benessere dei ragazzi ai reati in continua crescita. È importante promuovere ed organizzare iniziative finalizzate al riconoscimento del valore, della dignità e dei diritti dei minori. La società ha il compito, se non il dovere, di evitare ogni fenomeno di esclusione sociale: discriminazione per motivi di sesso, religione, appartenenza etnica. Una società giusta deve avere a cuore il proprio futuro. L’ascolto, l’educazione e il rispetto dovrebbero essere la base di un percorso da poter intraprendere insieme ai minori (e non solo). I sogni che riempiono i bagagli di tutti i ragazzi che fuggono dalle guerre e dalla povertà, non dovrebbero restare sogni. Il dovere della società è quello di accogliere ed includere tutti i ragazzi affinché il loro futuro sia migliore di quello che hanno lasciato alle spalle. #laforzadelnoi #cassinosolidale
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Ti sei perso il nostro convegno annuale dedicato a sessualità e disabilità negli adolescenti e giovani adulti? Ecco i video degli interventi. Buona visione! https://lnkd.in/ewjB4H6T
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#italia INDIETROTUTTA “…🏫I pro-life entrano nelle #scuole pubbliche per insegnare che i #contraccettivi sono #pericolosi. Dagli storici attacchi contro l’interruzione volontaria di #gravidanza, i movimenti cosiddetti pro-life recentemente sono passati a prendere di mira apertamente anche la #contraccezione e l’educazione dei #giovani, in un crescendo di #intolleranza contro il diritto all’autodeterminazione riproduttiva. In modo meno palese, l’attacco è in corso da tempo, anche attraverso corsi tenuti nelle #scuole. Quali le #fondamentascientifiche di questi corsi? Quale l’efficacia degli interventi di #educazionesessuale basati sull’astinenza come unica pratica raccomandata per prevenire gravidanze indesiderate e malattie a trasmissione sessuale? E come agiscono queste organizzazioni, con quali garanzie e controlli?
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Già. Il termine “maternità “ inizia ad essere restrittivo. Ma perché ancora oggi alcuni uomini non si pongono il tema della conciliazione tra vita privata (soprattutto quando ci sono anche figli) e lavoro? Ha davvero senso che si cerchi di facilitare il ruolo di uno solo dei genitori anziche cambiare paradigma facilitando la possibilità per entrambi di godersi la bellezza della genitorialità e anche la necessità di cambiare il modo di lavorare e tempo da dedicare agli affetti? Certo non è semplice. A volte una coppia sembra dover scegliere tra la possibilità che uno dei due possa portare avanti il proprio lavoro senza sottrarre nemmeno un minuto. Uno solo dei due naturalmente. Perché altrimenti chi si occupa di tutto il resto.m e chi può pensare di aspirare ad un compenso che permetta alla famiglia indipendenza dal punto di vista economico? Ha ancora senso che sia così? O vogliamo rendere il lavoro un po’ più sostenibile per entrambi i genitori in modo che non continui ad esserci la dicotomia: lavoro o famiglia, carriera per la donna o per l’uomo? Ieri durante un’aula sull’#intelligenzaemotiva in Bosch il fattore “tempo che manca anche solo per riflettere sulle proprie emozioni” è stato dibattuto con forza. Ecco, a volte sembra che manchi anche il tempo per pensare. Dobbiamo riprenderci il tempo per le cose importanti. La famiglia, il lavoro, la gestione delle emozioni lo sono. E le aziende possono (devono) fare la loro parte! Noi la nostra!
Happy Husband & Proud Father, Emeritus VPSales&Trade Marketing, Shareholder, Progetto "Giovani senza Capo", Stanford Seed Consultant, Speaker WomenX Impact, YWN Mentor, Ca’ Foscari Mentor
“Giovani senza Capo” Faremo un deciso passo in direzione normalità il giorno in cui non parleremo più di maternità, ma di genitorialità. La partita si disputa in un terreno di gioco dove gli avversari si chiamano stereotipi e pregiudizi. È una questione che riguarda tutti, nessuno si senta escluso. Fonte video: https://lnkd.in/eiExiKaR ___ #giovani #odiolafuffa #nobarlafus #piediperterra #giovanisenzacapo
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#Sharenting: si parla da qualche tempo di normatizzare la tutela dei minori esposti online dai #genitori e non solo. Leggi l'articolo linkato qui sotto per saperne di più:
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Abolire il Barnervenet in Norvegia!!!! Basta! Non possiamo più restare a guardare mentre la protezione dell’infanzia continua a deludere i nostri figli. È un fatto spaventoso che gran parte dei criminali norvegesi più famosi siano stati associati da bambini a istituti di assistenza all'infanzia. Questo non è un caso: è il risultato diretto di un sistema che non riesce a proteggere coloro che dovrebbe proteggere. La protezione dell’infanzia, che avrebbe dovuto garantire sicurezza e cura, è invece diventata una fabbrica che sputa fuori traumi, sfiducia e vite smarrite. Non è più una questione di riforma: dobbiamo chiudere l’intero sistema! Il benessere dei bambini è parte del problema, non la soluzione. Quanti altri bambini dovranno essere distrutti prima che ci rendiamo conto che questo non funziona? Quante altre vite dovranno finire nella droga, nella criminalità e in prigione prima che facciamo qualcosa? La protezione dell’infanzia ha avuto la sua occasione, ma ha ripetutamente fallito. Abbiamo bisogno di un approccio completamente nuovo, basato sull’intervento precoce, su misure di rafforzamento della famiglia e su una reale attenzione ai bambini. Mantenere l’attuale protezione dell’infanzia è come versare benzina su un fuoco già acceso. Dobbiamo agire adesso, prima che ancora più bambini cadano nelle crepe di un sistema obsoleto e disfunzionale. Abolire l’assistenza all’infanzia – per il bene dei bambini, per il bene delle famiglie, per il bene della società.
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Grazie a Sara De Carli per questa approfondita intervista
Non calano solo i nuovi nati, calano anche (e da tempo) le adozioni. Abbiamo sempre meno coppie che si candidano ad adottare: in vent'anni così si registra un -35% di disponibilità nella nazionale e -73% nell'internazionale. Quali le cause? Da dove ripartire? In dialogo con Anna Guerrieri, presidente del Coordinamento CARE. Leggi l'articolo di Sara De Carli 👉 https://lnkd.in/dTx-uxBT
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RASSEGNA STAMPA Olga è una donna sulla quarantina che vive in un Paese dell’hinterland milanese. Ha una lieve disabilità intellettiva, vive in autonomia all’interno di un cohousing sociale e lavora in cucina in un servizio di ristorazione. A un certo punto gli operatori iniziano a notare in lei un malessere. Si scopre poi che il malessere è la conseguenza degli abusi subiti sul posto di lavoro da parte di un suo superiore. Nella sua drammaticità, la storia di Olga rappresenta un esempio virtuoso dei comportamenti che devono essere messi in atto di fronte a un possibile episodio di violenza ai danni di una donna con disabilità. Da leggere su Superando.it
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Sessualità come bevande alcoliche: meglio vietare o educare? Ragazzi che non sanno fermarsi quando una ragazza dice no... accesso alla pornografia libero da quando hai un cellulare... 13enni rimaste incinte dopo aver "giocato" alla sex roulette in festini con coetanei conosciuti in Rete (e manco sanno dire chi sia dei tanti partner il padre), #bullismo omofobo, #bodyshaming, e va beh, il dramma assoluto dei #femminicidi: tutto attorno a noi parla, anzi grida di grossi problemi legati alla sfera sessuale relazionale sentimentale comportamentale degli #adolescenti e tra gli adolescenti. EPPURE, c'è chi esulta per aver distratto i fondi statali per l'educazione sessuale a scuola verso chissà cos'altro. Ma sì, in fondo meglio il passaparola tra amici, il fai da te e i testi dei t-rapper per capire come gira (quel) mondo di cui meglio non parlare con degli esperti. Non sia mai... Che poi, se guardi bene, sono le stesse persone e forze politiche politiche che metterebbero in galera chi ha bevuto un bicchiere di vino o si è fatto una canna una settimana prima di mettersi alla guida. Quindi, tutto sommato non c'è da sorprendersi... E intanto però i consumi delle #bevande alcoliche, secondi i primi dati, sono in calo del 30% nei pubblici esercizi mentre le statistiche dicono che ammontano al 5% gli incidenti provocati da automobilisti alterati causa alcol o droghe alla guida... Che sono drammi per carità ma non sono propriamente numeri da ecatombe. Ma fanno ovviamente più clamore. E finché (certa) politica inseguirà il clamore per legiferare... Delle conseguenze del nuovo Codice della strada sui consumi nel fuoricasa ne riparleremo presto. Stay tuned sui nostri siti e social... #alcoltest #codicedellastrada #matteosalvini #lega #politica #parlamento #alcol #vino #alcolici #drinks #cocktails #ristorante #bar #commercio #wine #miscelazione #mixology #consumi #educazionesessuale #scuola #teenager #istruzione
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