"Vicino è più forte di lontano": un proverbio che racchiude una verità profonda, supportata anche dalla #neuroscienza. Il nostro cervello, infatti, è predisposto a dare maggiore valore a ciò che è vicino a noi, sia nello spazio che nel tempo. Problemi come il cambiamento climatico o l'inquinamento atmosferico spesso ci sembrano lontani e astratti, e per questo tendiamo a sottovalutarli. Inoltre, il bias di #distanza può portare a privilegiare gli interessi immediati del nostro territorio a scapito di quelli di altre aree del pianeta, ostacolando la cooperazione internazionale per la tutela dell'ambiente. Il bias di distanza non va demonizzato. In alcuni casi, come nella scelta di acquistare un prodotto locale per ridurre l'impatto ambientale, può essere un alleato prezioso. La chiave è essere consapevoli di questo meccanismo e utilizzarlo a nostro vantaggio, senza lasciarci condizionare completamente. Vuoi scoprire come i bias cognitivi influenzano le decisioni nel tuo ambiente di lavoro? ➡️ Partecipa al nostro corso sui bias cognitivi e il linguaggio inclusivo: https://lnkd.in/dNmQ-T94
Post di UOMOeAMBIENTE | Progresso Sostenibile | SB | B CORP
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Ti aiuto a ritrovare la tua luce | Expat Mentor I Blogger I Supporto le persone che vogliono trasferirsi in Belgio I 𝐀𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐯𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐝𝐢𝐟𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟎
"È triste un pianeta abitato da giovani le cui dita sfiorano più cellulari che volti." 🤲 Michelangelo da Pisa È deprimente vedere un pianeta in cui i giovani sono così immersi nella tecnologia e nei dispositivi digitali, che non dedicano più tempo alle relazioni e alle interazioni faccia a faccia con le persone intorno a loro. A volte, in alcuni gruppi social, ci sono persone che chiedono disperatamente, d'incontrare qualcuno per una birra, un caffè e nessuno risponde. Questo atteggiamento, sta portando a una mancanza di connessione emotiva, di empatia verso gli altri, mentre crea una società più distante e isolata. È necessario, trovare un equilibrio tra l'uso della tecnologia e il mantenimento delle relazioni umane, per evitare un suicidio collettivo. ❗È urgente un cambiamento di rotta, un ritorno ai valori fondamentali dell'umanità, alla solidarietà e al rispetto reciproco. È essenziale, ripristinare il legame intergenerazionale, costruire ponti di comprensione e comunicazione tra vecchio e nuovo, tra passato e futuro. Solo attraverso la consapevolezza di ciò che siamo e dell'importanza del prossimo nella nostra vita, potremo evitare il disastro imminente. È tempo di fermarsi, di riflettere e di agire per preservare la nostra umanità e garantire un futuro migliore per tutti. Buon inizio settimana, anime! 💛 #relazioni #empatia #connessioni #consapevolezza
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#peopleriseconsiglia Iniziamo questo nuovo anno lasciandoci ispirare dall’ultimo articolo di Otto Scharmer (Massachusetts Institute of Technology) 👉 “2023 In Eight Points: Meditating On Our Planetary Moment”. 1. Creiamo collettivamente risultati che nessuno vuole. Come? - approfondendo il divario ecologico: destabilizzazione del clima, perdita di biodiversità; - approfondendo il divario sociale: polarizzazione, disuguaglianza, guerra; - approfondendo il divario spirituale: mancanza di speranza, ansia e depressione. 2. Non possiamo continuare a fare la stessa cosa (anche se continuiamo a provarci). 3. Le sfide che dobbiamo affrontare ci impongono di guardare nello specchio dell’intero sistema. 4. In questo specchio vediamo noi stessi e il nostro potenziale per spostare il luogo interiore dal quale operiamo. 5. . . aprendo la nostra mente per cambiare il nostro pensiero da una visione a silos a una visione di sistema, 6. . . aprendo i nostri cuori per cambiare le nostre relazioni da tossiche a trasformative, 7. . . aprendo la nostra volontà per spostare le nostre azioni dall’ego all’eco. 8. Piccole isole di coerenza hanno la capacità di sollevare un intero sistema. 📍 Leggi la traduzione e a cura di Paolo Fedi e scopri le iniziative del Presencing Institute 👉 https://lnkd.in/dB4SZpY5 Con l'auspicio che questo 2024 sia un anno di senso, con più luce nelle menti, pace nei cuori e di sempre maggiori isole di coerenza. “La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quel qualcosa ha senso, indipendentemente da come andrà a finire”. Vaclav Havel
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Laddove l’essere umano non coglie l’intelligenza delle piante e degli alberi, c’é sempre qualcuno che - in totale assenza di ego - gli mostra, anche solo con l’arte (manifestazione dell’intelligenza emotiva), la forza comunicatrice di un’opera inedita, frutto dell’interazione consapevole tra un uomo o una donna e la natura. Un’interazione che dovrebbe avvenire in primis tra gli esseri umani, da cui si avrebbe un maggior equilibrio tra gli stessi e con la natura. Invece, tuttavia, la prevalenza dell’elaborazione delle informazioni in modo tipico - quindi solo razionale e secondo canoni preimpostati - impedisce alla ghiandola pineale di assumere un ruolo determinante e risolutivo - attraverso il pensiero creativo - nell’attivitá proattiva di osservazione, analisi e prefigurazione di una determinata e futura realtá.
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Sono poche le persone negative e distruttive, la maggior parte della gente è positiva e costruttiva, ma purtroppo spesso una piccola manciata di criminali condiziona una gran quantità di persone e lo fa proprio sopprimendo la libertà e l' abilità di creare, sminuendo il lato sensibile e creativo, invalidando sogni e ispirazioni. Sono convinto che ormai queste persone vadano ignorate non combattute e che ognuno di noi deve credere in se stesso e avere una grande fiducia nelle proprie abilità. Se sei arrivato fino a qui a leggere questo scritto, vuol dire che hai capito che è necessario un cambiamento e che le persone positive e costruttive si devono unire e aiutare chi è più fragile e condizionabile. Non mi stancherò mai di ripeterlo: la soluzione è semplice, piacevole, efficace ed è L'arte. Dobbiamo rivolgere le nostre energie e i nostri interessi verso l'arte, così facendo alzeremo il livello etico e morale della società, alzeremo l'umore delle persone e creeremo una crescita di consapevolezza sociale. L'arte a mio avviso è la forma di rivoluzione gentile più potente che abbiamo. guidorocca.it
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Relazionésimo|SEMI 2024 In questo Pianeta, in questo tempo, NOI esseri umani siamo/dovremmo essere l’essenza della vita, mentre l’intelligenza artificiale AI e’ una FUNZIONE della nostra vita! Questa e’ la giusta RELAZIONE umana che…rovesciata cambia completamente la visione ed il nostro destino! Questa e’ la profonda intuizione che ci deve risvegliare, guidare per illuminare l’oscurità dell’ ignoranza (condizione caratteristica) per vincere e vivere le nostre fragilità. Creare quindi luoghi di dialogo per stabilire relazioni umane (tra persone) per condividere visioni e nutrire con l’opportunità della conoscenza lo studio e l’applicazione una nostra scesa in campo per realizzare una trasformazione della società nella direzione del rispetto e della dignità umana. Doniamoci il tempo per essere felici. #relazionésimo #persone #trasformazione #conoscenza
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Il timore di un futuro che sentiamo arrivare, ma non riusciamo a comprendere del tutto, può essere un sentimento scomodo. Senza rendercene conto, cerchiamo soluzioni temporanee per evitarlo, come procrastinare, e così ci troviamo bloccati in una realtà che continua a muoversi senza di noi. Cosa alimenta questo timore? Forse è la paura di perdere ciò che abbiamo costruito con tanto impegno, anche se non ci soddisfa più come una volta. O forse è il vuoto che ci prende al pensare di lasciare andare un'immagine di noi stessi che non ci rappresenta più, ma a cui ci siamo abituati, come un vestito che è diventato stretto. Il timore del futuro che sentiamo arrivare, ma che non riusciamo a focalizzare, può anche essere alimentato dalla preoccupazione per la reazione delle persone intorno a noi o per le possibili conseguenze che le nostre azioni potrebbero avere su di loro. Ti invito a esplorare questi temi con noi durante il workshop di lunedì 13 maggio. Iscriviti qui: https://lnkd.in/d2hAjBs3
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Questo periodo storico di continuo e inedito cambiamento se da un lato sembra ridurci all’impotenza dall’altro, proprio grazie alla tecnologia, ci mette a disposizione gli strumenti che ci consentono di poter essere ri-generativi, cioè capaci di generare nuove opportunità di bene, per noi e per gli altri. Reagire a volte è necessario, ma è sempre meglio “agire”, cioè partire da una prospettiva positiva della vita e della realtà, da un desiderio di bene, per sé e per gli altri, da un perché solido. <<Se sapremo “vivere bene”, coniugando educazione e realismo faremo rinascere la speranza. >> Questo non riguarda solo i giovani, ma ci riguarda tutti, senza limiti di età. Infatti, così come l’impatto delle tecnologie ci obbliga a un continuo percorso di aggiornamento e di apprendimento di nuove abilità e competenze - upskilling e reskilling - allo stesso modo oggi siamo chiamati a recuperare e a rinsaldare il nostro baricentro personale.
Di fronte ai cambiamenti sempre meglio "agire" che resistere - Vita.it
https://www.vita.it
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@alterales | traduco le tue parole in immagini | Visual Thinker | attivista per il clima | content creator a fumetti e ironia | Mediatrice d'arte
I limiti possono stimolare la nostra creatività? Personalmente credo di sì e porto con me un'esperienza concreta vissuta durante la pandemia: chiusa nella mia casa il mio sguardo era cambiato, mostrandomi possibilità tra quelle 4 mura che non avevo mai preso in considerazione. E mi sono trovata a fare sport, leggere, dipingere, cucinare in una stanza in cui fino a quel momento avevo solo dormito! È fondamentale conoscere ed esplorare i nostri limiti personali, quando li superiamo è perché non abbiamo colto al meglio le possibilità dentro di noi, il famigerato #burnout è proprio questo. Ci sono poi limiti che condividiamo, come i #limiti #planetari che circoscrivono uno spazio sicuro in cui l'umanità può vivere e prosperare: confini invisibili che delimitano lo stato favorevole e stabile in cui la Terra è rimasta negli ultimi 10.000 anni e che ha permesso alla nostra specie di svilupparsi in una società complessa. La crisi climatica ci insegna a riconoscere questi limiti, che abbiamo ampiamente superato, per trovare soluzioni nuove, creative e più intelligenti. Siamo in grado di farlo, ma bisogna volerlo. Che tu sia in un azienda, un privato, qualsiasi figura tu ricopra in questo 2024 accetta la sfida dei limiti e mostra che ci sono nuovi modi di costruire il presente #crisiclimatica #sostenibilità #limite #attivismo
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Oggi sono in vena di riflessioni sul #valore delle #Persone , e questa piccola narrazione ne sintetizza i contenuti. “Un giorno chiesero al grande matematico persiano Al-Khawarizmi sul valore dell'essere umano, così rispose: se ha #lEtica, allora il suo valore è 1. Se in più è intelligente, aggiungete uno zero e il suo valore sarà 10. Se è ricco, aggiungete un altro zero e il suo valore sarà 100. Se, oltre tutto ciò è una bella persona, aggiungete un altro zero e il suo valore sarà 1000. Però se perde l'uno, che corrisponde all'Etica, perderà tutto il suo valore perché gli rimarranno solo gli zeri.” Riflessione su #Al-Khawarizmi, matematico persiano vissuto tra VIII e IX sec d.C. ( inventore degli algoritmi). I suoi studi introdussero il concetto di #ZERO , poi sviluppato in Europa dal nostro #Fibonacci
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Una società che pensa all'uomo deve continuamente mettersi in gioco, cioè deve procedere come la scienza in un contesto di verificabilità tra tentativi sperimentali. Un contenuto umano fondamentale è il tempo esistenziale, le migliori menti del novecento hanno tutte evidenziato la necessità di riconsiderare la misura del tempo umano, in particolare la rimodulazione del tempo lavorativo che potrebbe essere gestito sotto altre visioni operative. La settimana corta è attualmente in sperimentazione in vari paesi nel mondo (dove dagli accordi aziendali si sta passando alla fase legislativa), provarci anche in Italia significherebbe tentare una apertura al nuovo in vista di una umanità meno alienata. Come scrisse Simone Weil durante l'esperienza di lavoro in fabbrica, la prima cosa da fare è ridonare all'uomo il proprio tempo di persona e non di macchina. Sperimentare, provare, tentare significherebbe vivere in una società aperta al cambiamento e alle possibilità umane, il sintomo di una energia creativa che necessita di costanti trasformazioni per mantenere la propria forza positiva.
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