Ecco le mie prime impressioni sul Museo della Forma Urbis al Celio, e qualche risorsa utile per espandere la conoscenza del contesto e della pianta di Roma.
Post di Valeria Di Cola
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Per MuseoCity l'Arte della ricostruzione vi immergerà nel contesto del dopoguerra che fonda le basi del nostro contemporaneo
L’arte della ricostruzione – Tadini & Co
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Avete mai notato quanto e come cambia la vostra percezione degli oggetti quando sono esposti in vetrina? Scoprite questo e molto altro nel nuovo podcast del MUDEC - Museo delle culture di Milano!
Nelle sale dei musei la vetrina è il luogo per eccellenza in cui esporre tutto quello che ha un valore. Mostra e separa le opere dal pubblico, le isola. Ma cosa significa davvero mettere qualcosa in vetrina? Quali sono i significati che una teca aggiunge o toglie a un oggetto? E cosa succederebbe se provassimo a decostruire questo contenitore iconico e apparentemente irrinunciabile? Al MUDEC, il Museo delle Culture di Milano, hanno provato a smontare metaforicamente la teca museale, per capirne significati e meccanismi, con la mostra EXPOSURE. Arte, culture e moda dentro e fuori la vetrina. Si sono chiesti cosa significa privare un oggetto della sua funzione ed esporlo come se fosse un’opera d’arte, renderlo prezioso nel momento in cui è proposto nell’allestimento museale. Il MUDEC è stato inaugurato nel 2015 e conserva un patrimonio di circa novemila opere e manufatti provenienti da Paesi non europei. Le opere sono tutte accessibili nel percorso museale e nel deposito visitabile, caso unico in Italia. Per raccontare il museo e il progetto EXPOSURE, la direttrice del MUDEC Marina Pugliese ha chiesto l’aiuto di Carlo Antonelli, giornalista e produttore, ma anche direttore editoriale di MU Mudec United, la rivista del museo. “Oltre la vetrina” è una serie del MUDEC realizzata con il nostro supporto. Un podcast a più voci per scoprire meglio il mondo dell’arte. #milanocittamondo #mudecmilano #exposure #oltrelavetrina #vetrine #milano #podcast
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La sanità pubblica è un patrimonio di saperi, tecnologie, pratiche, luoghi, arte!
𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐅𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨: 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐜𝐮𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐢 Presso il Salone Moriello ha preso il via il cantiere di restauro di tre pregevoli dipinti appartenenti al patrimonio artistico dell’Ospedale Cardarelli. Le opere di autore ignoto, risalenti al XVII e XVIII secolo e raffiguranti scene di vita sacra, in stato di conservazione precario a causa del tempo e dell’usura, saranno sottoposte ad un attento intervento di restauro conservativo che ne consentirà il recupero e la fruizione. Nel 1934, infatti, quando l’Ospedale Cardarelli aprì le porte alla cura dei pazienti, ebbe in eredità beni e opere d’arte provenienti dai tanti ospedali cittadini che erano in attività fin dal 1600. Nel 1980, a seguito del terremoto, molti di questi beni vennero trasferiti al Museo di Capodimonte per garantirne sicurezza e conservazione. Oggi il Cardarelli ha ancora in alcune sue stanze opere d’arte centenarie che rappresentano una testimonianza fondamentale di una cultura ospedaliera. Con lo scopo di promuovere l’arte come elemento di cultura e benessere, l’iniziativa di restauro dei dipinti da parte di un team di esperti, è resa possibile grazie al progetto di recupero del patrimonio artistico ospedaliero “Memoria e Futuro”, finanziato con fondi raccolti tramite un bando di sponsorizzazione pubblicato dal Cardarelli lo scorso anno. Al bando hanno risposto due aziende - CSA Documents e BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI NAPOLI - che hanno messo a disposizione le risorse necessarie per il recupero dei preziosi dipinti. L'intervento di restauro è a cura di OCRA - Opere di Conservazione e Restauro d'Arte. #OspedaleCardarelli #Patrimonio #Restauro #Ospedale #Cardarelli #memoria #futuro #storiadellaNapoli #sponsor #sponsorizzazione #patrimonioculturale #tutela #conservazione #Sanità #RegioneCampania #ospedalestorico #restauroconservativo #restaurodarte
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Venerdì alle 18 inaugura il primo piccolo pezzetto di un lungo lavoro iniziato con il Comune di Calenzano e con la Direzione del MUFIS, Museo del Figurino storico. Il riallestimento della nuova sala espositiva, curato da MARE Laboratorio di innovazione sociale in collaborazione con Stampa in stampa, è stato concepito per rendere la fruizione per il pubblico completa e appagante, ma soprattutto accessibile. Per scoprire infatti la complessa storia di quelli che comunemente venivano chiamati i “soldatini”, ovvero i figurini, la scelta riallestitiva ha comportato un' operazione di cernita dei materiali esposti e un ripensamento dell’intero percorso espositivo. Questa sala sarà l’inizio del percorso espositivo, una volta completato il riallestimento dell’intero museo. Ciò che qui viene raccontato è fondamentale: la storia del figurino come oggetto votivo, di gioco, e il suo sviluppo nei secoli, sia dal punto di vista storico-sociale che dal punto di vista materico. I pannelli sono stati concepiti in un’ottica di totale accessibilità con font accessibili e contrasto per persone ipovedenti, i contenuti resi chiari con didascalie esterne alle vetrine per poterne garantire leggibilità. Proprio in questa sala verrà prossimamente realizzato anche un punto tattile, ovvero un punto destinato all’esperienza tattile dei materiali e delle forme che i figurini presero nel tempo nella loro evoluzione. Dal punto di vista tecnico nel riallestimento si è deciso per ragioni di continuità musegrafica di mantenere le belle e storiche vetrine apportando ad esse alcune migliorie, un colore che potesse rendere maggiormente visibili e valorizzare i figurini, l’inserimento di scaffali non trasparenti, in modo che la visione delle singole opere non fosse inficiata dalla sovrapposizione ottica degli scaffali. Sono state rinnovate le luci, per poter far risaltare al meglio colori e forme di queste piccole ma straordinarie opere d’arte. Anche il concept grafico è stato completamente rinnovato. Ricordiamo inoltre che è stato recentemente realizzato da MARE Laboratorio di innovazione sociale anche un podcast per poter godere al meglio di un percorso interno al museo, che valorizza il rapporto tra il museo e il territorio, prendendo in esame sei figurini della collezione e raccontando la storia di Calenzano e di tutto il territorio. Il riallestimento di questa sala e l’integrazione con il podcast si inseriscono all’interno di un percorso per la valorizzazione museologica e museografica in linea con gli standard europei di accessibilità ai contenuti, un rinnovamento che va nella direzione di rendere i luoghi della cultura capaci di interessare, coinvolgere e gratificare il visitatore con informazioni didatticamente chiare e dando tutti gli strumenti per poter poi successivamente approfondire. #allestimento #musei #accessibilità #ricerca #didattica #nuovimusei #comunità
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Giornalista Professionista, Direttore responsabile Green Planet News, testata giornalistica telematica per l'informazione ambientale, studio grafico e di progettazione editoriale.
Tronchi tagliati: l’arte urbana di Andrea Gandini Un percorso unico che trasforma vecchi tronchi in opere d'arte raccontando storie senza tempo. Il mio articolo su Green Planet News.
Tronchi tagliati: l'arte urbana di Andrea Gandini
https://www.greenplanetnews.it
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Io già lo so: qualcuno storcerà il naso. Inaugurare, nel 2024, una #statua alta 13 metri fatta di resina e poliuretano, polvere di marmo, foglia d’oro e gesso, realizzata in 3D, e collocarla a #Roma, addirittura a pochi metri dal Palazzo del #Campidoglio, nel Giardino di #Villa #Caffarelli, per qualcuno rappresenterà sicuramente uno sfregio, un'onta per la città e per la sua storia. Abituati ormai a dover prendere posizione su qualunque cosa, anche l'inaugurazione avvenuta oggi, alla presenza del sindaco di Roma Capitale #Gualtieri e del #sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, Claudio #ParisiPresicce, della #statua #colossale di #Costantino, realizzata dalla FactumFoundation for Digital Technology in Preservation, e finanziata dalla Fondazione Prada (ne parlo su ItaliaOggi), diventerà quasi sicuramente, per qualcuno, oggetto di polemica. Eppure, secondo me, oggi, una statua così #tecnologicamente evoluta, potrebbe farci riflettere su quale dovrebbe essere, nel terzo millennio, il nuovo #linguaggio per far avvicinare sempre più persone, soprattutto i più #giovani, alla #storia, all'#arte e alla #cultura. Quella statua, riprodotta in 3D partendo dalle #fotogrammetrie dei pezzi della statua di Costantino del IV secolo d.C. che sono da anni conservati iconicamente nel cortile di Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini, potrebbe diventare sia oggetto di attrazione turistica, sia di approfondimento scientifico, sull'uso delle tecnologie per la #valorizzazione dei #beni #culturali. Basta fare pochi passi e si possono vedere entrambe le cose: le meraviglie del #passato e le #meraviglie del futuro. Magari funziona.
Cultura, a Roma rinasce la statua di Costantino in 3D - ItaliaOggi.it
italiaoggi.it
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L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra selezione per il mese di ottobre
Le mostre da non perdere a ottobre in tutta Italia
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A San Gimignano con un team di acrobati per effettuare complesse diagnosi strutturali per il FAI Anche nota come la Manhattan del Medioevo, San Gimignano si trova sulla via Francigena e nel suo periodo di massimo splendore ha visto la presenza in città di numerosi maestri, senesi e fiorentini, da Lippo e Federico Memmi, Benozzo Gozzoli a Domenico Ghirlandaio,e Piero del Pollaiolo. Ma questa volta non è delle loro opere in pittura che ci siamo occupate, ma di una torre. Un simbolo inequivocabile di potere che ancora si erge in centro città. Del resto il motivo per cui San Gimignano venne sottoposta integralmente a vincolo monumentale nel 1929 e nel 1990 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio culturale dell’Umanità, sono soprattutto le torri. Delle 72 tra torri e case-torri, esistenti, ne restavano venticinque nel 1580 ed oggi ne restano quattordici, con altre scapitozzate intravedibili nel tessuto urbano. Taddeo di Bartolo, San Gimignano da Modena che tiene la città di San Gimignano, Museo civico (San Gimignano) Le torri medievali avevano diverse funzioni, principalmente difensive, economiche e sociali. Servivano come rifugi sicuri in caso di attacco. Erano infatti fortificate, con poche aperture e accessi facilmente controllabili, per garantire protezione durante assalti o invasioni. Ma le torri rappresentavano anche il prestigio e il potere delle famiglie nobiliari. Nella società medievale, l’altezza della torre rifletteva lo status sociale della famiglia che la possedeva. Più alta era la torre, maggiore era l’importanza e la ricchezza della famiglia. E di conseguenza della città, che si voleva ritratta proprio con tutte le sue torri bene in mostra continua a leggere qui: https://lnkd.in/d9rvSPrR
Diagnostica acrobatica - Art-Test
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Proprio il concetto di cui parlavo ieri. Toccare con mano elementi di opere d'arte che gli occhi osservano e la mente immagina. Meraviglioso
Progettista Culturale - Consulente Economia della cultura; support to Cultural Institutions, Museum Management & Creative Industries
E se per aumentare l’accessibilità e la conoscibilità delle collezioni dei musei, accanto alla canonica didascalia dettagliata si potesse anche toccare fisicamente le vesti ed i tessuti presenti nelle opere? Questo è il cuore delle “didascalie tessili” un progetto realizzato alla Pinacoteca di Brera che grazie a riproduzioni di stoffe a disposizione dei visitatori, offre l’opportunità di fare un’esperienza multisensoriale (semplice ma efficace) e di immergersi completamente nel dipinto che si sta osservando.
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Il mondo dell'arte è in continua evoluzione, con nuove gallerie, fondazioni e musei che emergono continuamente per sfidare lo status quo e portare nuove prospettive. Questo articolo esplorerà dieci Fondazioni più promettenti nel mondo dell'arte in Italia, offrendo uno sguardo approfondito su ciò che le rende uniche e innovative. - 1. Fondazione Prada, Milano - 2. #mondodellarte #FondazioneCoppola #FondazioneMerz #ArteCONCASAI #FondazioneMuseoPinoPascali #fondazionesandrettorerebaudeng #FondazionePuglisiCosentino #FondazionePrada #FondazioneGiuliani #Napoli #fondazionesandretto #contemporanea #FondazioneMemmo #FondazioneBrodbeck #artecontemporanea #fondazioni #FondazioneMorraGreco
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Archeologa PhD, divulgatrice scientifica, creator di “MURI PER TUTTI”
9 mesi☺️❤️