Post di Veronica Nino

Guardando questa immagine ti viene voglia di imparare qualcosa di nuovo? Ecco come nasce questa immagine: in questi giorni sto imparando molte cose diverse e mi sono trovata ancora una volta a pensare a quanto sia davvero una risorsa infinita l’apprendimento continuo. Per restare competitivi, ma anche semplicemente per non adagiarsi e fermarsi. Quella “chiave” in grado di farci vedere in un attimo nuove opportunità o punti di vista diversificati (peccato che spesso ci facciamo “trascinare” dalle priorità che ci fanno pensare erroneamente di non poterci permettere il tempo per la #formazione). Così ho chiesto al nostro “compagno di banco secchione”, chatgpt, un’ispirazione: “Se il lifelong learning fosse un quadro, quale sarebbe?” Questa la sua risposta: “Sarebbe come un paesaggio in continua evoluzione, dove ogni pennellata rappresenta una nuova competenza acquisita, un nuovo obiettivo raggiunto, un passo verso la crescita personale e professionale. Le diverse sfumature e i colori rappresenterebbero le esperienze di apprendimento che si accumulano nel tempo, mescolandosi e arricchendo l'opera. Il cielo che cambia rappresenterebbe le opportunità che si aprono con il passare del tempo, mentre i sentieri e i fiori nel quadro potrebbero simboleggiare le diverse strade e risorse che ogni persona esplora e utilizza per imparare e crescere. Il quadro sarebbe vivo, dinamico, e in continua trasformazione, proprio come lo è il processo di apprendimento che non finisce mai, ma che si arricchisce con ogni esperienza e sfida affrontata lungo il cammino della vita.” Così gli ho chiesto anche di realizzarlo; ed è l’immagine che vedete nel post. Non so se e come voi avreste immaginato un quadro pensando all’#apprendimentocontinuo, a me questa versione così colorata e dinamica piace. Avrei forse aggiunto anche il mare ma quello che conta di più qui è il messaggio: investire sempre del tempo per imparare qualcosa di nuovo. #LifelongLearning #CrescitaPersonale #ImparareSempre

𝗟𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗲 𝗶𝗻 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶. Personalmente, dedico almeno una giornata a settimana all'aggiornamento professionale. Durante questo tempo, mi immergo nello studio di nuove tendenze, tecniche di leadership, e molte altre aree rilevanti per il mio campo. È incredibile come il mondo intorno a noi continui a evolversi e trasformarsi, e chi si ferma rischia seriamente di rimanere indietro rispetto alla concorrenza. Tutto ciò che ho appreso fino ad oggi può essere continuamente messo in discussione da aggiornamenti e novità. È essenziale avere l'umiltà e la consapevolezza di non "dogmatizzare" ciò che studiamo. Nuovi studi, nuove tendenze e innovazioni possono ribaltare convinzioni che fino a ieri sembravano inamovibili. 𝙌𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙚̀ 𝙡𝙖 𝙗𝙚𝙡𝙡𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙤𝙨𝙘𝙚𝙣𝙯𝙖: 𝙚̀ 𝙙𝙞𝙣𝙖𝙢𝙞𝙘𝙖, 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙞𝙘𝙖. La chiave per rimanere sempre al passo con i tempi è la flessibilità e l'apertura mentale. Non possiamo permetterci di rimanere ancorati a vecchi paradigmi; dobbiamo essere pronti ad abbracciare il cambiamento e adattarci rapidamente alle nuove realtà. Per questo motivo, consiglio vivamente a tutti di adottare un approccio flessibile e non dogmatico verso la formazione e l'apprendimento continuo. Solo così saremo pronti ad affrontare le sfide del futuro con una mente aperta e aggiornata. In un mondo in cui il cambiamento è l'unica costante, essere proattivi nell'apprendimento e nell'adattamento è non solo una scelta intelligente, ma una necessità. Investire tempo nella formazione non è mai tempo sprecato; al contrario, è un investimento prezioso nel nostro futuro professionale e personale. 𝙍𝙞𝙘𝙤𝙧𝙙𝙞𝙖𝙢𝙤𝙘𝙞 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙤𝙨𝙘𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙚̀ 𝙥𝙤𝙩𝙚𝙧𝙚, 𝙢𝙖 𝙨𝙤𝙡𝙤 𝙨𝙚 𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙙𝙞𝙨𝙥𝙤𝙨𝙩𝙞 𝙖 𝙧𝙞𝙣𝙣𝙤𝙫𝙖𝙧𝙡𝙖 𝙚 𝙖𝙧𝙧𝙞𝙘𝙘𝙝𝙞𝙧𝙡𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞𝙣𝙪𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚. #formazione #studio #tecnichedileadership #marcoconsumati #alemarweb #strategiedicomunicazione

In un mondo che cambia alla velocità della luce, avere collaboratori competenti non è più sufficiente. Le competenze che funzionavano ieri potrebbero non bastare domani, e chi non si adatta rischia di rimanere indietro. Eppure, quante aziende trascurano l'importanza della formazione continua? Si pensa spesso che il tempo speso per aggiornarsi sia un costo, quando in realtà è il miglior investimento possibile. Un team aggiornato non solo lavora meglio, ma è anche più motivato, più sicuro e più capace di affrontare le sfide quotidiane. Immagina un collaboratore che, grazie a un corso o a un momento formativo mirato, scopre un nuovo approccio o strumento che semplifica il lavoro di tutti. Non è solo un beneficio personale: è un valore aggiunto per l'intera azienda. Ma la formazione non è solo tecnica. È anche un’occasione per ampliare il mindset, rafforzare la capacità di comunicare e collaborare meglio con gli altri. In fondo, non è solo una questione di "sapere fare", ma di "saper essere". E nella tua azienda? Quanto spazio viene dato alla crescita delle persone? Pensi che sia sufficiente o c’è margine per fare di più? #AlessandroFerrari #LeadershipItaliana #MetodoRispetto #ComunicazioneEfficace #FormazioneContinua #CrescitaPersonale #MindsetVincente #ComunicazioneStrategica

Quando abbiamo smesso di chiedere "perché"? Ecco, proprio in quel momento abbiamo perso l'opportunità di imparare una cosa nuova, di cercare la ragione, di andare a fondo per capire meglio. "...Un altro trucco semplice è sviluppare l’abitudine di chiedere perché, una cosa che ci riesce molto bene quando abbiamo tre anni, ma che ci risulta difficile quando arriviamo a trenta. Un altro è imporsi cambiamenti regolari di routine, in modo da rafforzare i nostri comportamenti esplorativi e aggiungere più varietà e imprevedibilità alla nostra vita. Le persone tendono a rendere il mondo il più prevedibile e familiare possibile, perché non le faccia impazzire, ma questo è anche il modo in cui finiamo per diventare mentalmente pigri.”* Essere bambini significa avere chiaro che imparare è la nostra missione, è quello che ogni giorno misura quello che stiamo diventando. Nella aziende questo è il miglior investimento che si possa fare: scegliere e premiare persone che vogliono imparare, che chiedono "perché" mettendo in crisi abitudini e convenzioni, che rompono per ricostruire. "I posti di lavoro futuri diventano meno prevedibili, e un maggior numero di organizzazioni, perciò, assumere le persone sulla base di quello che "potrebbero" apprendere, e non su quello che già sanno".* Questo è il vantaggio competitivo quando il sapere è commodity. *Passi di "Io, Umano" di Tomas Chamorro-Premuzic.

In un mondo che cambia alla velocità della luce, avere collaboratori competenti non è più sufficiente. Le competenze che funzionavano ieri potrebbero non bastare domani, e chi non si adatta rischia di rimanere indietro. Eppure, quante aziende trascurano l'importanza della formazione continua? Si pensa spesso che il tempo speso per aggiornarsi sia un costo, quando in realtà è il miglior investimento possibile. Un team aggiornato non solo lavora meglio, ma è anche più motivato, più sicuro e più capace di affrontare le sfide quotidiane. Immagina un collaboratore che, grazie a un corso o a un momento formativo mirato, scopre un nuovo approccio o strumento che semplifica il lavoro di tutti. Non è solo un beneficio personale: è un valore aggiunto per l'intera azienda. Ma la formazione non è solo tecnica. È anche un’occasione per ampliare il mindset, rafforzare la capacità di comunicare e collaborare meglio con gli altri. In fondo, non è solo una questione di "sapere fare", ma di "saper essere". E nella tua azienda? Quanto spazio viene dato alla crescita delle persone? Pensi che sia sufficiente o c’è margine per fare di più? #AlessandroFerrari #LeadershipItaliana #MetodoRispetto #ComunicazioneEfficace #FormazioneContinua #CrescitaPersonale #MindsetVincente #ComunicazioneStrategica

Ho trovato questa riflessione come sempre, molto centrata. Potrebbe essere un ottimo spunto di riflessione per tutte quelle aziende che sottovalutano il senso di una formazione ben strutturata. #formazione #coaching #Bestpractice #Apprendimento sociale

𝐕𝐢𝐯𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧 𝐮𝐧'𝐞𝐩𝐨𝐜𝐚 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐥'𝐢𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐟𝐚𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢 𝐝𝐚 𝐠𝐢𝐠𝐚𝐧𝐭𝐞. Tuttavia, come evidenziato in un articolo de Il Sole 24 Ore, le aziende continuano a ricercare nei propri collaboratori le soft skill oltre alle competenze tecniche. Come tanti miei coetanei, appartenenti alla generazione Zeta, sono cresciuta con un accesso illimitato alle informazioni e all'istruzione. 𝐅𝐢𝐧 𝐝𝐚𝐢 𝐛𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐜𝐢 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐯𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐢𝐬𝐢𝐫𝐞 𝐩𝐢ù 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢. E così abbiamo fatto: lauree, corsi, certificazioni. 𝐄𝐧𝐭𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐞… 𝐛𝐚𝐦! 𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭à: 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚. Quello che le aziende cercano non è solo qualcuno che abbia ottime conoscenze, ma qualcuno che sappia comunicare, ascoltare, lavorare in team, adattarsi ai cambiamenti. Insomma, bisogna avere quelle𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨 𝐩𝐮ò 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐚𝐥 𝟏𝟎𝟎%, ma che fanno la differenza. Lavorando in una società che si occupa di coaching, questa necessità la vedo ogni giorno. 𝗔𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼𝗻𝗼 𝘁𝗲𝗮𝗺 𝗽𝗶ù 𝗰𝗼𝗲𝘀𝗶, 𝗺𝗮𝗻𝗮𝗴𝗲𝗿 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝗽𝗶𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶, 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼𝗻𝗼 𝗳𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗼. Le soft skill non sono un optional, ma il fondamento su cui costruire relazioni e carriere di successo. La buona notizia? Si possono allenare, migliorare, affinare. Ed è qui che il coaching diventa uno strumento potentissimo, per trasformare il potenziale in competenza e le sfide in opportunità. #genz #generazionezeta #lavoro #softskill #coaching #mindset #AI

💡Il principio del 70/20/10 che ha guidato per anni la costruzione dei percorsi formativi è ancora valido nell’attuale contesto? Questo principio rimanda a una ricerca di fine anni ’80 di McCall, Lombardo e Eichinger per il “Center for Creative Leadership” che individuava le modalità privilegiate a cui dovesse rispondere una formazione efficace per gli adulti: 📌 70% – informale, sul posto di lavoro dove la conoscenza avviene attraverso esperienze acquisite 📌 20% – sociale, attraverso l’interazione, la condivisione e la collaborazione con gli altri, con la propria rete 📌 10% – formale, attraverso eventi di formazione dedicati e corsi strutturati. 🗨 Partendo dal presupposto che una formula vincente in assoluto non esista, l'emergere di nuove sfide ha messo in luce una diversa distribuzione di queste percentuali. Lo smart working, ad esempio, richiede di riequilibrare il peso delle tre modalità considerando la distanza fisica. 💬 Il vecchio paradigma continua a essere una guida, ma è anche un invito a esplorare nuove frontiere. 🚀 #Formazione #Complessità #SmartWorking #FormazioneIntegrata #BeOn

Su QNeconomia, l'inserto economico dei quotidiani @Il Giorno, La Nazione e Il Resto del Carlino, si parla della nostra ricerca prospettica 𝗡𝗨𝗢𝗩𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗡𝗔𝗥𝗜 𝗗𝗜 𝗔𝗣𝗣𝗥𝗘𝗡𝗗𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢, all’interno di un articolo scritto da Franco Amicucci, Presidente di skilla - Amicucci Formazione, società con la quale abbiamo avuto il piacere di realizzare questa indagine.   “𝘓𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘚𝘬𝘪𝘭𝘭𝘢 𝘦𝘥 𝘐𝘯𝘊𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘦 𝘵𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘢𝘭𝘦, 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯 𝘧𝘰𝘤𝘶𝘴 𝘴𝘶𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘵𝘦𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘵𝘳𝘢 𝘵𝘦𝘤𝘯𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢 𝘦 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘤𝘤𝘪𝘰 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪𝘳𝘦 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘦 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰. 𝘚𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘯𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭𝘶𝘰𝘨𝘰 𝘥𝘪 𝘭𝘶𝘴𝘴𝘰 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘶𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪𝘤𝘰, 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘦𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪”.   Leggi qui l’articolo completo ➡️ https://lnkd.in/d63zT6zd

PROGETTUALITA' & CENERENTOLA 🧚♀️ 🌟 Da quando lavoro nell’ambito della Formazione, mi capita spesso di leggere o di parlare con i colleghi di PROGETTUALITA’. I primi tempi confondevo questo concetto con la “progettazione” e non riuscivo a comprenderne la differenza e il valore, ma poi mi sono resa conto che la progettualità si riferisce a qualcosa di più ampio. “Progettualità” contiene infatti il concetto di “progetto”, ovvero “la messa a terra” di un’idea. Se si ha un’idea e la si vuole concretizzare nella realtà, si deve pensare ad una serie di attività che possono essere intraprese per conseguire questo obbiettivo. Nel settore in cui lavoro questo concetto è particolarmente rilevante per due categorie di utenti: 🌟 i giovani che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro e che hanno bisogno di sviluppare la progettualità come competenza per il loro futuro lavorativo 🌟 le aziende, che necessitano di una buona progettualità formativa per potenziare o sviluppare nuove competenze. Per le aziende, la progettualità formativa si traduce innanzitutto in una valutazione approfondita delle competenze di cui dispongono. Dopo questo passaggio si possono articolare delle strategie di medio-lungo termine a livello di interventi formativi, per potenziare a aggiornare le skills dei lavoratori che più lo necessitano. Per quanto riguarda i giovani, il rapporto INAPP di giugno 2023 ci dice che più della metà dei ragazzi fra i 15 e i 18 anni non ha idea di quale percorso professionale intraprendere. Una maggiore competenza progettuale li aiuterebbe ad esternare i propri bisogni e le proprie aspirazioni per poi tradurle in un progetto lavorativo e di vita. Rispetto ai primi tempi, ho capito quindi che la progettualità è una competenza molto importante, perché fornisce una direzione e un’intenzionalità al percorso che si sceglie di intraprendere, sia esso in ambito formativo o prettamente professionale. E infatti, anche il celebre cartone della Disney “Cenerentola” cantava “con la progettualità.. il sogno realtà diverrà..” Ah, non faceva proprio cosi? 🌟 Fonte citata: "Lavoro, Giovani Senza Bussola", INAPP, Giugno 2023 #formazione #competenze #formazionecontinua