Post di Vincenzo Chianese

l'adattamento verso una scelta radicale di fare e concepire L'impresa La mutazione del mercato globale nella trasformazione del sistema aziendale tradizionale a quello tecnologico digitale, assume negli ultimi anni interessi di portata mondiale. Stessi interessi che per loro collocazione naturale, abbracciano le mire dei potenti per governare Il mondo , verso un cambiamento attraverso il quale, l'uso e l'approfondimento della IA, diventano indispensabili. Difatti dalle ultime analisi effettuate dagli economisti contemporanei, si è appreso che ogni paradigma aziendale affinchè possa acquisire consapevolezza per desistere e rimanere sul mercato e magari acquisendo nuove fette sul mercato di appartenenza dovrà necessariamente misurarsi con l'avvento straordinario e preponderante del nuovo sapere, portando sempre più, l'uomo verso una ricerca di ciò che spesso viene concepito come realtà aumentata e realtà virtuale . Tuttavia questo fenomeno di transizione digitale e di mutazione dell'apprendimento e conoscenza in ambito artificiale, si scontra con il rischio di non poter riuscire più, un domani , a controllare questa innovazione tecnologica , tanto da essere, in futuro prossimo, letteralmente assorbiti da un buco nero del sapere, ciò proprio, attraverso l'applicazione del sistema I.A. ma la domanda che ci poniamo è la seguente... FIN DOVE L'UOMO POTRA'' SPINGERSI NELL'APPLICARE E REALIZZARE QUESTI SISTEMI E PROCESSI SOFISTICATI DI I. A. ?

Seconda giornata al #leadershipforum. Tanti temi interessantissimi molti dei quali in CuDriEc S.r.l. vengono affrontati oramai da anni e di cui finalmente ne troviamo riscontro. 🌍 Le nuove frontiere dell'Intelligenza Artificiale: opportunità e dematerializzazione L'intelligenza artificiale sta trasformando rapidamente il nostro mondo e nei prossimi anni potrebbe ridefinire completamente molti dei lavori che oggi conosciamo. Per alcuni, questa prospettiva può sembrare una minaccia. Ma è davvero così? 💡 Un futuro di innovazione e dematerializzazione Ogni rivoluzione tecnologica ha portato con sé cambiamenti, ma anche nuove opportunità. L’IA non solo automatizzerà le mansioni ripetitive, ma favorirà la dematerializzazione: processi e servizi che una volta richiedevano risorse fisiche ora vengono digitalizzati, rendendo le imprese più agili, sostenibili e capaci di fare di più con meno. Pensiamo alla riduzione dei costi operativi, alla semplificazione delle filiere produttive e a un impatto ambientale minore. 💼 Nuove professioni all’orizzonte Mentre alcune professioni scompariranno, altre emergeranno. Data scientist, esperti in etica dell’IA, specialisti in automazione: questi sono solo alcuni dei ruoli del futuro che stanno già nascendo. Grazie all'IA e alla dematerializzazione, il nostro modo di lavorare sarà più dinamico, incentrato sull’innovazione e la creatività. 🌱 L’IA come notore di crescita e sostenibilità L’IA non sta solo rendendo le imprese più competitive, ma sta anche offrendo nuovi strumenti per affrontare le sfide globali. Dalla gestione delle risorse all'ottimizzazione energetica, stiamo assistendo a una trasformazione che migliorerà il nostro modo di vivere, lavorare e preservare il pianeta. 🔜 Siamo pronti? Il futuro che ci aspetta è entusiasmante. Non si tratta di resistere al cambiamento, ma di abbracciarlo. Oggi più che mai, è il momento di acquisire nuove competenze, adattarsi e prepararsi a un mondo in cui l’IA e la dematerializzazione ci consentiranno di realizzare il nostro massimo potenziale. Unisciti a noi con AssoInnovatori APS in questa rivoluzione e scopri le opportunità che le innovazioni possono offrire a tutti i Leader. #cudriec #ia #dematerializzazione #innovazione

Come eclettico creativo con una contagiosa passione per l'innovazione, mi sono recentemente trovato a "osservare l'erba che cresceva intorno a me", come direbbe un caro amico. Ho rallentato il ritmo, evitando di investire in nuove idee e progetti ad alto impatto innovativo. Mi sono concentrato sul mio lavoro e sulla routine, sicuro che fosse la scelta giusta. Per la prima volta, nonostante la mia giovane età, mi sentivo smarrito nel continuo e repentino cambiamento degli eventi e dei paradigmi sociali. Le rivoluzioni in atto rendevano difficoltosa l'analisi e l'interpretazione dei trend. Verso cosa ci stiamo muovendo? Una domanda che mi tormentava. Poi ho iniziato ad approfondire l'intelligenza artificiale (AI), le sue opportunità e le minacce che essa pone. Ma voglio concentrarmi sulle opportunità, perché credo che al centro di questa rivoluzione ci sia l'uomo. Molti stanno esprimendo la propria opinione sull'AI, e io voglio solo aggiungere una riflessione con uno slogan: sostenibilità del capitale umano nel tempo! Per me questa è la vera e grande opportunità che questa rivoluzione ci offre. #AI #futurodellavoro #innovazione #sostenibilità

"Quando abbiamo forti vincoli in termini di tempo e risorse è possibile muoversi in un ambiente turbolento pensando ad alta voce, e quindi trasformare un’attività tradizionalmente routinaria (la comunicazione aziendale) in un’attività di prospezione e scoperta (provare le cose mentre le pensiamo)." Nei tempi in cui stiamo vivendo, che ci si trovi a dover scegliere non più fra pochi scenari futuri plausibili, ma tra una moltitudine di essi, è qualcodsa di cui ci siamo abbondantemente resi conto: aggiungiamo come ogni singolo scenario risulti sempre difficile da descrivere ex ante (quanto poi riconoscibile solo ex post). Ecco perchè sviluppare soluzioni ad-hoc, alla ricerca di uno specifico vantaggio competitivo, comincia a non essere più sufficiente per un'impresa (anche perchè fatichiamo a descrivere lo scenario futuro in cui muoverci). Ci troviamo piuttosto a dover essere in grado di creare organismi capaci di adattarsi rapidamente e di prosperare in qualsiasi nuova realtà si presenti. Questo articolo (ben tradotto su HBR IT) di MARTIN REEVES - MIHNEA MOLDOVEANU & ADAM JOB rappresenta una lettura in merito davvero consigliata.

Oltre che necessario, è stimolante abbracciare il cambiamento: sforzarsi di comprendere la complessità del mondo che ci circonda, innovare e rinnovarsi continuamente. L'IA Generativa ha segnato un punto di non ritorno, una rivoluzione tecnologica senza precedenti e un radicale cambio di paradigma socio-culturale. Per gestire il cambiamento bisogna conoscerlo, e per conoscerlo bisogna sperimentarlo.

Il n. 4 di TACCUINI DIGITALI powered by ENIA® redatto dal nostro Direttore #ENIANO 🔮 🔮 Fabrizio Degni è un piccolo scrigno pregno di significato. Non un elenco dei “soliti” consigli ma l’indicazione della postura corretta per affrontare una grandissima transizione che cambierà il profilo della nostra civiltà. Essere protagonisti è il nostro principale piacere e dovere 💪🏻💪🏻💪🏻 🌍 La leadership del futuro è fatta di competenze digitali!💡 In un mondo in costante evoluzione, le competenze chiave non sono solo tecniche, ma anche umane e sociali. Pensiero computazionale, empatia digitale, capacità di adattamento rapido, e spirito critico sono oggi fondamentali per affrontare la complessità dell'era digitale. 📊 Non è solo per programmatori! Il pensiero computazionale aiuta tutti a scomporre problemi complessi e trovare soluzioni innovative, sia nel lavoro che nella vita quotidiana. 🤝 Collaborazione globale: Oggi lavoriamo con team distribuiti in tutto il mondo, e l'ascolto e la collaborazione diventano essenziali per creare valore in ogni progetto. 🌱 Sviluppo continuo: La capacità di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie non significa solo apprendere, ma anche bilanciare tra nuove soluzioni e consolidamento delle conoscenze acquisite. 🔍 Etica e tecnologia: Come professionisti, è fondamentale riflettere sugli impatti etici delle tecnologie emergenti, valutando non solo il presente, ma soprattutto il futuro a lungo termine. 👉 Sei pronto a bilanciare competenze tecniche e umane per affrontare le sfide di domani? #leadership #digitaltransformation #teamwork #criticalthinking #ethicaltech

Il passaggio dal tangibile all’intangibile riguarda la trasformazione dei bisogni: da materiali (sostenuti dal consumo di prodotti) a immateriali (sostenuti da esperienze). La cultura si sta muovendo dalla sfera dell’avere a quella dell’essere. Il pensiero si sta spostando dall’aspirazione all’ispirazione. Persino le assicurazioni, capito lo scenario evolutivo, si stanno ricalibrando da attori della prevenzione ad abilitatori del rischio, per accompagnare le imprese nello sviluppo del potenziale di autorealizzazione. Le aziende cercano infatti di affermarsi sfidando domini inesplorati ed estraendo valore da risorse sempre meno tangibili. Gli asset di maggior valore è più probabile che oggi siano conservati in un server, piuttosto che nel deposito di una banca. Oggi oltre l’80% della capitalizzazione delle prime 500 società a livello globale è riferibile ad attivi intangibili, tra cui brand, software, proprietà intellettuale, reputation, design, dati… E sempre di più ci avviciniamo a una realtà alimentata da AI che ha come scopo la “profondità esperienziale”, in grado di influire tanto sui bit quanto sugli atomi. Una realtà supportata da tecnologie profonde, o #deeptech, che grazie alle AI saranno integrate in ogni processo produttivo e cognitivo, sia fisico che immaginativo, tangibile e intangibile. L’esperienza fisica è legata al momento presente, ma con le AI generative è possibile fare esperienze “diversamente fisiche”, con simulazioni del passato e dei costrutti futuri, dell’esistente e dell’inesistente, del reale e del surreale. Se il #deepfake ha funto da freno morale e culturale nell’adozione delle intelligenze artificiali, il deeptech è in realtà un potente acceleratore dell’AI, abilitato a realizzare (istantaneamente) asset ad alta accessibilità, ad alta risoluzione, ad alta fedeltà, per alimentare soluzioni creative, culturali, strategiche, sperimentali, ludiche.

"Quando abbiamo forti vincoli in termini di tempo e risorse è possibile muoversi in un ambiente turbolento pensando ad alta voce, e quindi trasformare un’attività tradizionalmente routinaria (la comunicazione aziendale) in un’attività di prospezione e scoperta (provare le cose mentre le pensiamo)." Nei tempi in cui stiamo vivendo, che ci si trovi a dover scegliere non più fra pochi scenari futuri plausibili, ma tra una moltitudine di essi, è qualcodsa di cui ci siamo abbondantemente resi conto: aggiungiamo come ogni singolo scenario risulti sempre difficile da descrivere ex ante (quanto poi riconoscibile solo ex post). Ecco perchè sviluppare soluzioni ad-hoc, alla ricerca di uno specifico vantaggio competitivo, comincia a non essere più sufficiente per un'impresa (anche perchè fatichiamo a descrivere lo scenario futuro in cui muoverci). Ci troviamo piuttosto a dover essere in grado di creare organismi capaci di adattarsi rapidamente e di prosperare in qualsiasi nuova realtà si presenti. Questo articolo (ben tradotto su HBR IT) di MARTIN REEVES - MIHNEA MOLDOVEANU & ADAM JOB rappresenta una lettura in merito davvero consigliata.

Riflessione personale: il progresso ci ha davvero fatto crescere? In questi anni di grande innovazione, mi chiedo spesso se stiamo davvero progredendo o se stiamo lasciando indietro qualcosa di essenziale. Vedo una crescente mancanza di attenzione ai rapporti umani: verso i nostri cari, i bambini, gli anziani, e verso quei valori che ci definiscono come persone. La tecnologia ha certamente migliorato molti aspetti della nostra vita, ma sono convinto che dobbiamo fare uno sforzo attivo per non farci travolgere dalla frenesia quotidiana. Personalmente, cerco sempre di dare priorità alle relazioni umane, mettendo al centro della mia vita il tempo e l'attenzione per le persone a cui tengo. Credo che il vero progresso non sia solo tecnologico, ma anche umano. Il mio impegno è quello di mantenere i legami e i valori che ci arricchiscono veramente. #Riflessioni #RelazioniUmane #Valori #Progresso #Priorità #CrescitaPersonale

Sto seguendo in questi giorni alcune stimolanti lezioni di #Management dell’#innovazione registrate nel 2016. I concreti e mirati esempi portati, che a soli otto anni di distanza sembrano ormai lontani dalla nostra realtà, mi hanno fatto riflettere sulle rapide #trasformazioni della nostra #società, dovute non solo alle innovazioni tecniche, ma anche al cambiamento, spesso negativo, della percezione di tecnologie un tempo considerate rivoluzionarie. Pur riconoscendo l'importanza cruciale del costante progresso, credo che la frenesia che caratterizza la società attuale stia compromettendo l'#efficacia dell'evoluzione tecnologica, rendendo obsolete innovazioni non ancora completamente sviluppate o applicate. Questo continuo correre verso il nuovo rischia di farci perdere di vista idee realmente innovative, soffocando potenziali rivoluzioni. Il tema, naturalmente, può essere esteso dalle innovazioni globali a quelle che potremmo introdurre quotidianamente nel nostro #lavoro.