🗞️ Nella decima edizione di Biz Bits raccontiamo di un #maggio pieno di aggiornamenti dal mondo dell’Intelligenza Artificiale (che ha evidentemente ancora bisogno di imparare), ma anche di importanti rivelazioni sul mondo della Search, che cambiano per sempre ciò che sappiamo sul più importante motore di ricerca al mondo. Queste e altre notizie direttamente nella tua casella di posta con la nostra newsletter mensile 📩
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L'ultimo dei 4 punti chiave che tocco nel white paper "Ricerche intelligenti" (link nel primo commento) dedicato all'uso in Italia dei motori di ricerca basati su genAI riguarda proprio le sfide che l'intelligenza artificiale generativa sta portando ai motori di ricerca "tradizionali". Qualche giorno fa ho scritto che ChatGPT (così come l'imminente SearchGPT), Copilot e Perplexity.ai non saranno i "Google killer" che qualcuno si aspetta. Certo, in Google in questo momento non stanno vivendo momenti tranquilli: le imminenti condanne per pratiche monopolistiche e altri processi in corso in giro per il mondo stanno tenendo col fiato sospeso gli addetti ai lavori; l'intelligenza artificiale generativa Gemini è al momento ancora al di sotto delle attese come performance e come adozione da parte delle persone in tutto il mondo, Italia inclusa (dove l'utilizzo, secondo i dati di FIND - Bespoke performance strategies, è abbondantemente inferiore a ChatGPT e Copilot). Ma i mercati sono fiduciosi, se è vero che il titolo di Alphabet al NASDAQ viaggia vicino ai massimi storici degli ultimi 5 anni. D'altronde non ci sarà una migrazione di massa verso questi nuovi motori. Ancora per molti anni ci sarà una coesistenza dal momento che rispondono a esigenze diverse e richiedono anche competenze d'uso differenti. I motori di ricerca tradizionali hanno il vantaggio, apprezzatissimo, della semplicità: bastano pochi concetti e sei in grado di avere una prima serie di opzioni tra cui scegliere. I prompt da inserire nei chatbot basati su GenAI, come hanno fatto notare in diversi, sono più complessi da strutturare e non tutti sanno esattamente come impostare una richiesta. Da qui la necessità di fornire anche dei tutorial su come utilizzarli al meglio, su come ottenere una risposta esaustiva. Al momento tanto Google che Bing, per citare i due più noti, stanno ancora facendo esperimenti su come integrare al meglio l'intelligenza artificiale in risposta a una query proprio per non snaturare la loro semplicità di base, ancora apprezzatissima. Ci vorranno ancora almeno un paio di anni prima che trovino una quadra e, soprattutto, trovino anche come monetizzare delle risposte che sono costosissime da generare: quasi dieci volte più costose, secondo un dato trapelato in Rete a inizio 2024. L'ago della bilancia, tra qualche anno, saranno i giovanissimi di oggi: usano molto più ChatGPT per cercare online rispetto ai propri genitori e, soprattutto, cercano già oggi molto su TikTok, su YouTube (si, i contenuti video come risposta sono molto apprezzati), su Instagram. Per loro "googlare" non è sinonimo di ricerca online. Anzi, molti non conoscono nemmeno questo neologismo. Google dovrà trovare il modo di essere rilevante anche per loro, i consumatori dell'imminente futuro (ma che già oggi comprano molto online). #ecommerce #genai #generativesearch #google #microsoft
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Account Manager | Appassionato di vendita 💼 | Curioso per l'AI 👨💻 | Customer relationships oriented 🤝 | "Fai quello che puoi, con quello che hai, dove sei." #vendita #negoziazione #AI #Cybersecurity
Vi segnalo questo interessante post che presenta una guida, pubblicata dal Corriere della Sera, sulle migliori piattaforme di Intelligenza Artificiale. #ai #intelligenzaArtificiale #chatgpt #openai #copilot #wildjourney
Questa volta l'abbiamo fatta grossa, la #guida su Corriere della Sera intendo -> Volete capirne di più sulle piattaforme di #intelligenzaartificiale attualmente disponibili? Come usarle, quanto costano, anche quanto possono farvi risparmiare in termini di tempo e produzione? Non siamo né esaustivi né perfetti, ma credo sia la risorsa sulle AI generative al momento più completa in Italia. Sono più di 70 mila caratteri dove le chiacchiere non trovano luogo -> Parliamo di #caratteristiche e di #performance, di qualità di linguaggio e di "allucinazioni", ma anche di cos'è la #tokenizzazione e dei rischi - grazie al prezioso intervento di Federico Cabitza - di "misusi" e di eccessiva #etopoiesi. Ci abbiamo lavorato in 6, ognuno verticale sulla singola piattaforma -> Un grazie di ❤️ a Paolo Ottolina Michela Rovelli Alice Scaglioni Cecilia Mussi Chiara Barison Avete trovato errori? Segnalatemeli. Vi è piaciuto? Segnalatemelo 😁
Le migliori piattaforme di intelligenza artificiale: guida completa a ChatGpt, Gemini, Claude, Meta AI e gli altri
corriere.it
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30% più bianco oppure Bianco che più bianco non si può... Ve li ricordate? la dinamica di AI o IA (a seconda che si voglia sfoggiare l'english o meno) non solo vede un utilizzo e applicazione in diversi settori, ma stiamo assistendo ad una vera rincorsa fra gli stessi big tech player. E' una competizione senza risparmio di "colpi". Il giorno in cui un player annuncia un'eventuale passo avanti o innovazione, un competitor pubblicizza una nuova feature nella propria piattaforma. Chissà se il consumatore avrà la presenza di spirito e la competenza tecnica per fare la scelta più oculata... #AI #IA #motorediricerca #nevergiveup
OpenAI sta per lanciare un motore di ricerca alimentato dall'intelligenza artificiale. Tutto quello che sappiamo
forbes.it
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Io credo che chi si sorprende per questi "svarioni", non abbia alcuna cognizione di come funziona una AI Generativa e di che cosa sia il Machine learning. Infatti con un minimo di conoscenze di base si potrebbe addirittura arrivare alla conclusione che le risposte date sono corrette, ovviamente da un punto di vista dell'AI. Aggiungo alla riflessione il fatto che tutti si sorprendono che l'AI generativa suggerisca di mettere la colla sulla pizza e nessuno accoglie positivamente il fatto che abbia aggiunto la parolina "non-toxic", ma forse questo è troppo sottile per molti. Allora cosa ci si può portare a casa come lezione da questa storia ? Innanzi tutto che il processo di generazione di contenuti fatti da algoritmi di ML deve essere presidiato dall'uomo (con buona pace di chi dice che l' AI sostituirà il lavoro di tanti). L'Ai generativa di questi SW è stata "educata" con migliaia di migliaia di basi di dati eppure la risposta non e' sempre quella "giusta". Inoltre occorre tenere ben presente che il processo di "training" degli algoritmi di ML che generano contenuti deve essere fatto con dati affidabili e certificati, avendo ben chiaro quali sono gli obiettivi che si vogliono ottenere utilizzando l' AI Generativa e non, come in questo caso, pensando che aver educato l' algoritmo con migliaia di dati sia garanzia di qualità nelle risposte. Noi in BlueIT adottiamo questi paradigmi da tempo in ogni soluzione AI focalizzandoci sulla risoluzione di piccoli / grandi problemi dei nostri clienti. Le risposte alle grandi domande contemporanee, come per esempio non far scollare la mozzarella dalla pizza, le lasciamo ai guru e agli influencer. Viva l'ironia ma l'AI generativa è un'altra cosa. 😀 😀 😀
Colla sulla pizza e sassi a colazione: gli errori dell’AI di Google fanno il giro del web
https://www.digitalic.it
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💥 In numerosi articoli nel web si sta parlando della nuova iniziativa di OpenAI: un nuovo motore di ricerca alimentato dall'intelligenza artificiale, integrato con il suo chatbot ChatGPT. Questo progetto mira a competere direttamente con Google, offrendo informazioni in tempo reale e informazioni affidabili. Alimentato parzialmente dal motore di ricerca Bing, il nuovo strumento affronta le critiche riguardanti l'affidabilità delle informazioni generate dall'IA. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dichiarato: "Stiamo ridefinendo la ricerca per renderla più intuitiva e precisa grazie all'intelligenza artificiale avanzata." 👉 Quali vantaggi può portare questo sviluppo alle PMI? Se utilizzato bene, per le PMI ci potrebbe essere un beneficio in termini di accesso più rapido e accurato alle informazioni, aiutando quindi a migliorare la competitività e l'efficienza operativa grazie a tecnologie avanzate di ricerca basate sull'IA. Questo potrebbe tradursi in decisioni aziendali più informate e in una maggiore capacità di risposta ai cambiamenti del mercato, avvicinando le PMI ai vantaggi normalmente riservati alle grandi aziende. #AI #PMI #business #tech
OpenAI sta per lanciare un motore di ricerca alimentato dall'intelligenza artificiale. Tutto quello che sappiamo
forbes.it
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🤖✨ #OpenAI ha ufficialmente inaugurato il #GPTStore, offrendo agli utenti di #ChatGPT a pagamento un accesso privilegiato a una vasta gamma di #chatbot personalizzati! 🧮👶🍹💼 Il GPT Store ospiterà chatbot creati dagli utenti per svolgere varie attività, come l'insegnamento della matematica ai bambini o la presentazione di ricette di cocktail. Questa piattaforma introduce un modello di guadagno simile agli #storedigitali esistenti, sebbene i dettagli finanziari siano attualmente in fase di chiarimento. Come molti store di applicazioni, il GPT Store fornirà una classifica dei chatbot più popolari e in tendenza, permettendo agli utenti di navigare facilmente attraverso categorie specifiche. Nel comunicato ufficiale, OpenAI ha dichiarato che finora sono stati creati 3 milioni di chatbot personalizzati, senza specificare quanti saranno disponibili al momento del lancio. Parallelamente, la Società ha annunciato un nuovo livello di ChatGPT a pagamento destinato alle aziende con team più piccoli, con un costo di partenza di 25 dollari al mese per utente. È quindi giunto il momento di vivere un'esperienza di chatbot personalizzata come mai prima d'ora! 🌐💬 Anche voi creerete in vostri chatbot personalizzati? Fatecelo sapere nei commenti! #intelligenzaartificiale #ia #metrica #news
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CEO e Founder Nuvolaris Inc - Apache OpenServerless project founder - Book author for O'Reilly and f
La cosa che mi lascia più perplesso quando si parla di AI è l’approccio al business italiano. Da quello che vedo, sembra che la cosa essenziale sia quella di “replicare” quello che hanno fatto gli americani e possederlo, invece che costruirci sopra. La più grossa sciocchezza che leggo è che “non puoi costruire un business sulla API di OpenAI". E per quale motivo, per cortesia? Perché siete conviti che la AI di OpenAI sia completa e faccia tutto? Vi dò una notizia choc: per quanto smart, OpenAI non può fare quasi nulla se non viene guidato. Ha molte conoscenze generiche ma praticamente nessuna in ogni settore operativo. Le personalizzazioni possibili sono infinite e sono una quantità enorme di opportunità che si aprono a tutti. OpenAI di fatto fa i soldi fornendo la sua AI a terze parti in forma di API e servizio Web. Replicare il loro motore è molto complesso, sopratutto perché occorre fare grandissimi investimenti in termini di risorse di calcolo. Ricordate che OpenAI è riuscita a fare ChatGPT perchè Microsoft ha messo ha disposizione (in cambio di un bel 49% della società) le immense risorse di calcolo del cloud di Azure. Solo Google e Amazon ne hanno altrettante, e Facebook si sta attrezzando. Ma noi, in Italia ce lo sognamo. Istruire modelli della portata di OpenAI è un’utopia. Non abbiamo le risorse. Ma è possibile costruirci sopra, questo motore, ed è del tutto normale. Come l’elettricità ha avviato l’industria dell’elettronica, e i computer l’industria del software, la AI ha creato una nuova l’industria di quello che chiamo, in mancaza di meglio “intelligent software”. Da sviluppatore di software l’immenso potenziale della AI è che posso scrivere ora applicazioni che prima mi sognavo. Esempio stupidissimo ma rilevante: devo identificare la pagina web rilevante alla domanda di un utente. Prima avrei fatto tabelle e ricerche full text, oggi faccio una richista alla AI in linugaggio naturale: “quale di queste pagine con questo titolo è più rilevante alla domanda"? La cosa che mi lascia alquanto basito è che sembra che molti developers sembra che non lo capiscono. Quando un programmatore mi chiede “che ci faccio con la AI?” io rimango a bocca aperta. La mia risposta è “la usi per analizzare input e ricercare informazioni al posto dei tuoi parser e database”. La usi come una potentissima libreria o servizio, come sei abituato a fare con un database o un keycloak. Solo che la interroghi il inguaggio naturale!!! È davvero una nuova categoria di applicazioni e ogni giorno scopriamo una nuova opportunità. Mi chiesto come si fa a farsi scappare questa opportunità. Intanto … per vedere il nostro abilitatore di app AI al nostro MastroGPT ci chiamano a San Francisco, per vederlo…
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ECCOCI! IL TANTO ATTESO STORE DI CHATGPT È ARRIVATO! 🚀 Matteo ci ha subito scritto. Da vero segugio ha visto per primo la news: “È arrivato lo Store!!!” 🤖 Può essere una svolta significativa nel mondo dell'intelligenza artificiale. “OpenAI ha finalmente lanciato il suo attesissimo GPT Store, una piattaforma dove gli utenti possono condividere i propri chatbot personalizzati”. ⏱️ Non puntualissimo rispetto ai proclami, lo Store è ora operativo e apre nuove strade per l'utilizzo di ChatGPT, “ampliando l'ecosistema di OpenAI oltre i prodotti sviluppati direttamente dall'azienda”. 👥 Riepiloghiamo. Il GPT Builder, con la possibilità di creare Chatbot personalizzati, è stato lanciato a novembre. Da allora “più di 3 milioni di bot (chiamati GPT) sono stati creati dagli utenti”. Per capirci, parliamo di cose tipo gli Angels di Sharazad. Ora, il GPT Store offre “una vetrina per queste creazioni, con l'intenzione di evidenziare settimanalmente i GPT più utili”. 💡 OpenAI ha anche annunciato che c’è un programma per il revenue sharing, il meccanismo di condivisione dei ricavi, che “premierà i creatori di GPT in base all'interazione degli utenti con i loro chatbot”. Dettagli però tutti da definire. 🌐 Lo Store è “disponibile per gli utenti di ChatGPT Plus e Enterprise, così come per gli iscritti a un nuovo tier chiamato Team”, di cui vi parlerò un’altra volta. Ora si deve correre ad aprire la serranda del negozio! 😅 #OpenAI #GPTStore #IntelligenzaArtificiale #Innovazione #Tecnologia
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Sta arrivando una nuova piattaforma social che promette di rivoluzionare le interazioni tra utenti e intelligenza artificiale: Butterflies. Gli iscritti potranno creare profili IA che agiscono come veri esseri umani, postando contenuti, commentando e avviando conversazioni private. Questo consente una vasta gamma di interazioni, con la possibilità di creare personaggi di fantasia o replicare utenti esistenti. L'unico limite imposto è la pubblicazione di contenuti espliciti o sensibili. L'intelligenza artificiale generativa è in forte crescita e Butterflies dimostra come questa tecnologia possa essere integrata nei social network per creare nuove dinamiche di interazione. Se avrà successo, potrebbe aprire la strada a nuovi modelli di marketing e advertising, spingendo altri giganti del settore a seguirne l'esempio. Cosa ne pensate? Butterflies rivoluzionerà il mondo dei social o svanirà in un battito d'ali?
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Intraprenditore digitale con #AI 🤖 Aiuto le imprese a presentarsi nei nuovi Mercati allargando la loro base Clienti.
#UNminuto a parole - Ultime notizie Gli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale 🤖 #DuckDuckGo - ha lanciato una nuova funzionalità di chat AI che consente agli utenti di accedere in modo anonimo ai modelli AI, tra cui GPT-3.5 Turbo, Claude 3 Haiku e altri, rimuovendo gli indirizzi IP dalle query e stipulando accordi con i fornitori per eliminare le chat salvate e impedire formazione sui dati utente. 📱 #Meta - ha annunciato l'aggiunta di funzionalità basate sull'intelligenza artificiale alla sua app #WhatsApp Business, inclusi strumenti per aiutare a generare risposte ai messaggi frequenti dei clienti e la creazione di annunci click-to-WhatsApp, seguendo la precedente promessa di Mark #Zuckerberg di sfruttare l'intelligenza artificiale per il business account che rispondono alle domande dei clienti. ⚠️ #Humane - L'AI Pin di Humane sta affrontando un'altra battuta d'arresto, poiché l'azienda avverte i proprietari di smettere "immediatamente" di utilizzare la custodia di ricarica a causa del rischio di incendio derivante da una cella della batteria fornita da terzi, che potrebbe complicare i suoi sforzi per trovare un acquirente dopo il rilascio deludente del dispositivo. #giriamolacosì La sintesi è una forma di comunicazione resapossibile dall'Intelligenza Umana
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