🏡 Title Cleaning: Come Ottenere un Atto di Proprietà Pulito, Sicuro e Senza Problemi 💼✨ 🔑 Quando ti aggiudichi un immobile tramite un'asta Tax Deed, spesso il titolo di proprietà non è "pulito" (clouded). Questo significa che potrebbero esserci pendenze o debiti associati alla proprietà. Per risolvere il problema, è necessario procedere con la pulizia del titolo (title cleaning), una procedura legale essenziale per garantire un titolo senza problemi. 📜 Cos’è il Title Cleaning e come funziona? - Verifica legale: Un avvocato esamina tutti i debiti e le pendenze legate alla proprietà fino a 20 anni prima. - Emissione di un nuovo titolo: Una volta completato lo screening, la Contea emette un atto di proprietà pulito, garantendoti tranquillità legale. 📲 Se vuoi scoprire come anche tu puoi iniziare ad investire nel mercato immobiliare americano tramite Tax Deeds, guarda il nostro webinar gratuito. Copia il link qui sotto 🎓👇 https://smpl.is/a0yty #TaxDeedInvesting #TitleCleaning #RealEstateTips #InvestimentiImmobiliari #TaxDeedTips #WeAmerica #StrategieRealEstate
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𝐋𝐚 𝐒.𝐂. 𝐜𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐥𝐚 𝐂.𝐝.𝐀. 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐦𝐚 𝐞𝐝 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 sull'interrogativo per cui 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐯𝐨𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐛𝐛𝐚 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐝 𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐥'𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐞𝐛𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞, 𝐞 𝐝𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐮𝐢 𝐞𝐝 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚, 𝐨𝐩𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐬𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐫𝐢𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐝𝐞𝐛𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐛𝐞𝐧𝐬ì 𝐝𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐞𝐛𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 (𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐞, 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐭𝐢𝐩𝐮𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐢𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐝𝐮𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭à, 𝐬𝐮𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐢𝐩𝐨𝐭𝐞𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞): 𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐯𝐨𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚, 𝐬ì 𝐚𝐥 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐫𝐢𝐦𝐞𝐝𝐢𝐨 della 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à 𝐞𝐱 𝐚𝐫𝐭. 2043 𝐜.𝐜. (𝐬𝐞𝐧𝐭. 31463 7.12.2024). Nello specifico, una Banca erogava un prestito alla società A, la quale costituiva ipoteca sui propri beni immobili, poi rivendendoli ad una società B, la quale a sua volta li concedeva in locazione trentennale ad una terza società C, a sua volte cedente il contratto di locazione alla società D. La cessionaria del credito agiva in revocatoria ex art. 2901 c.c. avverso la locazione stipulata dal terzo acquirente del bene, sostenendo che l'esistenza del diritto personale di godimento rendeva l'espropriazione ipotecaria più difficile in quanto la locazione era opponibile all'aggiudicatario, che peraltro non avrebbe potuto neanche lucrare i canoni di locazione, in quanto corrisposti interamente in anticipo al momento della stipula del contratto. Cassando la C.d.A. di Roma, la quale aveva accolto l'azione ex art. 2901 c.c., la S.C. ha rilevato che la revocatoria resta atto di conservazione della garanzia patrimoniale nel rapporto tra creditore e debitore, mirando ad evitare che quest'ultimo possa pregiudicare le ragioni del primo mediante la diminuzione del proprio patrimonio; essa non può essere estesa fino a colpire atti di terzi non debitori del creditore, pur se per quest'ultimo pregiudizievoli. Relativamente a questi ultimi la tutela non riposa nel rimedio apprestato dall'azione revocatoria ex art. 2901 c.c. bensì, se del caso, in quella extracontrattuale ex art. 2043 c.c.; il terzo acquirente dal debitore non ha l'obbligo di mantenere capiente il proprio patrimonio verso un soggetto che non è suo creditore, sicché il suo atto di disposizione non viola l'obbligo di preservare la garanzia patrimoniale, ma può, se del caso, integrare illecito ex art. 2043 c.c. #revocatoria #actiopauliana #2901cc #locazione
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Nel settore immobiliare è molto frequente il ricorso allo strumento negoziale del preliminare attraverso il quale le parti costituiscono immediatamente un vincolo in ordine alla vendita di un bene rinviando a un momento successivo la stipula dell'atto che ne trasferisce la proprietà. L'articolo si propone di individuare la disciplina fiscale applicabile a detta fattispecie analizzandone il trattamento ai fini delle imposte dirette e indirette previo inquadramento della stessa sotto il profilo civilistico. Nel presente contributo di CA Group, viene approfondito il tema a cura di Francesco Cospito #Preliminare #ImposteDirette #Proprietà
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🏠 L’ordinanza in commento ci offre la possibilità d’affrontare, nell’ambito del processo esecutivo immobiliare, l’opponibilità del pagamento del canone di locazione alla procedura esecutiva. Laddove vi sia un credito azionabile sulla scorta di un titolo giudiziale, il creditore, a fronte del persistente inadempimento del debitore, avvia l’esecuzione forzata, giacché il debitore, ex art. 2740, C.c., risponde dei propri debiti con tutti i suoi beni sia presenti che futuri. ⬇️ Leggiamo di seguito l'articolo: #canonelocazione #pignoramento #debitore #avvocato #studiolegale #quickgestionecrediti
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Esiste un limite di legge oltre il quale il pignoramento immobiliare va estinto se la base d’asta scende al di sotto di un certo valore rispetto a quello del bene pignorato? La legge non fissa un limite specifico. Tuttavia l’art. 164-bis delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile prevede la possibilità di chiusura anticipata della procedura esecutiva quando non è più possibile conseguire un ragionevole soddisfacimento delle pretese dei creditori, tenuto conto dei costi necessari per la prosecuzione della procedura, delle probabilità di liquidazione del bene e del presumibile valore di realizzo. La Cassazione (sent. n. 11116/2020, n. 10718/2023) ha chiarito che il giudice dell’esecuzione ha il potere di disporre la chiusura anticipata del pignoramento immobiliare quando, in base a un giudizio prognostico basato su dati obiettivi, risulta che: il bene è in concreto invendibile; che la somma ricavabile dalla vendita possa dare luogo a un soddisfacimento soltanto irrisorio dei crediti azionati. In particolare, la Suprema Corte ha affermato che la chiusura anticipata della procedura esecutiva ex art. 164-bis disp. att. c.p.c. è giustificata quando - risultati inutili tutti i tentativi processuali tesi alla massima possibile fruttuosità della vendita del bene pignorato - la somma ricavabile possa consentire esclusivamente la copertura dei successivi costi di esecuzione e non anche il credito azionato con il pignoramento. Pertanto, se la base d’asta è scesa a un livello tale da non consentire un ragionevole soddisfacimento delle pretese dei creditori, il giudice può valutare la possibilità di estinguere il pignoramento. Tuttavia, tale decisione è rimessa alla discrezionalità del giudice, che deve effettuare una valutazione caso per caso, tenendo conto delle circostanze specifiche della procedura e dell’interesse dei creditori.
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La #Cassazione, con #ordinanza del 12.04.2024 n. 10010 ha stabilito che l'esecuzione in forma specifica dell'obbligo a contrarre disciplinato dall'art. 2932 c.c., trova applicazione non soltanto nell'ipotesi di contratto #preliminare non seguito dall'atto definitivo bensì anche in ogni altro caso da cui sorga l’obbligazione di prestare il consenso per il trasferimento o la costituzione di un diritto. Nel caso trattato, la Cassazione ha ribadito la sussistenza in favore degli #eredi del diritto al trasferimento di un compendio immobiliare, maturato dal de cuius per effetto di vendite con riserva di proprietà e non perfezionato malgrado il riscatto dei beni. https://lnkd.in/dhSQjF6m #contratto #esecuzione #eredi #immobile #vendita #casalex
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⚖️ 𝗔𝗰𝗰𝗲𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗮𝘃𝗲𝗻𝗱𝗶𝘁𝗮 𝗶𝗺𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 Nota a Cass., sez. I, ord. int. 1679 del 23 gennaio 2025 🔎 Quando un contratto di compravendita immobiliare viene risolto a causa dell’inadempimento dell’acquirente poi fallito, il venditore si trova di fronte a un problema non banale: può ottenere la restituzione dell’immobile in modo diretto o deve insinuarsi al passivo fallimentare? L’art. 72, comma 5, l. fall., sebbene apparentemente lineare, ha generato in dottrina due note interpretazioni: 🔵 la “divaricazione processuale” tra giudizio ordinario e giudizio fallimentare 🔵 la “trasmigrazione integrale” in sede fallimentare Alla luce anche delle intervenute novità dell'ultimo correttivo al CCI, la prima sezione civile ha rimesso alle Sezioni Unite diverse questioni interpretative dell'articolo. ⛓️💥 Trovi il link all'articolo nel primo commento 👇 #ldirittofallimentare #compravenditaimmobiliare #accertamentopassivo #procedureconcorsuali #correttivo #contrasto #sezioniunite
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PILLOLA IMMOBILIARE: GLI ASPETTI PROCESSUALI. Quando sussiste il dubbio se si sia in presenza di un preliminare o di un contratto definitivo si pone anche il problema sul piano processuale se sia possibile, una volta proposta in primo grado la domanda di esecuzione in forma specifica dell'obbligo a contrarre, ex art. 2932, modificare la domanda in quella di accertamento di un'avvenuta vendita immobiliare mediante scrittura privata. La giurisprudenza si era espressa in modo difforme, nel senso che alcune pronunce avevano considerata la modifica inammissibile definendola una mutatio libelli (Cassazione 20 agosto 1990, n. 8442), mentre altre si erano espresse favorevolmente ritenendola una semplice emendatio libelli (Cassazione 5 agosto 1987, n. 6740). L’intervento delle Sezioni Unite (sent. 5 marzo 1996, n. 6740) ha accreditato la soluzione più rigorosa che configura come domanda nuova quella proposta dal creditore sul presupposto della esistenza di azioni diverse, sia sotto il profilo della causa petendi che del petitum. Costituisce dunque domanda nuova, vietata in appello e anche in primo grado ove manchi il consenso espresso o tacito della controparte, quella del creditore che, dopo aver invocato l'esecuzione coattiva di un contratto preliminare rimasto inadempiuto, ponendo a base dell'atto introduttivo la richiesta di pronuncia costitutiva ex art. 2932 Codice civile, sostituisce nelle conclusioni del giudizio di primo grado, ovvero nell'atto di appello, la predetta domanda con una successiva, con la quale chieda una sentenza che accerti l'avvenuto effetto traslativo, qualificando il rapporto pattizio non più come preliminare, ma come vendita per scrittura privata. Trattasi, infatti, di domande diverse sotto il profilo del petitum e della causa petendi, atteso che nella prima ipotesi l'attore adduce un contratto preliminare con effetti meramente obbligatori, avente ad oggetto l'obbligo delle parti contraenti di addivenire ad un contratto definitivo di vendita per atto pubblico o per scrittura privata autenticata dell'immobile; nella seconda un contratto con efficacia reale, immediatamente traslativo della proprietà dell'immobile per effetto del consenso legittimamente manifestato.
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IL PRELIMINARE CHE NON E’ STATO ANCORA REGISTRATO E’ VALIDO? In alcuni casi il preliminare può essere sciolto ma la motivazione “perché non è ancora stato registrato” non è valida. Infatti tutti i preliminari, anche se non ancora registrati, sono pienamente efficaci e vincolanti per le parti. La registrazione del preliminare è un adempimento fiscale da assolvere entro 20 giorni dalla stipula e in caso di ritardo vengono applicate le dovute sanzioni. Da un punto di vista civilistico, se le parti desiderano svincolarsi possono farlo di comune accordo altrimenti, se a volersi ritirare è una soltanto, dovranno essere addotti motivi precisi e tenute in considerazione le eventuali somme, variabili caso per caso, a proprio carico. Evitare il fai-da-te è sempre la scelta migliore quindi, meglio consultare il proprio agente immobiliare di fiducia e, in caso servisse, un avvocato.
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🏡 #casa #acquistocasa #compravendita Cosa fa il Notaio quando il cittadino si rivolge a lui per la redazione dell'atto di compravendita di un immobile? Ci sono regole ben precise che riguardano il processo di acquisto di una casa, e allo stesso tempo ci sono verifiche necessarie per tutelare l’acquisto per entrambi i soggetti coinvolti. Il Notaio si fa carico di tutti i controlli, le ricerche della documentazione necessaria per il trasferimento immobiliare e le verifiche che conducono al rogito della compravendita. Scopri di più su questo tema, al link: https://lnkd.in/dTVrYq2m e contattaci per chiarire i tuoi dubbi #NotaioNicolaBruno #StudioNotaioBruno #Faenza #Lugo
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Hai stipulato un contratto preliminare di compravendita? Scopri come la trascrizione nei registri immobiliari può proteggere i tuoi diritti e garantire la sicurezza dell'acquisto! Leggi l'articolo per saperne di più su come prevenire rischi e tutelarti in caso di inadempimento. #Immobili #TrascrizionePreliminare #Compravendita #DirittiImmobiliari
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