Giorgia Meloni ha il rispetto per la magistratura? Lo strano caso del Generale Almasri: «A gennaio sono aumentati vertiginosamente gli sbarchi che partivano dalla Libia. Con il rimpatrio sono diminuiti». https://lnkd.in/e_S9dnwK Per rimanere aggiornati sugli articoli in uscita puoi iscriverti direttamente dal nostro sito. Basta accedere su WordNews.it, scendere in basso ed inserire l'email nell'apposita casella
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La presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni è indagata dalla procura di Roma con le accuse di favoreggiamento e peculato in relazione all’espulsione di Osama Njeem Almasri, il capo della polizia giudiziaria libica, nonché comandante del carcere libico di Mitiga, per il quale era stato emesso mandato arresto dalla Corte penale internazionale. 👉Leggi l’articolo completo su: https://lnkd.in/dKSseXrd ✍️Alessia Peretti #euractivitalia #notizie #notiziedelgiorno #europa #ultimenotizie #giornaleonline #quotidiano #unioneeuropea #politica #meloni #giorgiameloni
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Da leggere per capire nel dettaglio la questione Abedini.
Nel mio articolo per @kritica_news parlo del caso Sala-Abedini, dei rischi di confinare l’analisi politica a quella legale e dell’autonomia europea rispetto all’applicazione extra-territoriale di leggi statunitensi. https://t.co/E5yXpi3jbn
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Un boia accusato di torture e crimini di guerra, arrestato in Italia e rimandato in Libia su un aereo di Stato. La storia di Osama Almasri, il generale libico accolto come un eroe al suo ritorno, è una vicenda che mescola errori procedurali, accordi politici opachi e responsabilità non assunte. Nel mio nuovo articolo sul blog ricostruisco i fatti passo dopo passo, analizzando: 📌 Come si è arrivati al rilascio di Almasri. 📌 Perché il governo italiano non ha onorato il mandato della CPI. 📌 Quali sono le implicazioni politiche e internazionali di questa decisione. 👉 Spoiler: la verità è che dietro a questa storia, al di là dei cavilli giuridici, c’è una scelta politica. Una scelta che a mio avviso il governo avrebbe potuto spiegare, assumendosene la responsabilità, ma che ha preferito scaricare sulle procedure. Leggi l’articolo completo sul mio blog “Giornale di Bordo” 👇 💬 Cosa ne pensate? Credete che sia stato un errore procedurale o una scelta deliberata? E soprattutto: è giusto che un torturatore torni libero?
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🔴 Open Arms: assolto Matteo Salvini, "Il fatto non sussiste". Matteo Salvini assolto dalle accuse di sequestro di persona nel caso Open Arms. La sentenza del tribunale di Palermo riapre il dibattito sulle politiche migratorie italiane. #salvini #openarms #assolto #lega #migranti #sentenza #giudici #politica #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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possiamo conoscere sia pur brevemente la storia dall'origine?
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Qualche riflessione sul mandato di arresto per il Premier Israeliano, Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della difesa Yoav Gallant, emessi dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per aver commesso crimini di guerra e contro l’umanità a Gaza. 1) Sappiamo che per essere arrestati Bibi e Yoav dovrebbero andare in uno dei 124 Paesi che hanno firmato lo Statuto di Roma -con cui è stata istituita la Corte e che quindi ne riconoscono la giuristizione -(non lo hanno fatto Israele, gli Usa, la Cina e la Russia). 2) Ma la Corte che svolge un ruolo puramente giuridico, non può procedere all’arresto, NON può costringere i Paesi membri a farlo e deve quindi rimettersi alla decisione di ciascuno dei Paesi firmatari. IN TEORIA , questi dovrebbero rispettare le decisioni dei giudici e cooperare. In Teoria. Se molti Paesi si sono impegnati ad applicare la sentenza ( per esempio Olanda, Francia) altri come l’Ungheria si sono schierati contro. L'Italia merita un discorso a parte. Quindi tutto ciò sembrerebbe vano, inutile.Io però mi sono posta qualche domanda. - Se davvero la decisione del CPI fosse così irrilevante, perché, andando indietro al 20 maggio, quando il Procuratore capo Karim Khan aveva chiesto l’emissione del mandato di arresto, Israele aveva chiesto con furore di interrompere qualsiasi procedimento facendo pressioni “pesanti”? Perché oggi -dopo che il CPI ha respinto tutti i ricorsi- ed ha emanato i mandati di arresto, Bibi non solo ha ricominciato con la solfa dell’antisemitismo (uno dei giudici della Commissione è fra l'altro, Theodore Heron, un sopravvissuto all’Olocausto ) super-appoggiato dall’Amministrazione Trump? Mike Waltz, futuro consigliere per la sicurezza Nazionale, ha minacciato una reazione forte contro la CPI e sanzioni e ritorsioni contro i Paesi disposti a seguirla. Le Conseguenze. Bibi verrà arrestato? No. Corre più pericolo di esserlo in Israele dove deve essere processato per corruzione and more. - Ma 1) il mandato di arresto del CPI segna un momento storico: la fine dell’impunità per crimini di guerra e contro l'umanità commessi da Bibi e dal suo governo sionista. 2) sul piano Internazionale è venuto ufficialmente alla luce il doppio standard dell’Occidente, che ha applaudito la CPI quando ha condannato Putin ma non quando lo ha fatto nei confronti di Bibi. 3) Gli Usa, ancora una volta, sono privati (se mai rimane loro una briciola) di ogni credibilità sul Diritto Internazionale. 4) Ma la conseguenza più evidente è il grave danno che Bibi ha arrecato agli ebrei nel Mondo. E’ lui, il più “antisemita” di tutti.
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Per tutti coloro che sono stufi delle chiacchiere di #politici impreparati in #diritto #internazionale ed ancor più delle superficiali e partigiane #analisi dei soliti disastrosi #giornalisti italiani che si improvvisano esperti della materia, bastino le seguenti note: PIANO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE La #responsabilità internazionale dell'#Italia per la mancata esecuzione di un mandato d'#arresto internazionale richiesto dalla #Corte #Penale Internazionale ex art.58 e ss. dello Statuto di Roma è purtroppo evidente, come giustamente indicano i colleghi del Direttivo della Societa italiana diritto internazionale (https://lnkd.in/d84rxxeX). Con conseguenze che verranno e che saranno altamente lesive dell'immagine e della credibilità del nostro #Paese sul piano internazionale (pensate se ci espellessero dalla Corte penale internazionale, noi che l'abbiamo fondata!). PIANO DEL DIRITTO INTERNO Per comprendere meglio il pasticciaccio fatto dagli organi interni dello Stato, a causa dell'evidente correlazione tra l'erronea qualificazione della fattispecie ad opera della polizia di Torino e la violazione della competenza esclusiva del #Ministro della Giustizia, basti leggere l'Ordinanza della Corte d'appello di Roma (https://lnkd.in/dPTQnMPB) ove si chiariscono: 1) la data del mandato d'arresto della CPI (quando l'imputato era in Italia e non in Germania) e la corretta notifica di tale mandato all'Ambasciata d'Italia all'Aja; 2) le ragioni della scarcerazione dell'imputato (irritualità ed infondatezza dell'arresto su iniziativa della polizia senza avallo del Ministro della Giustizia). Si ribadisce, com'e' ovvio ex lege, la competenza esclusiva del Ministro della Giustizia alla trattazione del caso ex art.2 della L. 237/2012 (https://lnkd.in/dwHT2zpn). L'aereo di Stato (offerto da chi? e ancora una volta senza autorizzazione del Ministro di giustizia?) resta un mistero su cui si dovra' fare luce. E tutto il resto è noia.
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Continua la 'saga' delle (vittoriose) azioni proposte da #investitori ucraini contro la #Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina, e dei (vani) tentativi russi di opporsi al riconoscimento di #lodi che l'hanno vista soccombente. Da ultimo, la US District Court per il Distretto di #Columbia ha ordinato che il procedimento di riconoscimento/esecuzione di un lodo vada avanti, rigettando la richiesta russa di #sospensione in attesa della definizione di alcuni procedimenti non-correlati a quello sub judice. 11 società ucraine (le "Società") avevano ottenuto un lodo di oltre 34 milioni USD (il "#Lodo"), emesso in forza del #BIT Ucrana-Russia del 1998, contro la Federazione Russa a seguito dell'invasione della #Crimea nel 2014 e del consequente sequestro e nazionalizzazione dei beni di dette Società. Fallito il tentativo da parte della Russia di impugnare il Lodo in Svizzera (sede dell'arbitrato), le Società ne hanno chiesto il riconoscimento negli USA. La Russia si è opposta eccependo, inter alia, la necessità di sospendere il giudizio in attesa della decisione in altri 4 procedimenti indipendenti dal Lodo. Nel valutare tale richiesta, la Corte USA ha bilanciato i disagi per le parti e i benefici per l'efficienza giudiziaria: quanto alle pretese difficoltà assunte dalla Russia, la Corte ha ritenuto che la pendenza di altri giudizi non rappresentasse di per sé una difficoltà tale da giustificare la sospensione del giudizio di riconoscimento del Lodo; peraltro, almeno uno dei casi pendenti era del tutto irrilevante a quello in esame. In punto di #efficienza #giudiziaria, poi, la Corte ha osservato che le istanze di riconoscimento dei lodi sono intese come procedimenti “sommari” e non come una battaglie pluriennali: il Lodo è stato emesso oltre 5 anni fa e ritardare la decisione della Corte non avrebbe promosso l'efficienza nell'amministrazione della giustizia.
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IL PRIMATO DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI SULLA GIUSTIZIA Non voglio entrare nel merito della sentenza della Corte Penale Inteernazionale perchè non ho letto le motivazioni e quindi mi astengo. Ma quello che era uno strumento di civiltà e di dissuasione, oggi appare un club non privo di ombre. Senza entrare nel merito di considerazioni o giudizi personali che aprirebbero un vaso di Pandora, è' evidente un diaframma tra la realtà dei rapporti internazionali e il loro mondo. Concedendogli il beneficio della buona fede, dovremmo concludere che vivono in un mondo a parte pervasi dalla mistica di una giustizia opportunistica. Opportunistica perché in primis appare giustificato il sospetto di adottare due pesi e due misure ( L' invasione dell' Iraq basata su prove false precostituite? E ancora il missile ucraino caduto nella spiaggia di Crimea piena di civili e rivendicati come bersagli legittimi dalle stesse forze armate ucraine?). È evidente alla talpa alla lince che la corte abbia criteri differenti per medesime fattispecie. Con buona pace di Borrell (A proposito, ma dove era finito in questi giorni l' Alto Rappresentante per la Politica Estera Europea?... ). Badate il sottoscritto ritiene Putin un problema per l'Europa e un problema che va molto al di là della guerra in Ucraina. Il sistema dei due pesi, tuttavia si potrebbe anche emendare, ma il punto vero è un altro. La giustizia internazionale non può intervenire mentre gli eventi sono in corso, perché in diplomazia (senza parlare dei servizi ) si parla con tutti, terroristi compresi - figuriamoci con i capi di governo, a maggior ragione se sono potenze atomiche, guai se non lo si facesse. Il primo risultato di questa sentenza è stato l' annullamento dell' incontro del ministro degli esteri olandese con Netanyahu che tra l'altro aveva il fine di allargare le maglie per gli aiuti umanitari ai profughi palestinesi. Non so vi rendete conto della gravità delle conseguenze di questa sentenza per gli sforzi finalizzati a chiudere il prima possibile questo conflitto. Oltretutto rimarrà lettera morta. Possibile che un fatto così banale e macroscopico sfugga alla Corte? Ossia che si debba parlare con tutti e soprattutto in guerra. Che questi atti incidono sulle capacità diplomatiche? Tutto questo è roba da sussidiario delle rapporti internazionali e un Organismo come la Corte, lo dovrebbe sapere. Con questo non voglio dire che la giustizia non debba avere un ruolo in toto, ma ci sono tempistiche che vanno rispettate. Diverso sarebbe stato se fosse intervenuta a mandato scaduto di Netanyahu. Inoltre una giustizia che voglia essere rispettata non può emettere sentenze che la rendano ridicola (ma davvero pensate che non dovremmo sederci con Putin? Moralmente posso anche essere d' accordo, ma vi rendete conto che ci ridono appresso tutti, in primis gli americani) e la bilancia deve rimanere in equilibrio, altrimenti perde di credibilità e il sospetto che faccia politica diviene legittimo.
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Il CASO SALA–ABEDINI: COSA HA EVITATO L’INCIDENTE DIPLOMATICO? Il vero interrogativo sul tappeto, al di lá delle contingenze che ci hanno imposto il prendere in esame vecchi (Lodo Moro) e nuovi (Artem Uss) scheletri nell’armadio della storia politica italiana, riguarda non tanto cosa l’Italia ha promesso a Teheran –quello lo si sa già– per ottenere la liberazione della Sala, bensì cosa è stato garantito a Trump (da qui il viaggio a sorpresa di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago) in cambio dell’evitamento dell’incidente diplomatico, il tutto bypassando letteralmente Biden. Un Biden del tutto platealmente ignorato dalla Meloni che, per somma, ha omaggiato il futuro 47° Presidente americano presenziando alla proiezione del film apologetico della falsa teoria, tanto cara a Trump, della vittoria negatagli alle Presidenziali di 4 anni fa. E va bene che “Parigi val bene una Messa”, ma la cosa è passata pressoché fin troppo inosservata quando avrebbe meritato una maggiore attenzione ed un’adeguata riflessione. Da qui il quesito formulato in apertura che sarà oggetto di un prossimo articolo, cui il presente fa da premessa, che necessariamente prenderà le mosse da un paio di considerazioni relative alla politica estera a venire della nuova amministrazione che possiamo sintetizzare in 4 punti: 1) nel quadro del progetto MAGA rientra la presa in considerazione di una politica di nuove tariffe atte a promuovere il rilancio dei consumi interni agli USA di prodotti Made in USA, nonché delle esportazioni. Tariffe che riguarderanno non solo la Cina, ma pure l’Europa 2) lo sganciamento degli USA dalla guerra in Ucraina che per evitare danni di immagine imporrà che al supporto economico e militare di Zelensky provveda la EU (il come è già in atto visto che le armi inviate a Kyiv dovranno essere, come già sono, per la stragrande maggioranza Made in USA) 3) potenziamento della capacità offensiva della NATO grazie al riarmo europeo per la difesa degli interessi statunitensi nel cruciale scacchiere del bacino del Mediterraneo, nonostante che questi abbiano portato ad una Proxy War con il Cremlino che sta azzerando l’economia europea 4) aumento della pressione sull’Iran con la necessità del mantenimento di canali diplomatici trasversali che è meglio passino per un alleato fedele, piuttosto che –ad esempio–per la Turchia Al momento l’azione Bruxelles è tutta all’insegna dello smantellamento della EU grazie al fattivo impegno della Commissione Europea la cui leader, la Dr. von der Leyen, è in ottimi rapporti con la Premier Meloni che ora potrebbe giocare un ruolo analogo a quello sin qui appannaggio dello Uk: quello di una testa di ponte, se non quinta colonna, in Europa: un ruolo che potrebbe essere assunto dall’Italia a guida Meloni. Una Meloni che farebbe meglio a chiedersi le ragioni delle fin troppi lodi di Trump e Biden. https://lnkd.in/dY9gNcPP
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