10 anni 10 autori 10 opere
QUADRERIA CONTEMPORANEA 06/17 10 ANNI 10 AUTORI 10 OPERE
A cura di Cristiana Colli
Paola De Pietri (2007), Francesco Jodice (2008), Antonio Biasiucci (2009), Olimpia&Miro Zagnoli (2010), Alessandra Spranzi (2011), Barbara Probst (2012), Davide Pizzigoni (2013), Botto&Bruno (2014), Mario Carrieri (2015), Olivo Barbieri (2016).
Dentro il giornalone multiculturale e plurale - M&C - inventato nel 1989 da Luca Meda, divenuto magazine e testata registrata, da 10 anni si annida – intima e segreta - una committenza fotografica che contrappunta ogni edizione, ogni Salone del Mobile.
Uno statement autoriale sostenuto con convinzione dall’azienda, impegnata in ogni tempo – come testimonia la sua storia lunga oltre ottant’anni – nel sostegno alla cultura contemporanea, all’architettura, al design.
M&C è un magazine bilingue italiano/inglese che viene distribuito durante il Salone del Mobile nei contesti Molteni/Dada/Unifor/Citterio, nei flagship store e showroom di tutto il mondo, durante le iniziative pubbliche e private, nazionali e internazionali che coinvolgono le attività culturali e istituzionali del Gruppo Molteni.
E Visual Art è un progetto di committenza fotografica inaugurato nel 2006, ideato e curato da Cristiana Colli: uno spazio di libertà autoriale e di inspirations fatte di luoghi, vetrine, mani al lavoro, oggetti della comunicazione, manufatti.
Un dono annidato al centro del giornale: bifacciale - lato A e lato B sempre, si stacca con lo strappo, un oggetto impossibile, un paradosso da esporre tra due vetri.
Una collezione condivisa, accessibile, diffusa. In viaggio e sottobraccio in giro per il mondo, in libreria, in archivio, in aria - sospesa e trattenuta dai fili da pesca.
Una comunità di autori, sguardi, pensieri, intenzioni che si offre alla contemplazione. Così la Quadreria Contemporanea 06/17 – paradossale nel formato ma coerente col format – è l’opera in cammino che rende manifesta l’esperienza, l’idea di collezione, lo stile di collezionismo, la rete di collezionisti - imprevedibile, ibrida, mobile. Per connettere la community Molteni – persone, progetti, oggetti – con lo spirito del tempo, le good vibrations delle comunità, dei dialoghi, dei paesaggi.
Immagini in cui si riconosce la cifra di artisti celebrati, il linguaggio rigoroso della composizione, la sensibilità ai segni e alle metafore del sentire contemporaneo.
L’objet trouvè di Paola De Pietri è impigliato davanti al cartello Attenzione piene improvvise, un fuori sincrono dentro la natura infinita e primordiale che si fa pensiero, anche quando è prossima; le Confidenze Urbane di Francesco Jodice sono la storia di un dispositivo, l’intimità pubblica intorno a un divano che si fa comunità, condivisione di gesti, interrogazione degli sguardi; le Mani di Antonio Biasucci sono il gesto gentile e consapevole che sfiora la materia, la addomestica, la guida: il gesto del fare che trattiene sapienza e passione, la propria e quella altrui; Zagnoli+Zagnoli è la vetrina che si fa immagine, col disegno che si fa diaframma e poi layer: un invito a entrare, una promessa ironica e pop, un set per voyeurs; Sopra il tavolo di Alessandra Spranzi è lo slancio, il volo, lo spostamento lieve ma definitivo, i ruoli sovvertiti nella vita delle cose.
E poi Barbara Probst con Sotto il cielo di NY - stesso luogo, stesso istante, punti di osservazione diversi – mondi in simultanea per un’unica narrazione che è racconto differente, relativismo, non autosufficienza dello sguardo: lo sguardo, si ma quale?; Davide PIzzigoni con la Vita Improvvisa dentro un tempio claustrofobico – il Museo Bagatti Valsecchi – luogo del troppo pieno, dell’umana illusione trattenuta nei confini di una piastrella tra cordoncini rossi; Botto&Bruno, con la sospensione di un interrogativo – Post o Pre? – tra il Palazzo del Lavoro di Pierluigi Nervi e il recycle della città contemporanea nel tempo circolare tra futuro e archeologia; Mario Carrieri con il Tavolino Infinito, un’acrobazia di proporzioni, un incrocio di incastri, una microarchitettura di Gio Ponti; Olivo Barbieri con il fuoco selettivo che guarda a Oriente, il micro e il macro del paesaggio contemporaneo catapultato sul tavolo della Storia si chiama L’importante è che giri, una metafora e un messaggio.
Il primo decennio di committenze d’autore inizia con la Quadreria Contemporanea e prosegue – durante il 2017 – con iniziative di valorizzazione al Molteni Museum di Giussano.
Quadreria Contemporanea è un progetto di committenza di M&C - Molteni Group.
www.molteni.it
#QuadreriaContemporanea