1+10=9 e 10-1=11
Anche quest’anno la Juventus non ha vinto la Champions. La coppa dalle grandi orecchie ormai da tempo è diventata per la “Vecchia Signora” una vera e propria ossessione.
Quest’anno il cammino si è interrotto agli ottavi ad opera del Porto. L’anno passato sempre agli ottavi la Juve è stata eliminata dal Lione. L’anno ancora prima era stata l’Ajax la squadra che aveva spezzato i sogni di gloria della squadra torinese.
Sembra incredibile ma per il terzo anno consecutivo una delle formazioni più accreditate per la vittoria finale è stata eliminata da una squadra, sulla carta, molto meno competitiva.
Proviamo però a dare un’interpretazione a queste tre eliminazioni così all’apparenza inspiegabili.
Non a caso ho parlato di “formazione” quando mi sono rivolto alla Juventus e di “squadre”, riferendomi al Lione, all’Ajax e al Porto.
Già…perché, da capo di azienda, penso che la differenza tra la Juventus e le altre tre squadre sia proprio questa: la Juventus è un insieme non omogeneo di solisti, gregari, campioni, promesse mantenute e promesse disattese; le altre tre sono squadre in cui anche chi ha un tasso tecnico migliore degli altri, si mette a disposizione della squadra, con abnegazione e sacrificio.
Ecco perché nonostante il Porto sia rimasto per molto tempo in 10, abbia continuato ad essere una squadra completa. Ed ecco perché la Juventus nonostante abbia giocato sempre in 11, con quello che da molti è considerato il miglior giocatore del mondo, non abbia mai dato l’impressione di essere squadra.
In sintesi le partite della Juventus con il Porto, il Lione e l’Ajax sono la dimostrazione vivente del detto:
“Il tutto non è mai la somma delle sue parti – è maggiore o minore, a seconda di come riescono a collaborare i suoi membri”
Quando poi una squadra è il risultato alchemico della fusione perfetta tra talento e sudore i risultati sono strabiliati: penso al Milan di Sacchi, al Barcellona di Guardiola, all’Olanda di Cruijff, all'Ajax di van Gaal.
Se proviamo a traslare il tutto in ambito aziendale e a pensare all’impresa come ad una squadra ci possiamo rendere conto di quanto possa essere importante anche in questo ambito parlare di team working, di quanto sia importante un’unità di intenti realizzata all’interno di un team di individui che lavorano per un obiettivo comune.
Perché…
“Nessun uomo è un’isola” (John Donne)