Aboliamo la scuola
Noi abbiamo fatto della formazione esperienziale una filosofia di vita.
Ma dopo 5 anni di servizio come IALT organizzazione (www.ialtnetwork.org) impegnata nell'educazione, è il momento di ricordare a noi stessi la nostra missione rispondendo ad una cupa domanda: perché siamo qui.
Qualsiasi tipico programma educativo agisce per sviluppare un individuo amante della giustizia, cittadino attivo, con un senso del dovere, capace di esercitare la resilienza e amante di grandi e piccole sfide. Purtroppo l'educazione convenzionale che abbiamo ricevuto nel corso del 20° secolo, ha dimenticato di attingere al potere innato e intimo che ognuno di noi riceve alla nascita: il potere delle emozioni.
Ho sempre avuto chiaro che in noi ci sia più di quanto pensiamo in termini di qualità e vastità; credo che siamo in possesso di un’attitudine fisica naturale utile per superare la nostra inattitudine educativa ricevuta.
Questo sistema di istruzione debole e standardizzato è complice del declino della nostra società contemporanea; a causa di questo, oggigiorno, osserviamo nell’Homo Sapiens anche un drastico calo delle capacità primitive naturali di sopravvivenza.
I moderni metodi di locomozione e il ritmo veloce della vita, sono colpevoli nel declino della salute e della forma fisica e individuale.
Gli spettacoli televisivi, i social media, lo star system, hanno causato il declino della naturale predisposizione all’azione trasformando la maggior parte delle persone in un "pubblico rumoroso" senza alcuna iniziativa e coraggio.
Il ritmo della vita moderna confuso e compulsivo, oppresso da informazioni superficiali e manipolate, è colpevole nell’indebolire l'amore per la storia, la memoria e perfino l'immaginazione.
L'elevata domanda di beni e la spinta all’industrializzazione di tutto, anche del cibo, sta uccidendo qualsiasi cultura artigianale e la capacità di fare le cose con le mani.
Oggi abbiamo anche paura di una parola come disciplina, associata con la tirannia e la violenza, come se la disciplina non potesse convivere con la libertà.
Ultimo ma non meno importante il declino inaccettabile della compassione a causa del narcisismo egotico che affligge ciascuno di noi.
Come organizzazione IALT siamo certamente d'accordo sul fatto che l'educazione non è mai indottrinamento e costringere qualcuno a scegliere una specifica forma educativa è pura manipolazione. Ma noi di IALT pensiamo anche che il nostro dovere sia quello di guidare e anche immergere le persone in esperienze che possano presentare un’opportunità di scoperta di sé. Soprattutto i giovani.
Offrendo esperienze sfidanti, viaggi di esplorazione fuori e dentro di noi, nel rispetto dei desideri delle persone, potremmo essere in grado di migliorare la crescita naturale delle qualità umane interiori di cui i partecipanti ai nostri progetti avranno bisogno per la propria Felicità; questo risultato trasformerà il loro ed il nostro “soggiorno” in questa vita, per ciascuno a suo modo, in un servizio per l'intera Umanità. Devo dire che questo per me significa essere "pragmaticamente idealista".
Siate realisti, chiedete l’impossibile. E.G.