Accumuli, finito l’effetto Superbonus si punta sull’utility scale

Accumuli, finito l’effetto Superbonus si punta sull’utility scale

Calano le installazioni nel settore residenziale e in quello industriale, aumentano invece nel segmento utility scale: il mercato italiano degli accumuli elettrici nei primi nove mesi 2024 presenta queste due facce, segnate in particolar modo dalla fine dell’effetto Superbonus e dagli esiti del capacity market.

È quanto emerge dall’Osservatorio sistemi di accumulo di Anie Rinnovabili, pubblicato oggi, 16 dicembre ed elaborato dai dati Gaudì di Terna.

Dati cumulativi

Al 30 settembre 2024, riportano le analisi, risultano installati 692.386 sistemi di accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 5.034 MW e una capacità massima di 11.388 MWh.

La tecnologia più diffusa continua a essere quella a ioni di litio (99% del totale).

La quasi totalità (92%) delle batterie è di taglia inferiore ai 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi con capacità compresa tra 10-15 kWh (37%) e di quelli con capacità compresa tra 5-10 kWh (36%).

La principale configurazione utilizzata per gli accumuli è quella “lato produzione in corrente continua”, che ricopre il 91% del totale, mentre quella “lato produzione in corrente alternata” e quella “lato post produzione” ricoprono rispettivamente il 4% e il 5%.

In pratica tutte le batterie (99,9%) sono abbinate a impianti fotovoltaici, di cui il 99,1% di taglia residenziale.

La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (122.139 SdA per una potenza di 771 MW e una capacità di 1.538 MWh), seguita dal Veneto e dall’Emilia-Romagna.

Come sono andati i primi 9 mesi

Nei soli primi nove mesi del 2024 si sono installate 168.550 unità di accumulo per una potenza di 1.591 MW e una capacità di 4.387 MWh.

Analizzando la tipologia di configurazione, si conferma lo spostamento delle nuove installazioni verso quelle “lato produzione in corrente continua” rispetto ai periodi precedenti; nel terzo trimestre 2024 questa configurazione ricopre il 95% del numero di installazioni.

A livello territoriale, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sardegna sono le Regioni che consolidano un segno positivo confrontando il terzo trimestre di quest’anno con lo stesso periodo del 2023. Tutte le altre Regioni registrano segni negativi o stabili.

Guardando poi ai dati congiunturali, nel terzo trimestre 2024 le installazioni hanno registrato i seguenti valori rispetto al trimestre precedente: -26% in numero, -1% in potenza e +10% in capacità.

Mentre a livello tendenziale, rispetto al terzo trimestre 2023 le installazioni del terzo trimestre dell’anno in corso sono diminuite in numero (-34%) ma sono in crescita se guardiamo alla potenza (+40%) e alla capacità (+136%).

Finito l’effetto Superbonus

Come anticipato, confrontando i dati dei primi nove mesi del 2024 con lo stesso periodo del 2023 si nota un rallentamento del segmento residenziale, in frenata per numero di installazioni (-25%), potenza (-31%) e capacità (-29%).

Questo è un segnale, scrive Anie, “che l’effetto generato dal Superbonus può dirsi ormai concluso”.

In flessione anche il segmento commerciale/industriale per numero di installazioni (-18%), potenza (-29%) e capacità (-11%). In controtendenza il settore utility scale, che cresce per numero di installazioni (+133%), potenza (+532%) e capacità (+2.877%) a causa in particolare dell’entrata in esercizio di impianti merchant e impianti che si sono aggiudicati le aste del capacity market.

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