AMBULATORIO ZERO
Oggi vi racconto un episodio della mia storia infermieristica, risalente al 2016.
Dopo una mia manifestazione d' interesse con una lettera scritta sul Libro Bianco dedicato alle proposte sanitarie per la Regione Liguria, ricevetti un invito negli uffici della regione. Fu davvero un evento inaspettato e gratificante. Avevo scritto poche righe di getto e creatività presa dalla passione professionale e dall'entusiasmo, dopo aver partecipato ad un evento dove il tema centrale era il potenziamento del territorio.
Dopo qualche mese mi arrivò un invito per partecipare come spettatrice ad un congresso davvero importante dedicato alla riforma sanitaria di quel periodo. Apprezzai molto gli interventi di quella giornata e scrissi al medico rappresentante della Regione Liguria, che mi accolse qualche tempo prima, queste parole per ringraziarlo: "Ho trovato innovativo il progetto veneto “Azienda zero” esposto dal Direttore Domenico Mantoan, concreto in termini di problem solving anche l’intervento del Dottor Stimamiglio…ho molto apprezzato il suo impegno e la sua passione nei progetti territoriali , anche lui ha sottolineato , come con piccoli interventi si potrebbero evitare le ospedalizzazioni."
Ancora con una visione appassionata e, probabilmente futuristica, proposi all' Azienda dove prestavo servizio, un'idea di Ambulatorio territoriale con gestione infermieristica specialistica, cioè con Infermieri formati in competenze avanzate. Purtroppo il progetto non fu considerato, non ebbi un feedback... credo che i tempi non fossero maturi, non ci fossero le minime risorse, e non faceva parte degli obiettivi aziendali prefissati per quell'anno.
Ad oggi direi che potrebbe essere decisamente inerente agli obiettivi previsti nel PNRR, per questo motivo ho deciso di pubblicarlo. Se fosse utile come spunto per qualcuno ne sarei davvero felice.
AMBULATORIO ZERO :
TERRITORIO
PREMESSA
L’Ambulatorio Zero, nasce dalla necessità, sempre più attuale ed imponente, di un cambiamento culturale e di un aggiornamento dei modelli organizzativi territoriali.
Costituendo uno dei luoghi privilegiati per lo sviluppo di un approccio di iniziativa, tendente a superare l’attuale modello basato sull’attesa, rappresenta un nodo strategico del sistema delle cure primarie, poiché consente il monitoraggio dei fattori di rischio della popolazione , la gestione dei soggetti con patologie cronico degenerative e facilita le dimissioni precoci e protette degli assistiti, riducendo i costi di degenza ospedaliera ed assicurando la continuità assistenziale.
Missione : l’A.Z. fulcro della rete territoriale, risponde , attraverso un team di professionisti della sanità in modo efficace ed efficiente al bisogno di salute e di assistenza infermieristica dei cittadini.
Visione : L’A. Z. intende diventare il punto di riferimento principale per i cittadini dove possono trovare le risposte al loro bisogno di assistenza , educazione e prevenzione sanitaria sulla base dei seguenti Valori : Accoglienza, Ascolto, Empatia, Professionalità.
IDEE PER L’INNOVAZIONE
· Servizio di case management : presa in carico dei pazienti complessi in collaborazione col medico di medicina generale ;
· Infermiere di riferimento (C.M.) per ogni medico di base ;
· Infermiere di comunità : un infermiere di riferimento per i paesi piccoli in contatto con l’A.Z.;
· Tracciabilità del percorso territoriale con cartella informatizzata;
· Inserimento di servizi a pagamento, privati o intramoenia ;
· Inserimento di “bonus” per il personale di comparto che presta servizi intramoenia (motivazione del personale);
· Tesseramento a pagamento annuale da parte degli utenti per avere sconti sulle prestazioni e servizi gratuiti ;
· Servizio di “apertura e chiusura” di alcuni processi , per esempio le analisi di laboratorio :
1. Consegna della richiesta dal medico all’infermiere,
2. Pagamento della prestazione
3. prelievo sangue,
4. consegna in laboratorio,
5. ritiro del referto,
6. consegna del referto ; oppure mantenimento del referto in cartella informatizzata con accesso diretto da parte dell’utente.
· Introduzione del Coaching in Sanità :
Utenti : percorsi di gruppo o singolari sui temi della prevenzione primaria e secondaria , e temi di supporto psicologico e organizzativo per pazienti e familiari .
Personale sanitario : percorsi , di gruppo o singolari , per il raggiungimento di obiettivi a medio e lungo termine e per incrementare il problem solving al fine di avviare un clima organizzativo basato sul concetto di empowerement.
Formazione delle persone coinvolte sul territorio:
Formazione mirata teorica e pratica del personale : infermiere di famiglia, assistenza domiciliare di qualità, assistenza notturna ,ecc..
Formazione mirata dei caregivers.
BISOGNI DELLA POPOLAZIONE
· Informazione , presa in carico, educazione verso il self care;
· Potenziamento del servizio pediatrico (nel fine settimana in particolare);
· Potenziamento dell’assistenza infermieristica domiciliare ;
· Gestione delle ulcere a domicilio e in ambulatorio.
OBIETTIVI
· Migliorare l’immagine aziendale fra la popolazione;
· Ristabilire un rapporto di fiducia fra utente e sanità pubblica;
· Diminuire i giorni di degenza in Ospedale;
· Diminuire gli accessi in Pronto Soccorso e Punto di Primo Intervento;
· Potenziare la rete territoriale;
· Promuovere la salute;
· Prendere in carico il paziente: processo assistenziale dalla prevenzione al self – care;
· Aumentare la motivazione del personale;
· Valorizzare le competenze e la professionalità infermieristica;
· Creare un punto di risposta ai bisogni di salute .
DISEGNO PROGETTUALE
Il progetto prevede l’Ambulatorio Zero come punto di riferimento per i cittadini e i professionisti sanitari; di attenzione particolare sarà il coinvolgimento degli infermieri nella rete territoriale , collocati secondo le singole competenze specifiche, acquisite sia con la formazione sia con l’esperienza diretta.
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SERVIZI
ORGANIGRAMMA
PERCORSO SPERIMENTALE
1. affiancamento dell’infermiere responsabile ad un medico di assistenza primaria al fine di definire con chiarezza le esigenze dei cittadini e l’organizzazione dell’assistenza ;
2. apertura al pubblico di un ambulatorio infermieristico;
3. consulenza ambulatoriale e territoriale dell’infermiere specialista in vulnologia .
4. inserimento dell’infermiere C.M.
Risorse umane :
· 1 infermiere responsabile ;
· 1 infermiere di ambulatorio ;
· 1 infermiere case manager ;
· consulenza dell’infermiere specialista in vulnologia ;
Risorse materiali :
· ambulatorio ;
· presidi medico – infermieristici ;
· materiale di cancelleria ;
· materiale di tecnologia.
INDICATORI DI PROCESSO
· Numero di accessi in ambulatorio;
· Feed back degli utenti tramite questionario ;
INDICATORI DI RISULTATO
· Riduzione percentuale degli accessi in PS e riduzione dei giorni di ricovero;
ESITI / OUTCOME
· Autonomia decisionale dell’infermiere all’interno dell’ambulatorio;
· Aumento della guarigione delle ulcere e riduzione delle complicanze;
· Scambio di informazioni utente / sanità più chiara ed efficace;
· Presa in carico del paziente e della famiglia ;
· Potenziamento dell’ educazione e della prevenzione sanitaria;
· Gestione delle risorse efficiente.
D.ssa Micaela Iaia
Personal & Corporate Coach
founder di Sanitariamente Coaching Sanitario
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