ARLECCHINO?
Teatro nel teatro è lo spettacolo che ieri sera è andato in scena, nello spazio del Goldoni di Venezia, dal titolo Arlecchino?, dove il punto interrogativo è il simbolo di una rappresentazione, dove il ruolo classico di questa maschera della commedia dell’arte può essere messo in discussione. Il servitore di due padroni, di goldoniana memoria, l’Arlecchino astuto che sa divertire con le sue battute e la sua allegria, ha tuttavia prestato, senza pentirsene, il suo costume allo spassoso e noto attore e drammaturgo Andrea Pennacchi.
Una rappresentazione metateatrale, come si diceva all’inizio, in cui la finzione della scatola scenica era messa, da subito, in evidenza nel sipario che si alzava e, mostrava gli attori ancora impegnati nei preparativi dello spettacolo. E le loro battute, di rimando scusavano tutta la faccenda intricata che era nata così per …, ma alludevano, come anche chiaramente le frasi di Arlecchino verso alla fine dello spettacolo, che quella che veniva messa in scena era, come sempre, la Commedia mana.
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