Auguri, Felix
Ho scritto così spesso di lui che, in principio, dovrei fare fatica a trovare di nuovo le parole. Eppure mi è più facile parlare per la millesima volta di Felix Lo Basso che non di un altro per la prima. L’amicizia non c’entra, perché a quel punto uno si potrebbe limitare a dire si, siamo amici. Stop.
Felix ha qualcosa di speciale, questo è indubbio. Il punto è che non riesci mai a capire cosa. Forse perché la sua genialità è spiazzante, chi lo sa.
Di sicuro è uno di rara generosità umana e professionale, lo capisci da come tratta la sua brigata, il suo sous chef. Quanti guru di ‘sta cippa non vedi escludendo tutti dalla foto, volendo parlare solo di sé stessi? Felix no, lo possono confermare sia Nino Ferreri che Dario Fisichella.
In più è umile per davvero, nel senso di non esibire una sorte di umiltà spettacolo, che porta sempre le attenzioni su se stessi. Avete presente quelli finti, del tipo “io da solo non riuscirei a fare nulla”, mentre pensano esattamente il contrario? Felix è vicino ai suoi dalla mattina alla sera, non si atteggia a guru, a maestro e a professore, non ti devasta i così detti raccontandoti di un piatto frutto di un’esperienza e di un viaggio, che lo vorresti interrompere e dire “amico, basta così, stai calmo, hai già rotto”. No, lui dice sempre che la più grande cuoca del mondo è sua madre, lei e le sue ricette che spiega così: “Ho messo un pizzico di questo e un filo di quest’altro”. Altro che bilancino e tutto codificato.
Sono stato da lui qualche sera addietro e confesso che l’ho trovato all’apice della creatività e della concretezza, perché la creatività vale zero senza gusto e sostanza: ecco, lui punta sul concreto.
L’amuse bouche è a dei livelli spaventosi, assaggi e già capisci che la tua serata sarà indimenticabile. L’oliva con all’interno del cioccolato bianco e il pomodorino di foie gras valgono da sole il prezzo della cena, non ne avresti mai abbastanza.
La cotoletta è divina e mi fermo qui perché in pratica volevo solo fargli gli auguri, oggi è il suo compleanno.
Auguri, Felix
Foto: Monica Cordiviola