Autostima, la chiave per vivere una vita appagante
L’autostima è uno dei pilastri fondamentali per la crescita personale e professionale. È il filtro attraverso cui valutiamo noi stessi e il nostro valore, influenzando le nostre decisioni, relazioni e performance in ogni ambito della vita.
Nathaniel Branden, psicoterapeuta e autore del celebre libro I Sei Pilastri dell’Autostima, definisce l’autostima come “la fiducia nella propria capacità di pensare, affrontare le sfide della vita e il diritto di essere felici”. Questa definizione sottolinea il ruolo cruciale che l’autostima gioca nella scoperta e nel raggiungimento del nostro potenziale personale/individuale.
L’essenza dell’autostima
L’autostima non è un attributo innato delle persone; certo un ottimo livello di autostima potrebbe anche essere in parte costitutivamente posseduto da qualcuno di noi. Nella maggior parte delle situazioni si tratta di una costruzione dinamica che si evolve nel tempo, influenzata dalle esperienze di vita, dall’educazione e dall’ambiente sociale.
È composta da due elementi principali:
1. La consapevolezza del proprio valore intrinseco: sapere di essere degni di rispetto, amore e successo.
2. La fiducia nelle proprie capacità: credere di poter affrontare sfide, risolvere problemi e raggiungere obiettivi.
Questi due elementi si intrecciano, creando una base stabile per il benessere psicologico e la resilienza, per ogni persona, di fronte alle difficoltà.
Perché l’autostima è fondamentale per la crescita
Un livello sano di autostima influisce direttamente sul modo in cui ci “poniamo verso il mondo”.
Nel contesto personale, l’autostima favorisce la capacità di prendere decisioni coerenti con i propri valori e obiettivi, riducendo la paura del giudizio altrui. Dal punto di vista professionale, invece, è determinante per sviluppare leadership, creatività e capacità di affrontare il rischio e, più in generale, le situazioni che si possono presentare.
Ad esempio, chi possiede una buona autostima tende a essere più proattivo, accetta più facilmente il feedback e vede gli errori come opportunità di apprendimento (e miglioramento).
Al contrario, chi soffre di bassa autostima potrebbe avere difficoltà a uscire dalla propria zona di comfort, limitando così le proprie possibilità di crescita.
Secondo Branden, costruire una solida autostima è un processo che richiede intenzionalità. Egli identifica sei pilastri fondamentali per rafforzarla:
1. Vivere con consapevolezza: essere presenti e attivi nel proprio pensiero e nelle proprie azioni.
2. Accettare se stessi: riconoscere e accogliere le proprie qualità e limiti senza giudizio.
3. Assumersi la responsabilità della propria vita: essere padroni delle proprie scelte e azioni.
4. Affermare se stessi: esprimere bisogni e desideri con rispetto e chiarezza.
5. Vivere con uno scopo: avere obiettivi chiari e lavorare per realizzarli.
6. Seguire principi di integrità: agire in coerenza con i propri valori.
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Le Conseguenze di una bassa autostima
Una scarsa autostima può diventare un ostacolo importante, limitando le potenzialità personali e professionali. Essa può portare a:
• Auto-sabotaggio: comportamenti che minano il successo, come procrastinare o evitare le opportunità.
• Dipendenza dall’approvazione esterna: la necessità costante di conferme da parte degli altri.
• Incapacità di gestire il fallimento: percepire gli errori come catastrofi anziché esperienze formative dalle quali ripartire.
Uno studio pubblicato pochi anni fa sulla rivista Journal of Personality ha evidenziato come una bassa autostima sia correlata a livelli più elevati di ansia e depressione, sottolineando l’importanza di intervenire per migliorare questa dimensione personale.
Come coltivare l'autostima
L’autostima si può sviluppare attraverso pratiche quotidiane che favoriscano la conoscenza di sé e il superamento delle proprie insicurezze.
Alcuni suggerimenti pratici sono:
• Lavorare sul dialogo interiore: sostituire le critiche con affermazioni positive e realistiche.
• Porsi obiettivi realistici: dividere i grandi traguardi in passi più piccoli e raggiungibili.
• Circondarsi di persone positive: coltivare relazioni che supportino e valorizzino.
• Imparare a dire di no: rispettare i propri limiti senza sentirsi in colpa, sempre con grande rispetto verso gli altri.
Conclusione
L’autostima è un capitale intangibile ma indispensabile per il nostro benessere e successo.
Investire su di essa significa costruire le fondamenta per una vita più appagante e realizzata. Come suggerisce Nathaniel Branden, l’autostima è un processo continuo che richiede attenzione, pratica e volontà di crescita.
Solo attraverso questa consapevolezza possiamo aprire le porte a nuove possibilità, sia nella sfera personale che in quella professionale.
Se vogliamo crescere e prosperare, non dobbiamo mai dimenticare di nutrire la fiducia in noi stessi. È un dono che possiamo farci ogni giorno. Così sarà più semplice farlo anche agli altri.
Medico specialista in Biochimica Clinica, medico di guardia presso la CdC Sant'Agata (CT), medico penitenziario (CC.SR.); responsabile R&D presso CoFood s.r.l.s.
2 mesiConcordo
Direttore Aziendale (per hobby) - Bibliofila (di professione)
2 mesiHai scritto un articolo bellissimo Giuseppe, come d'altronde tanti altri tuoi! L'autostima è una capacità fondamentale. È come una bussola interiore: quando è ben calibrata, ti permette di navigare la vita senza diventare ostaggio delle aspettative altrui. È un dono prezioso da coltivare, e non c'è nulla di sbagliato nel cercare supporto quando questa bussola vacilla. Ma come ogni strumento potente, richiede equilibrio: se l'ago magnetico impazzisce, rischia di trasformarsi in un pericoloso mix di narcisismo e illusoria invincibilità. Ecco perché la nostra vera forza sta nel mantenerla stabile, né troppo debole da piegarsi, né così dominante da perdere il contatto con la realtà.
Impiegata amministrativa
2 mesi"Il diritto di essere felici...." Se è un diritto dovremmo essere tutti felici, ma la vita non è sempre facile ed a volte non si è fortunati
Scrivo la tua autorevolezza. Con cura. - Ghostwriting, editing e formazione strategica per ®LinkedIn e per la comunicazione interna d'impresa
2 mesiChe cosa difficile è l'autostima! Lo descrivi molto bene nell'articolo, Giuseppe: è un viaggio. Un "percorso" nel senso etimologico del termine: un cammino che parte dal punto A e arriva al punto X passando dal punto B, da H e così via. Ed è un percorso che si compie facendo esperienza: riflessione, letture, frequentazione di occasioni di confronto e, soprattutto, percorsi di consapevolezza con un professionista esperto e all'altezza del compito, capace di guidare nel cammino verso Il punto X, cioè l'Autostima. E tu sei un esperto di grande valore, Giuseppe.