Chi e cosa c'è dietro Telethon?
Da dopodomani, sabato 14 dicembre, al via il carrozzone della maratona Telethon sulle tre reti della Televisione di Stato.
Fare donazioni a Telethon significa finanziare e sostenere la vivisezione - dunque alimentare un'istanza a-scientifica, dogmatica, non predittiva ed immorale - , e contribuire a perpetrare un inganno che non salva né guarisce: uno show che esibisce i malati (non di rado #bambini) senza rispetto né tutela al solo fine di suscitare compassione ed ottenere sovvenzioni.
Non c'è niente di più crudele di una bugia travestita da supplica che fa leva sul dolore, sulla paura e sulla (falsa) speranza.
Ma chi c'è dietro Telethon? I donatori se lo sono mai chiesto veramente? Rai, banche, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, marchi alimentari, catene di supermercati, multinazionali del farmaco, Finmeccanca, Confommercio, società per azioni, aziende compartecipate dello Stato italiano e molto molto altro.
Quando si dona, e lo si fa per una giusta causa, ci si dovrebbe sincerare di appurare a nome e per conto di chi lo si sta facendo. Sarebbe buon costume, sempre.
Basterebbe allora prendere visione di quanto riporta la fonte più attendibile (anche per noi antivivisezionisti in questo caso!) che, nella fattispecie, è la Fondazione Telethon.
Quest'ultima, in una sezione molto ampia del suo sito web ufficiale, si prodiga in ringraziamenti dal sapore un po' retrò e molto lacchè verso i suoi primi e veri "sostenitori":
▸ partner istituzionali
▸ partner tecnici
▸ partner online, radiofonici e dei mass media in generale
▸ aziende
▸ fondazioni
▸ pubbliche amministrazioni
Piccola nota alquanto pittoresca: tra le aziende citate con tanto di doveroso ringraziamento e relativo logo compare una tale AGENCY UFO-Ufo Servizi. Anche gli alieni sono interessanti a che siano raggiunte cure efficaci per gli umani mediante il ricorso alla vivisezione? Mah! o.O
2.500 progetti, 405 milioni spesi, 459 malattie finanziate, 9.380 pubblicazioni. Numeri iperbolici, probabilmente approssimativi, che dimostrano un solo dato certo ed incontrovertibile: la ricerca mediante sperimentazione animale/vivisezione ha fallito e sta fallendo su tutto il campo. Tanto precisa il professor Paravati, presidente della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera: ''In questi anni abbiamo assistito in Italia ad un aumento esponenziale delle malattie genetiche e di quelle rare che interessano circa 50.000 pazienti in età pediatrica".
Non una cura è stata trovata attraverso questo “metodo”. Eppure, ad esigere che si parli all'opinione pubblica dei metodi scientifici si fa peccato. Perché gli stessi donatori non sono i primi interessati a verificare metodi differenti dall'unico propinato con l'insistenza tipica del lavaggio del cervello dai protest con l'avallo di tutti gli organi di potere e politici di questo Paese?
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“Il successo costante di Telethon dimostra questo effetto, poiché a forza di ripetute promesse, e grazie alla complicità di personalità mediatiche e scientifiche, questa operazione raccoglie donazioni per un importo vicino al bilancio di funzionamento di qualsiasi ricerca medica in Francia. Questa manna influisce drammaticamente sulla ricerca in quanto la lobby del farmaco dispone del quasi monopolio dei mezzi finanziari (finanziamenti pubblici, dell’industria e della beneficenza) e intellettuali (riviste mediche, convenzioni, contratti, man bassa sugli studenti). Quindi, la maggior parte delle altre ricerche sono gravemente impoverite: un risultato che sembra sfuggire ai generosi donatori di questa enorme operazione caritativa…”. Queste sono le parole pronunciate dal Prof. Jacques Testard (direttore di ricerca presso l’Istituto Nazionale della Sanità e della Ricerca Medica) che, già nel 2008, aveva denunciato l'intera operazione definendola “la grande truffa di Telethon”.