Chiamiamola "Smart Innovation"

Ci sto pensando da qualche mese, e mi sembra di aver finalmente trovato la denominazione giusta: Smart Innovation.

Stiamo parlando dell'incontro delle imprese tradizionali, grandi o piccole che siano, con le startup che in ItaliaStartup amiamo definire come le "giovani imprese innovative ad alto potenziale di crescita".

Anche in associazione abbiamo un tavolo che - secondo me erroneamente - viene chiamato di "Open Innovation".

Open Innovation è un concetto che data inizi anni 2000, è stato introdotto da Henry Chesbrough, economista USA professore alla Haas School of Business (Berkley University), di cui il paradigma è noto da tempo in tutto il mondo:  «Open Innovation  significa che le imprese possono e debbono fare ricorso ad idee esterne, così come a quelle interne, ed accedere con percorsi interni ed esterni ai mercati se vogliono progredire nelle loro competenze tecnologiche». cit. Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology (HBS Press, 2003)

Questo non vuol dire "mi compro una startup". Vuol dire aprire la filiera a monte e a valle, con clienti e fornitori, per sfruttare al meglio in più modi le idee interne ed esterne. In-flow e out-flow. Acquisire una startup, o "incubarla" o ancora finanziarne la crescita con risorse economiche o anche di competenza e di indirizzo forse è una parte di Open Innovation, non è Open Innovation.

Per questo secondo me vale la pena di coniare una nuova definizione, e Smart Innovation mi sembra possa fare al caso nostro.  L'incontro tra startup e azienda può avere caratteristiche diverse (accordo commerciale, accordo per R&D, finanziamento, acquisizione....) ma di fatto sancisce una visione intelligente e di lungo periodo da parte dell'azienda che si mette così in gioco completamente ed in modo nuovo.

Usare il pensiero laterale è fondamentale nell'innovazione, ma questo - appunto - è laterale e quindi esce dalla filiera tradizionale.

Purtroppo troppo spesso cadiamo nell'errore di utilizzare termini "di moda" (come chi mi conosce ben sa,  personalmente non ne posso più di "disruption"): Open Innovation può essere interessante ed attirare attenzione, ma secondo me Smart Innovation fa molto più al caso nostro.

Mauricio Reyes

Director Inventta Latam | Inversionista ángel | Cofundador Boumer

8 anni

Secondo me , il concetto che sei cercando è piú vicino al Corporate Intrapreneurship (http://goo.gl/wlcXj0), sempre come parte del Open innovation; Prendi in conto che, si ha sviluppato troppo da quel concetto di Chesbrough di 2003; oggi si parla di Open Innovation 2.0 dove questa strategia di lavorare con gli startups è parte (http://inventta.co/radar-innovacion/innovacion-recomendado/innovacion-abiuna-revolucion/) ma non solo è questo. Alla fine il concetto "Smart Innovation" secondo me può essere troppo generico,tutti vogliono fare le cose smart, ma questo non significa che Smart sia solo lavorare insieme alle Startups, tuttavia, siamo d'accordo che questa strategia, che è molto brava, è ancora poco utilizzata per le grande aziende per acelerare e contaminare la sua strategia di innovazione.

Alessandro Corti

Co-Founder & CEO at EGRO'/WOOP Srl/Food All Lab Ltd | Fulbright Scholar | Engineer | Tech & Strategy | Food-tech & Export Accelerator | Mentor | VR, AI, Prompts Engineer | Made in Italy

8 anni

Sempre un piacere leggere i tuoi contributi. Concordo e condivido la necessità di evoluzione dei termini e di generazione di nuove definizioni più complete ed attuali ai modelli da descrivere. Serve dare spunti e direzioni ma anche sancire dei concetti saldi .

Stefano Mainetti

Entrepreneur, Manager and Lecturer.

8 anni

Interessante Fausta. In effetti l'Open Innovation è un concetto piuttosto ampio e impegnativo e l'idea di semplificarlo per renderlo più efficace e smart è una valida proposta. E' importante però che il concetto smart non venga travisato e banalizzato. Sono convinto che le startup possono giocare un ruolo fondamentale nelle iniziative di Open Innovation così come concepite da Chesbrough. Come sai, in PoliHub - Startup District & Incubator attiviamo dei percorsi di Open Innovation che includono elementi di ricerca di base, ricerca applicata, formazione, integrazione con più attori industriali e della finanza e startup. Sono iniziative che garantiscono un'interessante qualità di risultato, ma richiedono un certo impegno. Individuare e/o mettere a punto modalità più smart è sicuramente un'ottima sfida.

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