Cinque passi (più uno!) che puoi fare contro la Violenza sulle Donne
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Cinque passi (più uno!) che puoi fare contro la Violenza sulle Donne

Care donne... amatevi! E lasciatevi amare solo da chi questo verbo lo sa coniugare...

Se anche tu guardi i notiziari o leggi le news certamente ti sei resa/o conto che sempre più spesso si parla di violenza sulle donne e di femminicidio. Il fenomeno ha assunto proporzioni tali che, dall'inizio del 2016, sono già 116 le donne barbaramente uccise da persone, nella maggior parte dei casi, a loro vicine che dicevano di amarle. 116 quest'anno, 1740 negli ultimi dieci anni. E quando non si arriva all'omicidio sono comunque alte le percentuali di chi subisce violenza fisica, verbale o psicologica (fonte La Repubblica >>> La strage delle donne).

Numeri che fanno venire i brividi lungo la schiena, vero?

Questo è solamente un breve quadro della realtà nella quale siamo immersi, una realtà in cui può essere che ti siano capitate una o più di queste situazioni:

  • cammini per strada: hai da stare attenta e guardarti alle spalle perché non si sa mai, soprattutto se è notte e se ti trovi in un quartiere "pericoloso". Lo faccio anche io nel breve tragitto che mi separa da casa alla palestra e viceversa per essere sicura di non essere seguita
  • stai guidando in macchina: hai da chiuderti dentro, non si sa mai che ad un incrocio o al semaforo qualcuno provi ad aprire lo sportello e a saltare dentro. Di nuovo, lo faccio anche io e sempre
  • prendi i mezzi di trasporto: hai da controllare di essere circondata da persone che, se hai bisogno, possano aiutarti. Ti ricordi il caso della ragazza violentata sul treno Livorno - Pisa? Si era seduta in un vagone deserto e nessuno è riuscito ad intervenire
  • stai uscendo da un locale e hai parcheggiato la macchina lontano: hai da farti accompagnare a riprenderla. Io ad esempio chiedo sempre ad un amico/ad un'amica ricambiando poi il favore
  • stai frequentando una persona: hai da stare attenta e da capire chi hai davanti quanto prima perché potrebbe essere un potenziale femminicida o una persona che ti maltratta in altro modo
  • ti stai vestendo per uscire: hai da fare attenzione a cosa indossi perché altrimenti "provochi" e "te la sei cercata"
  • sei in compagnia di o conosci altre persone: hai da lottare ogni giorno contro gli stereotipi negativi che ti vendono affibbiati solo per il fatto appunto di esserlo. Un esempio tra i più classici? I lavori domestici e accudire i bambini... sono cose da donne dai e quindi non ti aiuto!
  • hai una vita professionale: potenzialmente puoi fare tutto ciò che fanno gli uomini e aspirare a posizioni elevate... ma se ci arrivi o hai da dimostrare di essere brava e competente il doppio oppure scatta l'invidia e ti viene detto che sei lì perché sei scesa a compromessi e sei una "poco di buono"
  • stai collaborando con qualcuno: non hai lo stesso stipendio dei tuoi colleghi maschi a parità di mansioni e di competenze
  • vuoi fare carriera: hai spesso da dover scegliere tra questa e la maternità perché il tuo "dovere" è di stare a casa e di dare priorità alla famiglia
  • sei ad un colloquio di lavoro: ti chiedono se sei fidanzata o se hai intenzione di "mettere su famiglia" perché altrimenti rappresenti un problema anziché una potenziale risorsa. Esemplare, in merito, il caso di una mia amica che è stata licenziata appena ha annunciato di essere in dolce attesa (e a farlo è stata una donna, sintomo che c'è ancora da lavorare tanto sulla solidarietà femminile e sull'eliminazione di queste credenze)

Se ti sei riconosciuta in almeno un punto sai che, come hai già letto nel paragrafo precedente, la violenza sulle donne è varia, avviene purtroppo ogni giorno (o quasi), a volte è in forma sottile nascosta da battute "scherzose" e può essere sia fisica che sessuale, psicologica, verbale. Molto dipende da credenze popolari e culturali che ci portiamo dietro dalla notte dei tempi e che condizionano l'educazione scolastica e famigliare.

Ok, ora che hai letto i punti precedenti... Come ti senti? Cosa provi?

Rabbia? Disgusto? Tristezza? Coraggio? Voglia di reagire?

Ottimo, significa che stai arrivando alla parola chiave, uomo o donna che tu sia: la CONSAPEVOLEZZA!

Ti piace vivere in una società così violenta e ingiusta, una società in cui non ti senti mai al sicuro? No, vero?

Non è forse meglio fare qualcosa di concreto per cambiarla e renderla un posto migliore in cui vivere per tutti?

Pensa a quanto gioverebbe alla tua qualità di vita, a quanto saresti più felice e realizzata/o! Sì, anche tu che sei uomo perché siamo tutti parte di un unico universo nel quale conviviamo e poi chi usa la violenza ha seri problemi con se stesso e non è né felice né realizzato, non trovi?

E cosa ti serve come prima cosa per farlo?

La CONSAPEVOLEZZA!

Quando non sai non agisci. Quando non poni attenzione a questi aspetti non agisci. Quando ti racconti che è un fenomeno passeggero che andrà scemando da solo non agisci. Quando non ti accorgi della realtà che davvero ti circonda non agisci. Quando usi i pregiudizi, ne sei vittima e pensi di meritare quello che ti sta succedendo non agisci.

Bene, se sei arrivata/o a leggere fino a qui vuol dire che hai acquisito CONSAPEVOLEZZA e vuoi fare qualcosa contro la violenza sulle donne.

"Ok, da dove parto?"

Ti aiuto io proponendoti 5 passi (più uno bonus riservato a te uomo che stai leggendo) che puoi fare Tu e che possono fare la differenza per te e chi ti sta vicino:

  1. parlane il più possibile per diffondere CONSAPEVOLEZZA negli altri. Allo stesso tempo evita i pregiudizi e le offese: non conosci la storia che c'è dietro a quella persona!
  2. quando noti qualcosa di sospetto aiuta chi ti sta vicino ad aprirsi, confidarsi e a denunciare
  3. evita di subire passivamente qualsiasi cosa rappresenti violenza, fatti rispettare e abbandona immediatamente l'ambiente e la situazione in questione, ne trovi di meglio!
  4. aumenta la tua autostima: amati, trasforma la paura in coraggio e circondati di persone che ti vogliono bene davvero. Sii felice e impara a vivere la vita che desideri! Non sai come fare? Ci sono varie tipologie di corsi e libri che possono aiutarti in questo percorso di crescita.
  5. educa i tuoi figli (o i tuoi studenti se sei un insegnante) al rispetto, alla collaborazione, alla reciproca conoscenza e a diventare persone realizzate nella vita. Uomini e donne hanno uno schema di pensiero diverso, capirlo e imparare ad interagire di conseguenza è fondamentale fin da piccoli!
  6. se sei uomo guida gli altri con il tuo esempio positivo: dai Valore alle donne riconoscendo la loro dignità, i loro diritti, rispettandole e amandole. L'energia maschile e quella femminile sono fatte per integrarsi in armonia e apprendere l'una dall'altra!

Vuoi aggiungere qualcosa? Scrivilo qui sotto in modo da essere di ispirazione anche per gli altri.

Ricorda: evita di aspettare che i cambiamenti vengano dall'esterno, sii tu parte del cambiamento che vuoi vedere nella società!

Romina Mattoni

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