Come calcolare la quantità di piastrelle da ordinare
Una guida pratica su come calcolare la quantità di piastrelle da comprare per i lavori da eseguire a casa. Prima di fare l’ordine è bene avere ben chiaro il quantitativo necessario per ogni tipologia di piastrelle da acquistare.
Infatti, che si debbano rinnovare i pavimenti o i rivestimenti, per avere un’idea di ciò che andremo a spendere è importante conoscere i metri quadri interessati dall’intervento. Inoltre, vedremo come calcolare il quantitativo di piastrelle di scorta da aggiungere al preventivo, in base ai lavori che andremo a realizzare.
Come calcolare la quantità di piastrelle da comprare: i Pavimenti
Se non abbiamo a disposizione una planimetria grafica dell’immobile, oppure non è aggiornata, possiamo rilevare noi stessi le misure della superficie di un ambiente.
Dobbiamo semplicemente avere a disposizione un bloc-notes a quadretti, un matita e un metro a nastro. Un comune flussometro può andare bene, ma per non dover fare troppe tappe sarebbe opportuno dotarsi di uno strumento che possa arrivare almeno a 5m di lunghezza.
Disegniamo la nostra stanza su un foglio del bloc-notes e rileviamo le misure dei lati.
Una volta rilevate le due misure principali non ci resta che calcolare la superficie, applicando le formule basilari. Ad esempio: la superficie del quadrato o del rettangolo si ottiene moltiplicando i due lati:
a x b = m2
Per gli ambienti con uno sviluppo più complesso sarà sufficiente suddividerli in forme geometriche più semplici, così da poter calcolare le singole superfici e sommarle tra loro per avere il totale.
Anche se la stanza oggetto dell’intervento non è ampia, per evitare di fare troppi calcoli (ed errori), si consiglia di eseguire il rilievo delle misure già in metri e non in centimetri.
Come calcolare la quantità di piastrelle da comprare: i Rivestimenti
Una volta stabilite le superfici piane per ogni ambiente della nostra casa, passiamo alle pareti verticali.
Innanzitutto, dobbiamo stabilire a che altezza vogliamo fare arrivare con il rivestimento e quale estensione dovrà coprire. Ad esempio, nelle cucine o tinelli di un tempo era consuetudine rivestire tutte le pareti con le piastrelle e superare in altezza anche i mobili pensili.
Mentre, secondo le attuali tendenze estetiche viene rivestita solo parte dedicata al piano di lavoro (fornelli e lavello). Ciò è dovuto principalmente ad una diversa e più funzionale distribuzione degli spazi. Spesso infatti la zona cottura è parte integrante del living, quindi si tende a integrare stilisticamente i due ambienti. Inoltre, un rivestimento totale si è rivelato totalmente inutile, anche come spesa, poiché le parti che si sporcano maggiormente sono solo quelle dedicate alla preparazione del cibo.
C’è da dire che, anche dal punto di vista estetico, l’ambiente ottiene un aspetto più confortevole e accogliente, nonché moderno.
Calcolare le piastrelle da ordinare per il bagno
Il discorso cambia se parliamo del bagno. In un ambiente dove tutti gli spazi ed elementi sono utilizzati quotidianamente è necessario preservare le pareti e dotarle di un rivestimento impermeabile, antimacchia e che sia anche semplice da mantenere pulito. Soprattutto se le pareti saranno attrezzate con ganci e appendiabiti, per gli accappatoi e gli asciugamani.
Le tendenze del momento indicano un rivestimento con ampie lastre e disposizione a tutta altezza.
In presenza di una vasca incassata in muratura dobbiamo tenere in considerazione che nella parte che aderisce al muro non vanno conteggiate le piastrelle da rivestimento, ma se vogliamo rivestire il fronte o i lati della vasca, queste superfici rientrano nel conteggio.
Inoltre, se il bagno presenta un pilastro isolato dalle pareti, dobbiamo mettere in conto anche il rivestimento di quest’ultimo.
Quindi misuriamo la base e poi moltiplichiamo per l’altezza che vogliamo rivestire, avendo cura di sottrarre le superfici occupate da finestre e porte. In questo modo avremo la superficie netta ed il quantitativo delle mattonelle necessarie per rivestire il nostro bagno.
Calcolare la quantità di piastrelle da ordinare: quantità di sfrido
Ora che abbiamo ben chiaro di quanti metri quadri di piastrelle necessita la nostra casa, dobbiamo valutare un altro aspetto. Ovvero, la percentuale di sfrido necessaria per ogni tipologia di materiale da acquistare. Si tratta del quantitativo di piastrelle di scorta necessario in fase di posa, per lo scarto che deriva dalle lavorazioni di foratura o taglio.
Non esiste un valore assoluto che indichi la quantità di sfrido. Questo dipende infatti fondamentalmente dallo schema di posa delle piastrelle, dalle dimensioni dell’ambiente e delle lastre.
Ad esempio, una disposizione delle piastrelle che prevedere delle fughe ampie, richiederà un quantitativo di scarto inferiore. Mentre, una posa in diagonale, richiederà il taglio di numerose piastrelle e quindi dovremo prevedere un quantitativo di scorta superiore. Inoltre, se scegliamo lastre in grandi formati per ambienti piccoli o che presentano un andamento con ostacoli (pilastri, nicchie, colonne, ecc.), sarà necessario effettuare più tagli in fase d’opera. Lo stesso dicasi per spazi dalle forme irregolari (trapezoidali, nicchie curve, ecc.).
Come si calcola lo sfrido
Diciamo che se la posa è dritta, gli ambienti non presentano particolari punti critici e le lastre che scegliamo hanno dimensioni medie (tra i 50 e i 60 cm per lato), il quantitativo di scorta delle piastrelle può ammontare ad un 10%. Ossia, se dobbiamo pavimentare 100 mq di superficie netta, dovremo preventivare un acquisto di 110 mq di piastrelle delle stesso tipo.
Mentre, per spazi piccoli, pose non regolari, ambienti con ostacoli (pilastri, ecc.), oppure con pareti non ad angolo retto, sarà più opportuno aggiunge una percentuale di sfrido del 20%. Pertanto, rispetto ai nostri 100 mq netti, dovremo preventivare una spesa pari a 120 mq di piastrelle da acquistare.
Per il rivestimento della cucina, premesso che dovremo rivestire uno spazio decisamente ridotto e con pochi ostacoli, sarà sufficiente aggiungere un 8% di piastrelle di riserva al totale netto della superficie da rivestire.
Invece per il bagno, poiché le lavorazioni in un ambiente così articolato richiedono un maggior quantitativo di mattonelle di scorta, consigliamo una procedura semplificata. Senza perderci in una cascata di calcoli per sottrarre dal totale della superficie verticale anche quella occupata dagli infissi, possiamo applicare un 8% di sfrido, al totale lordo della superfici delle pareti.
Calcolo della quantità di battiscopa da ordinare
Nel caso del battiscopa i calcoli sono molto più semplici e rapidi. Sarà sufficiente misurare la lunghezza delle pareti, avendo cura di includere anche i pilastri isolati.
Come quantitativo di battiscopa di riserva, va bene aggiungere un 10% al totale netto. Mentre, se sono presenti delle parti curve è possibile che sia necessaria una lavorazione che richiede più tagli. In questo caso è opportuno aggiungere al quantitativo netto una percentuale di sfrido pari al 20%.
Conclusioni
Nell’immagine di copertina un esempio di pavimentazione e rivestimento bagno. Questa soluzione è realizzata con lastre in gres porcellanato effetto cemento grigio, della linea Cenere Blutech di Blustyle.