Come MI scelgo?

Come MI scelgo?

Non è stato fornito nessun testo alternativo per questa immagine

E’ stato provato che carriera e amore entrano in conflitto se.. Sei donna...

Ma perché? Questo nessuno lo spiega.

Ognuno di noi può vivere la propria vita con due polarità nello stesso corpo: le polarità maschili e femminili. Con quella maschile affrontiamo per esempio l'analisi dei problemi o l'azione e con quella femminile affrontiamo gli aspetti emotivi della nostra vita.

Se non esistessero altre componenti psichiche come per esempio i condizionamenti ereditati con l'educazione ricevuta dalla famiglia e dalla cultura dominante, non sarebbe così difficile utilizzare l'uno o l'altro attributo scegliendo quello più adatto al contesto.

Invece cosa facciamo? Scegliamo "a discapito" di una delle due parti, e automaticamente, per adattarci ad un ruolo, in realtà rischiamo di non sceglierci affatto.

E’ possibile che siamo  convinte di non potere vivere armonizzando le due cose insieme. Magari non abbiamo avuto in famiglia un modello di tale equilibrio da seguire.

Probabilmente abbiamo nella nostra mappa mentale la convinzione che per avere successo dobbiamo mettere da parte i sentimenti: lo faccio un giorno, poi due, poi sempre e ne faccio uno stile di vita dimenticandomi delle mie stesse emozioni.

Non ci rendiamo conto che certi comportamenti inibitori possono portare ad appiattire e a trascurare i nostri bisogni affettivi, specie quando considerati “non funzionali” al raggiungimento di obiettivi lavorativi.

Ci hanno insegnato che il successo è una cosa e gli affetti un'altra, poi quando lo raggiungiamo ci sentiamo fallite se non abbiamo protetto e coltivato anche la nostra vita affettiva. Ci sentiamo fallite se abbiamo successo ma siamo…SOLE.

Secondo il mio parere professionale, credo che questo non debba riguardare solo le donne.

Certamente il cervello e l’apparato emotivo femminile necessitano di esprimersi maggiormente sul piano dei sentimenti, ma questo non vuol dire che un uomo di potere, ambizioso e di successo sia felice senza affetti e trovi automaticamente una vera donna che lo completi.

Per ambedue i sessi, fare coppia significa fondere un io ed un tu, ognuno rinunciando ad un pezzettino di noi per far spazio all’altro. E soprattutto ognuno salvaguardando la parte opposta prima di tutto dentro di sè: un uomo non è completo senza la sua parte femminile –emotiva ed una donna non è completa senza la sua parte maschile – razionale.

Non è stato fornito nessun testo alternativo per questa immagine

Tuttavia la ricerca dice che le donne hanno più difficoltà a trovare un partner. E qui si pone una domanda; che cosa ci allontana da essi? E perchè non esistono immagini di uomini allo stesso bivio?

O forse sarebbe meglio chiedersi: che cosa allontana i potenziali partner quando si devono confrontare con i nostri obiettivi e le nostre ambizioni?

Si pensa ancora che una donna che lavora non abbia il tempo di dedicarsi ad un rapporto, o è piuttosto una questione subdola di potere (di ambedue i sessi) ?

Cosa ha di negativo una donna che vuole lavorare con successo ?

Trascura il femminile o viene potenzialmente percepita come una donna che trascurerebbe i sentimenti e gli aspetti emotivi perché troppo concentrata su obiettivi maschili? E’ forse meno “femmina” per questo?

Perchè il prendersi cura dei propri bisogni (sono finanziariamente autonoma, lavoro, esco con gli amici, mi prendo del tempo per me) sono vissuti come una minaccia per una relazione tanto da venire repressi?

Di che cosa si tratta: di un mix di stereotipi di genere, una scusa per “vincere” una competizione, o, semplice ignoranza di come fare a mantenersi emotivamente empatici e lavorativamente vincenti?

Mi piacerebbe sentire cosa ne pensate!

 

Donatella Ponterio

   

 

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Donatella Ponterio

Altre pagine consultate