Come si fa a seguire una dieta equilibrata?

Dieta Mediterranea.

ok.

Riduzione delle proteine di origine animale.

ok.

Correlazione tra alimentazione e malattie cronico-degenerative.

ok.

se non si parte dalla neurobiologia del comportamento alimentare però, come si fa ad arrivare ad una scelta consapevole e di salute?

corriamo i rischio a furia di cercare di tendere all'alimentazione perfetta, oltre che al corpo perfetto di sviluppare un disturbo alimentare.

Vuoi sapere che rapporti ha l'immagine che tu vedi del tuo corpo riflessa allo specchio con il tuo comportamento alimentare?

ti rispondo subito:

La psichiatra americana Hilde Bruch ha introdotto il ruolo dell'immagine corporea nella fenomenologia dei disturbi alimentari.

ma che cosa è questa IMMAGINE CORPOREA?

non è solo quello che vedi nello specchio?

In realtà è molto di più:

si tratta di una IMMAGINE MULTIDIMENSIONALE che integra 

- aspetti percettivi (come ti vedi)

- immaginari (come ti immagini)

- emozionali (cosa senti rispetto a quel che vedi)

- cognitivi (cosa pensi rispetto a quel che vedi)

In altre parole quando ti guardi allo specchio è come se confrontassi l'immagine che vedi con una immagine IRREALE che è un misto tra 

-quello che eri o che vorresti diventare

-quello che non vorresti essere o che temi di diventare

...insomma è una immagine dinamica fortemente influenzata dall'autostima e capace di influenzare il nostro rapporto con l'alimentazione.

Allora può succedere anche in un soggetto sano che l'insoddisfazione per la propria immagine corporea spinga a desiderare di dimagrire o anche ingrassare;

insomma 

L'INSODDISFAZIONE PER L'IMMAGINE CORPOREA PUO' PORTARE UN SOGGETTO A PENSARE SEMPRE AL CIBO E ALLA DIETA COME MODO PER MIGLIORARE IL PROPRIO ASPETTO.

cosa c'è di male in questo?

nulla se la percezione della tua immagine è davvero reale;

nulla se non sei affetto da perfezionismo clinico;

nulla se pensi al cibo e a quello che mangi in modo sereno.

se non è così però bisogna che tu cominci a pensare affrontare la cosa con il giusto approccio perchè tu possa avere un rapporto con il cibo sereno e spensierato.

Monica Cimino, MS, PhD

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