Cosa distingue le aziende che possono davvero definirsi delle “grandi imprese”?

Cosa distingue le aziende che possono davvero definirsi delle “grandi imprese”?

Nel mondo odierno, globalmente interconnesso, un’impresa deve creare valore aggiunto a tutti i suoi stakeholder per essere ritenuta "grande” e poter quindi fornire un valore a lungo termine per i suoi azionisti. 

Purtroppo spesso nelle piccole imprese la ricerca del profitto e della redditività a breve termine è la sola misura con cui alcuni manager misurano il successo di un’azienda. Ma non dovrebbe essere così. Le grandi imprese  

  • hanno un chiaro senso di “scopo” 
  • sanno costantemente “reinventarsi” per non rischiare di essere soppiantate da nuovi competitor 
  • sono in grado di evolvere, di pari passo con il mondo che le circonda  
  • aiutano il mondo a decarbonizzarsi e rendono la transizione energetica accessibile a tutti i consumatori 
  • fanno leva su valori coerenti, e, ancora più importante,  
  • riconoscono l’importanza di prendere impegni e di mantenere quanto promesso nei confronti dei principali stakeholder – dipendenti, fornitori, clienti...fino alla collettività – creano un clima più competitivo per i talenti, creando ambienti migliori e più innovativi per i loro dipendenti.  

Tutte azioni che, a loro volta, le aiuteranno a generare maggiori profitti per gli azionisti. 

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Ritengo fondamentale soprattutto il primo punto, in questo momento storico di fine pandemia. Non è mai stato così essenziale per i CEO mostrare una voce coerente, uno scopo chiaro, una strategia coesa e una visione di lungo periodo. Coloro che si mostrano umili e non perdono di vista il proprio scopo hanno maggiori probabilità di riuscire a costruire quel tipo di legame che perdura per tutta la vita lavorativa di un individuo. 

La pandemia ha messo il turbo a un’evoluzione dell’ambiente operativo che era già in atto. Sta cambiando il modo in cui le persone lavorano e il modo in cui i consumatori acquistano. Sta dando vita a nuove attività e distruggendone delle altre. Soprattutto, sta accelerando a ritmi incredibili il modo in cui la tecnologia sta rimodellando la vita e il business. Inoltre, anche la relazione tra un’impresa, i suoi dipendenti e la collettività è in fase di ridefinizione, e questo crea tanta incertezza. 

Nel clima di incertezza, lo “scopo” dell’impresa deve essere la stella polare.  

  1. Gli stakeholder su cui la società fa affidamento per generare profitti per gli azionisti hanno bisogno di sentire parlare direttamente il CEO; desiderano essere coinvolti e ispirati. Non pretendono che noi, rilasciamo dichiarazioni su ogni singola tematica quotidiana, ma hanno bisogno di sapere cosa pensiamo delle questioni sociali connaturate al successo a lungo termine delle nostre aziende. I dipendenti devono capire lo scopo per cui agiamo, ed entrare in sintonia con esso, dopodiché diventeranno i nostri più ferventi sostenitori. Le imprese che sanno instaurare legami solidi con i loro dipendenti registrano livelli più bassi di turnover e rendimenti più alti nel lungo termine. ll turnover della forza lavoro fa aumentare le spese, abbassa la produttività ed erode la cultura e la memoria aziendale.  
  2. I clienti vogliono vedere con i loro occhi e sentire con le loro orecchie ciò che noi rappresentiamo, mossi sempre di più dal desiderio di fare affari con aziende con cui condividono gli stessi valori.  
  3. Gli azionisti devono capire il principio guida che sta alla base della nostra vision e mission; se hanno compreso in modo chiaro la nostra strategia e quello che ci sta dietro, saranno più inclini a sostenerci nei momenti di difficoltà. 

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Noi CEO dovremmo sempre domandarci: 

  • cosa stiamo facendo per consolidare il legame con i nostri dipendenti? Come ci stiamo assicurando che i dipendenti, indipendentemente dal loro background, si sentano abbastanza al sicuro da dare libero sfogo alla loro creatività, innovazione e produttività?  
  • siccome il luogo e le modalità di lavoro non torneranno più a essere quelli di prima, in che modo la cultura della nostra azienda si sta adattando a questo nuovo mondo? Stiamo creando un ambiente che aiuta a competere per i talenti? 
  • cosa stiamo facendo per stravolgere il nostro business? Come ci stiamo preparando e come stiamo partecipando alla transizione verso l’azzeramento delle emissioni, via via che il nostro settore viene ridisegnato dalla transizione energetica? 

Su questo ultimo punto ritengo che la decarbonizzazione dell’economia globale stia per creare la più grande opportunità di investimento della nostra vita. Le imprese incapaci di adattarsi, indipendentemente dal settore in cui operano, rimarranno indietro. E varrà lo stesso per le città e i Paesi che non pianificano il loro futuro. Rischiano di perdere posti di lavoro, anche se a vantaggio di altri luoghi. La decarbonizzazione dell’economia sarà accompagnata da un’ingente mole di nuovi posti di lavoro per coloro che si dedicheranno alla necessaria pianificazione a lungo termine. 

Ecco perché è più importante che mai che le aziende ed i manager si facciano guidare dal proprio “scopo”. Se rimarrete fedeli allo scopo della vostra società, e vi concentrerete sul lungo periodo, adattandovi al nuovo mondo che ci circonda, otterrete rendimenti durevoli per gli azionisti e contribuirete a creare un mondo migliore e più sostenibile. 

Elisabetta Pierobon

Responsabile Amministrativo #contabilità #finanza #aspetti fiscali #bilanci #crediti

3 anni

bellissimo articolo Fabio...interamente condivisibile

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