DALLA PARTE DELLE AGENZIE

 Quando un’agenzia partecipa ad una gara per aggiudicarsi la fornitura di un contratto di servizi (che può riguardare la comunicazione, la promozione, la motivazione, l’organizzazione di eventi) mette in campo una serie di attività che, in termini di impegno di tempo, di risorse, di ricerca, è decisamente corposo (e, aggiungo, costoso).

 Ciò dovrebbe portare le aziende che lanciano le gare a selezionare un numero congruo (intendo “limitato”) di agenzie da coinvolgere. In genere dovrebbero essere 3, ma in tutti gli anni in cui ho partecipato a gare mi sono capitate le cose più strane: a volte anche 10 agenzie coinvolte (che significa, per l’azienda committente, un impegno enorme, sia a livello di brief, sia a livello di valutazione delle proposte).

Tutto il lavoro fatto dalle agenzie a livello di progetto di gara non viene mai remunerato; perciò trovo assurdo coinvolgere una miriade di agenzie, sperando che, da tanti lavori, salti fuori l’idea geniale. Un maggior rispetto per la professionalità delle agenzie sarebbe opportuno.

Come sempre, vale il detto che la quantità non fa qualità, ma è invece la capacità di selezionare le agenzie da mettere in gara che dà valore all’ufficio marketing e acquisti delle aziende.

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