Di DPCM e retail
Non mi piace parlare di politica, però è ovvio che la politica influisca massicciamente sulla vita delle imprese. Dal momento che i miei interlocutori sono imprese per forza di cose devo cercare di capire cosa sta accadendo.
Il doing business è un indicatore internazionale che misura la facilità con cui si può intraprendere un’iniziativa imprenditoriale nelle varie nazioni. Il calcolo si basa su diversi fattori, e uno di questi è sicuramente l’analisi del potere legislativo di una nazione.
Come possiamo sperare che in Italia sia facile intraprendere (o mantenere) un’attività imprenditoriale?
Mi riferisco ai vari DPCM che puntualmente vengono proclamati con dirette social il venerdì sera e che hanno valenza per il giorno successivo.
Com’è possibile adeguarsi in meno di 12 ore?
Facciamo un esempio.
Immaginatevi un’azienda di commercio al dettaglio, con diversi punti vendita in diverse regioni d’Italia, collocati in diversi contesti (centri commerciali, parchi commerciali, stabili di proprietà e in affitto).
Non pensate solo ai grossi retailer, esistono realtà che stanno nel mezzo tra il singolo negoziante e la grande catena GDO.
Ci sono persone che stasera saranno incollate alla televisione, ascolteranno il discorso del premier e, una volta fatto, prepareranno una comunicazione per tutti i punti vendita controllando:
- Il colore della regione del singolo punto vendita.
- In che contesto si trova il punto vendita, e quindi capire se parchi e centri commerciali sono aperti entrambi e con che limitazioni d'orario.
- Quali categorie merceologiche si potranno acquistare, e quindi indicare quali corsie bloccare al pubblico.
Questa comunicazione raggiungerà questa sera i veri direttori, che dovranno organizzarsi per rispondere alle disposizioni dell'eventuale apertura di domani.
Non è da me fare l'allenatore di calcio al bar, io non saprei come gestire un paese in un momento come questo, ma il buon senso mi porta a chiedere a chi ci governa un paio di cose.
D'accordo, c'è un'emergenza in atto, ma non colgo la motivazione per scrivere ed attuare delle regole in questa maniera, facendo girare bozze, aspettando il favore delle tenbre...
Se fino ad oggi potevo rimanere aperto, darmi un giorno in più per organizzarmi può causare effetti tanto disastrosi da rendere necessaria questa modalità?
A pensar male c'è il forte sospetto che queste manovre abbiano uno scopo ben lontano dalla gestione di una pandemia.
Reagan diceva che la visione che un governo ha dell'economia si poteva sintetizzare con tre frasi:
- Se si muove tassalo
- Se si muove ancora regolamentalo
- Se non si muove più sussidialo
Un governo che ha questa visione è un governo che, per dirla alla Cipolla, è un bandito: si muove intenzionalmente per portare vantaggio a sé e danno agli altri.
Nel nostro caso il governo sembra occupare il quadrante della matrice di Cipolla in cui le persone arrecano danno contemporaneamente a sé e agli altri.
Cipolla li aveva definiti stupidi.