Disturbi Alimentari in Adolescenza: Comprendere e Affrontare una Crisi Silenziosa

Disturbi Alimentari in Adolescenza: Comprendere e Affrontare una Crisi Silenziosa

I disturbi alimentari rappresentano una problematica sempre più diffusa tra gli adolescenti, un'età caratterizzata da significativi cambiamenti fisici, emotivi e sociali.

1. I disturbi alimentari principali

Le tre principali categorie di disturbi alimentari che affliggono questa fascia di età sono anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata. Ciascuna ha manifestazioni cliniche specifiche e conseguenze potenzialmente gravi per la salute.

  • L’anoressia nervosa è caratterizzata da una restrizione severa dell'assunzione di cibo, accompagnata da un'intensa paura di ingrassare e da una distorta percezione del proprio corpo. I ragazzi e le ragazze che soffrono di anoressia spesso si vedono sovrappeso anche quando sono pericolosamente sottopeso. Questo disturbo può portare a complicazioni mediche significative, tra cui osteoporosi, anemia, problemi cardiovascolari e, nei casi più gravi, la morte.
  • La bulimia nervosa, d'altra parte, si manifesta attraverso episodi di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori inappropriati, come il vomito autoindotto, l'uso eccessivo di lassativi o diuretici, e un esercizio fisico eccessivo. Questi comportamenti sono solitamente accompagnati da un senso di vergogna e colpa, alimentando un ciclo dannoso che può portare a squilibri elettrolitici, problemi gastrointestinali e complicazioni dentali.
  • Il disturbo da alimentazione incontrollata è meno conosciuto ma altrettanto serio. Si tratta di episodi ricorrenti di abbuffate senza comportamenti compensatori, portando spesso a un aumento di peso significativo e ai problemi di salute ad esso associati, come il diabete di tipo 2, l'ipertensione e le malattie cardiache.

2. Quali sono le cause?

Le cause dei disturbi alimentari in adolescenza sono complesse e multifattoriali

Fattori genetici, biologici, psicologici e socio-culturali contribuiscono allo sviluppo di questi disturbi. Gli adolescenti sono particolarmente vulnerabili a causa delle pressioni sociali per conformarsi a ideali di bellezza irrealistici, amplificate dai media e dai social network. 

Inoltre, eventi traumatici, difficoltà relazionali, e problematiche familiari possono giocare un ruolo significativo.

È cruciale riconoscere i segnali di allarme precoci per intervenire tempestivamente. 

Questi segnali possono includere cambiamenti drastici nelle abitudini alimentari, perdita di peso rapida e inspiegabile, ossessione per il cibo e l'esercizio fisico, ritiro sociale, e cambiamenti nell'umore. I genitori, gli insegnanti e gli operatori sanitari devono essere attenti e pronti a offrire supporto e risorse adeguate.

Il trattamento dei disturbi alimentari richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolge medici, psicologi, nutrizionisti e, spesso, anche il supporto familiare. 

Nei casi più gravi, può essere necessaria l'ospedalizzazione per stabilizzare le condizioni mediche e iniziare un percorso di riabilitazione nutrizionale.

3. I dati sull'incidenza dei DCA in Italia

I dati sull'incidenza dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) in Italia mostrano una situazione preoccupante e in crescita. 

Ecco alcuni dettagli rilevanti:

  • Prevalenza e Incidenza: L'anoressia nervosa (AN) ha una prevalenza dello 0.2-0.8%, mentre la bulimia nervosa (BN) è stimata al 3% e i disturbi alimentari non altrimenti specificati (DCA-NAS) tra il 3.7 e il 6.4% (Epid) . L'incidenza dell'AN è di 4-8 nuovi casi per anno su 100.000 individui, mentre per la BN è di 9-12 nuovi casi per anno su 100.000 individui (Epid) .
  • Distribuzione per Età e Genere: Circa il 58% degli utenti che accedono ai servizi ha tra i 13 e i 25 anni, con un 7% sotto i 12 anni. La maggior parte dei pazienti sono femmine (90%) rispetto ai maschi (10%) (Amblav). I DCA colpiscono soprattutto nella fascia d'età 15-19 anni, con una preoccupante riduzione dell'età di insorgenza, inclusi casi di bambini sotto i 10 anni (Amblav) (Epid).
  • Accessi al Pronto Soccorso e Ricoveri: Dal 2014 al 2018, il tasso di accesso al pronto soccorso per DCA è quasi raddoppiato, passando da 5 a 9 per 100.000 abitanti. L'aumento è più evidente nei maschi (+110%) rispetto alle femmine (+64%) (Salute.gov). I ricoveri ospedalieri mostrano un tasso stabile nel tempo, ma con una maggiore prevalenza di diagnosi di anoressia nervosa rispetto ad altri disturbi alimentari (Salute.gov) .
  • Impatto della Pandemia: Durante la pandemia di COVID-19, c'è stato un aumento del 40% dei casi di DCA, con un significativo aggravamento delle condizioni per chi già ne soffriva. I nuovi casi rilevati nel primo semestre 2020 sono stati 230.458, contro i 163.547 dello stesso periodo nel 2019 (Amblav).
  • Comorbilità e Mortalità: L'anoressia nervosa presenta spesso comorbilità con disturbi psichiatrici come il disturbo ossessivo-compulsivo e il disturbo di personalità borderline. La mortalità è più alta per l'anoressia, con una maggiore incidenza di decessi nelle persone con esordio tardivo e disturbo cronico (Salute.gov) .
  • Esenzioni e Assistenza: Le esenzioni per i DCA sono in aumento, con una stabilizzazione dal 2017. La maggior parte delle esenzioni riguarda le femmine (Salute.gov). La mappa dei centri accreditati mostra che ci sono ancora molte aree con accesso limitato ai servizi specialistici, e le liste d'attesa possono essere molto lunghe, portando molte famiglie a rivolgersi al settore privato (Amblav) (Il Fatto Alimentare) .

Questi dati evidenziano la necessità di un approccio più integrato e capillare nella gestione dei DCA, con un maggiore supporto e sensibilizzazione per favorire l'accesso tempestivo alle cure.


Conclusione

È fondamentale che la società nel suo insieme lavori per ridurre lo stigma associato ai disturbi alimentari e promuova una cultura della salute e del benessere che vada oltre l'apparenza fisica. Sensibilizzare e educare le giovani generazioni sull'importanza dell'accettazione di sé e del rispetto del proprio corpo è un passo cruciale verso la prevenzione di queste patologie.


Riferimenti Bibliografici:

  1. National Eating Disorders Association. (2020). Eating Disorders in Adolescents. Retrieved from NEDA
  2. American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
  3. Fairburn, C. G., & Harrison, P. J. (2003). Eating disorders. The Lancet, 361(9355), 407-416.
  4. Lock, J., & Le Grange, D. (2013). Treatment Manual for Anorexia Nervosa: A Family-Based Approach. Guilford Press.
  5. Treasure, J., Claudino, A. M., & Zucker, N. (2010). Eating disorders. The Lancet, 375(9714), 583-593.
  6. Hudson, J. I., Hiripi, E., Pope Jr, H. G., & Kessler, R. C. (2007). The prevalence and correlates of eating disorders in the National Comorbidity Survey Replication. Biological Psychiatry, 61(3), 348-358.


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