Due nuovi inizi
Il piccolo principe

Due nuovi inizi

In LinkedIn festeggiamo la settimana del learning (24 - 30 Ottobre). Ripensando a quanto ho imparato nell'ultimo periodo, posso fermamente affermare che in quest'ultimo anno ho avuto una fortuna sfacciata, come capita poche volte nella vita.

Ho avuto la fortuna di vedere due carissime amiche avere il coraggio di mollare tutto e di ricominciare quasi da zero. In due modi molto diversi con caratteri e progetti diversi (perché loro sono molto diverse tra di loro e neanche si conoscono, tra le altre cose), ma con un'energia tale da non avermi lasciato indifferente, anzi: sono riuscite oltremodo ad ispirarmi! Sto parlando di Giulia Bacci ed Elisabetta Del Zoppo.

Per una mera questione cronologica, partiamo da Giulia. Conosco Giulia praticamente da sempre, da quando avevamo 13 anni ed abbiamo iniziato le scuole superiori nella stessa classe. Posso definirla come una costola di me "dimenticata" in Toscana. Circa un anno fa Giulia, che viveva a Torino e lavorava come istruttrice di nuoto (lavoro che per altro adorava) ha deciso di mollare tutto (ma non tutti) e di ritornare a Pisa poichè non si capacitava del perché la nostra città natale non potesse offrire opportunità a tutti. Inoltre aveva una grande visione: valorizzare il nostro stupendo territorio e le piccole realtà agricole che lo vivono e "nutrono". Nasce così HAT - Hamburgeria Agricola Toscana, il primo locale a Pisa dove si parla, si mangia e si beve toscano al 100%, poichè tutte le materie prime sono locali, il personale è locale e l'atmosfera è locale. A distanza di un anno Giulia ha vinto la sua scommessa ed ora sta già pensando a cosa fare dopo, sempre con il suo innato sorriso che contagia tutti e la sua voglia di fare bene ogni cosa. Da Giulia ho imparato a non avere paura di ripartire da zero ed imparare qualche cosa di nuovo (non è mai stata una grande cuoca ma adesso fa hamburger super) con grande umiltà ma allo stesso tempo con la testa dura di un vero Pisano, che non si lascia buttar giù da qualche parere negativo e dai signor "no non si può fare". Mi ha ispirato tantissime volte in questi mesi quando ha condiviso con me le sue sfide e le sue battaglie, che spesso mettevano in gioco i suoi valori e l'amore per quello che ha creato, rispetto ai quali non ha mai fatto un passo indietro perché sa che se scendi a compromessi con te stesso non torni più indietro. La cosa che mi lascia ancora sorpreso comunque è che quando la incontro dai suoi occhi si capisce perfettamente che questo è solo l'inizio.

La storia di Elisabetta è diversa. La conosco da qualche anno, devo dire neanche pochissimi oramai e ci siamo visti per la prima volta su un campo da pallavolo. Da allora ha cambiato due lavori e recentemente si è trovata nella spiacevole situazione di aver capito che probabilmente non avrebbe più ricavato molta soddisfazione professionale da quello che stava facendo. Elisabetta è una persona molto pratica, nel senso che ama fare le cose con le sue mani e di natura è anche parecchio irrequieta quindi non mi sono stupito più di tanto quando ha annunciato che avrebbe mollato tutto per aprire lo Spazio Battibaleno. Questo negozio, sito a Milano, ha come obiettivo quello di essere un punto di riferimento per tutte le persone che hanno la passione dell'hobbistica e per i lavori manuali. La prima apertura è stata Sabato 22 Ottobre e sono accorsi molti amici e familiari a sostenere questo suo sogno. Anche Elisabetta mi ha insegnato molte cose. Innanzitutto il coraggio di buttarsi senza paracadute, fidandosi del proprio istinto avendo visto un bisogno (un negozio di questo tipo) senza offerta. Anche di lei ho ammirato la caparbietà e la testardaggine. Ho letteralmente amato invece quella sana paura, che ti fa capire di essere al limite, di avere davanti a te qualche cosa di grande ma che non sai bene come prenderlo e da dove iniziare, che ti fa sobbalzare ogni volta che ti viene in mente un'idea diversa e che ti lascia la testa piena di sogni e speranze, ma anche timore di non farcela. Elisabetta mi ha anche insegnato che non devi avere una vera e propria passione o non devi essere un maestro in qualche cosa per provare a creare una nuova strada: basta avere tanta energia e voglia di fare e si possono superare tantissimi ostacoli.

Come avrete capito questo post non è per promuovere queste due inziative (tuttavia se passate da Pisa un hamburger da Giulia è obbligatorio così come per chi vivesse a Milano e non sapesse esattamente che cosa produrre con le proprie mani, andare da Elisabetta potrebbe aprire i suoi occhi), ma per rendere onore a due amiche che hanno avuto il coraggio che a tanti spesso manca, che hanno deciso che il loro presente e futuro sarebbe potuto essere diverso, probabilmente più complicato, ma almeno sarebbe stato quello che volevano. E' stato anche per me un percorso di autoconsapevolezza, di riflessione, ispirazione ed apprendimento e per questo voglio ringraziarle, perché, lo ripeto, sono fortunato a conoscerle.

Andrea Eraclio Coltorti

Test Manager | Project Manager | Service Manager | Senior IT Consultant | ITIL | Agile | Props-C

8 anni

a chiosa brutale.... lo dico molto semplicemente: è verissimo ma è altrettanto vero che chi non risica non rosica

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