FERDINAND DUTERT
Ferdinand Dutert è stato un architetto francese che ha svolto un ruolo di spicco durante l'Esposizione Universale di Parigi del 1889.
Charles Louis Ferdinand Dutert nasce a Douai il 21 ottobre 1845, nei pressi di Lilla, da un padre mercante. Nella città natale iniziò il suo percorso educativo, fino a quando non venne ammesso alla Ecole Nationale Supérieure des Beax-Arts di Parigi, nel 1863, seguendo le orme di suo fratello maggiore Arthur Fleury Victor Dutert (1839-1868), i cui grandi successi nella stessa scuola avevano acceso un grande spirito di competitività in Ferdinand. Allo scopo di distinguerlo dal fratello, Charles veniva nominato “Dutert il Giovane”.
Secondo alcune fonti, gli studi alla Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts erano molto difficili dato che la scuole stessa si prefiggeva di forgiare veri professionisti in ambito architettonico. A livello teorico era opportuno conoscere le tecniche costruttive del passato e i diversi ordini dello stile Classico alla perfezione, mentre dal lato pratico gli studenti dovevano applicarsi per la maggior parte del tempo in progetti sempre più complessi e difficili.
L'École Nationale Supérieure des Beaux-Arts per questo era molto selettiva: prima di potervi accedere, gli studenti candidati dovevano essere ammessi in una bottega d’arte, dove poter fare esperienza ed essere preparati e pronti per la prova di ammissione che si teneva presso la Scuola stessa. Dutert entrò nella bottega/studio di Hippolyte Lebas e fu allievo anche di Leon Ginain, diventando uno dei suoi più grandi allievi, nonché studente di maggior capacità di tutta la Scuola delle Belle Arti. Charles attraversò le varie fasi di formazione proposte dalla Scuola stessa e fu protagonista di una vera e propria evoluzione progressiva.
Primo grande successo ottenuto da Ferdinand Dutert è stato quello di vincere il Prix de Rome del 1869, grazie alla presentazione di un progetto per la residenza dell'ambasciatore francese a Roma, dove soggiornò dal 1870 al 1873 presso Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia (Académie de France). In tale contesto si sono apprezzati i pregevoli ornamenti che saranno gli elementi sempre presenti nell'architettura dello stesso Dutert, e che proprio nella Galleria delle Macchine susciteranno accese discussioni, poiché l'architetto, nel tentativo di ingentilire la sua costruzione, finì per contraddire il linguaggio delle strutture che, in quanto disegnate dalla loro stessa funzione, non avevano necessità di altri appesantimenti ornamentali secondo alcuni.
Successivamente Dutert fu medaglia d'oro al Salon del 1875 e vinse in seguito il prestigioso Prize Duc. Tornato da Roma, Ferdinand fu inoltre insignito della carica di Ispettore dei lavori per la ricostruzione dell'Hotel de Ville a Parigi e gli furono assegnate altre importanti cariche tra cui quella di Direttore dell'Educazione per il Ministero delle Arti.
L’Esposizione Universale del 1889 a Parigi ha rappresentato per Ferdinand Dutert un importante punto di partenza e di arrivo. L'8 novembre 1884, cinque anni prima di questo cruciale evento, il presidente della repubblica francese Jules Grévy costituì una Commissione Consultativa e annunciò che un'Esposizione Universale avrebbe avuto luogo a Parigi, proprio in occasione del centenario della Rivoluzione. Pochi giorni dopo, Dutert cominciò a lavorare a un padiglione espositivo che avrebbe dovuto trovare spazio nel Campo di Marte. Quello che è certo, è che il progetto e il concepimento dell'opera va attribuito allo stesso Dutert, tanto che la Commissione lo premiò con uno dei tre premi, e confidò in lui per la realizzazione di uno dei maggiori padiglioni espositivi.
L'intera Francia era ansiosa di dimostrarsi una nazione nuova, fortemente sviluppata e industrializzata. Grazie al Palais des Machine, ideato assieme a Victor Contamin, che fu appunto progettato per proclamare espressamente la modernità della Francia e raccontarne la sua forza industriale, permise a Ferdinand Dutert di ottenere grandissima fama e notorietà. Fu anche un protagonista di primo piano anche all’Esposizione Universale dell’anno 1900.
Ferdinand Dutert muore a Parigi il 12 febbraio 1906.
Vediamo ora quali sono state le principali opere realizzate da Ferdinand Dutert:
Consigliati da LinkedIn
1882: monumento di Mariette Bey a Boulogne-sur-Mer (Pais-de-Calais);
1884-1887: Ospedale annesso Gatien a Clocheville, attualmente uno sede di uffici amministrativi nota come Direction de l'action sanitaire et sociale, a Boulogne-sur-Mer;
1889: Galleria delle macchine all’Esposizione Universale del 1889 a Parigi, in collaborazione con l'ingegnere Victor Contamin;
1889: Ecole Nationale Supérieure des Arts et Industries Textiles a Roubaix;
1893: memoriale di Wattignies-la-Victoire a Maubeuge (Nord);
1893-1896: Ospedale Generale di Saint-Louis di Boulogne-sur-Mer, in collaborazione con l'architetto della città Pichon (demolito nel 1988);
1892-1898: Galerie de Paléontologie et d’Anatomie del Musée Nationale d’Histoire Naturelle di Parigi, costruito in occasione dell'Esposizione Universale dell’anno 1900.
In foto Galerie des Machines, Exposition Universelle Internationale, Paris, 1889. Photographer: Chevojon.