Foto e ricordi del "mondo 3D"
La velocità a cui la tecnologia ci ha abituati è ormai per tutti noi un dato di fatto, un elemento acquisito nella gestione quotidiana delle nostre agende e delle nostre vite (sia lavorative che non).
Ho da poco terminato di leggere un libro: “Impero”, scritto da Alberto Angela.
Leggere un libro di chi sei abituato a sentir presentare la storia tramite la TV è già di per sé un “rallentamento”, perché nella testa senti la sua voce a leggerti le pagine.
C’è un passo che mi ha colpito molto: Angela descrive l’efficiente sistema postale organizzato dai latini per i messaggi imperiali, ma aggiunge anche una descrizione di come le lettere personali si muovessero all’interno dell’Impero. Tutto veniva gestito all’interno di rigide procedure di impianto militare, ma un elemento è chiaro: ci voleva molto tempo perché un messaggio arrivasse a destinazione.
Oggi il tempo per comunicare non conosce la parola “lento”.
Questo è un pensiero che mi gira in testa da qualche giorno, dopo che sono capitato, quasi per caso, in una cartella di file salvata in archivio del mio computer. Dentro ci ho trovato delle foto fatte negli anni di esperienza nel mondo del 3D Printing.
Qualche tempo fa un amico mi ha detto:
noi appendiamo le foto dei nonni in bianco e nero alle pareti di casa, come delle opere d’arte, ma fra 60-70 anni: cosa appenderanno? Le memorie dei cellulari dove stiamo salvando i nostri ricordi?
Impero Romano e schede SD dei cellulari. Sono elementi lontani, nel tempo e nello spazio. Però l’abbinamento fra la dimensione temporale e i ricordi, che ho rivisto nelle foto che ho ritrovato, mi hanno trasmesso delle sensazioni importanti.