Frédérique Vidal e lo spettro di un «islamogauchisme» nelle Università francesi.
La Francia si conferma, ancora una volta, al centro del dibattito pubblico europeo per questioni che riguardano l’islamismo. Questa volta il tema però è ancora più specifico in quanto si parla di Università e ‘islamo-gauchisme’, termine che sarebbe stato coniato da Pierre-André Taguieff nei primi anni 2000 e che indicherebbe oggi un’ipotetica corrente intellettuale che metterebbe insieme aree di ‘estrema sinistra’ e dottrine islamiste. Per intenderci, un ibrido che andrebbe da sostenitori del pensiero di Mao Zedong a quello dell’Ayatollah Khomeini (esempio ricorrente nella stampa). Seppur molto interessante, quello che ci interessa qui è piuttosto la recente posizione adottata dal governo di Jean Castex proprio contro questa presunta corrente nell’accademia francese. È infatti notizia recente, come riporta The New Arab, della volontà della Ministra dell’Istruzione superiore, della ricerca e dell’innovazione francese, Frédérique Vidal, di voler portare avanti una seria campagna contro l’islamo-gauchisme, colpevole, a suo dire, di aver incancrenito il mondo accademico francese. Per le ragioni soprariportate [e non solo], Vidal dovrebbe chiedere al Centre national de la recherche scientifique (CNRS) di indagare sulla ricerca accademica nelle Università francesi al fine di identificare quello che viene indicato come ‘lavoro militante e ideologicamente guidato’. Nello specifico, Frédérique Vidal, sembra più interessata e preoccupata per i Postcolonial Studies che, sempre a suo parere, sarebbero un chiaro esempio di ricerca ‘non scientifica’. L’accademia francese non è rimasta di certo a guardare: illustri studiosi si sono espressi contro la decisione e le dichiarazioni della Ministra, considerate a tutti gli effetti un attacco alla libertà accademica. È anche dura la risposta di alcune istituzioni universitarie di alto profilo francesi che identificano l’islamo-gauchisme come un concetto che appartiene alla stampa scandalistica e alla retorica di estrema destra. In data 17 febbraio, il CNRS ha pubblicato una nota intitolata: ‘L’«islamogauchisme» n’est pas une réalité scientifique’. Senza mezzi termini, si dichiara che il termine oggetto di discussione è un mero slogan politico usato nel dibattito pubblico al quale non corrisponde nessuna realtà scientifica. Di conseguenza, il CNRS – pur non chiudendo totalmente sulla possibilità di condurre lo studio richiesto dalla Ministra - condanna fermamente coloro che cercano di approfittare di questo termine per mettere in discussione la libertà accademica, essenziale al processo scientifico e al progresso della conoscenza, o per stigmatizzare alcune comunità scientifiche. Il CNRS condanna – continua la nota - i tentativi di delegittimare vari campi di ricerca, come gli studi postcoloniali, gli studi intersezionali o il lavoro sul termine "razza", o qualsiasi altro campo di conoscenza.
La nota del CNRS: https://www.cnrs.fr/fr/l-islamogauchisme-nest-pas-une-realite-scientifique