Guardare al passato per immaginare il futuro
[Maggio 2015] Guida alla Sicurezza compie 10 anni. Li festeggiamo con un’edizione speciale, realizzata in collaborazione con la Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale, costituita dalle compagnie di assicurazione nel 2004 per contrastare il grave problema degli incidenti stradali attraverso progetti e iniziative volti a ridurre l’incidentalità e a salvare vite umane.
Un gemellaggio duraturo, quello tra il Gruppo Viasat e Fondazione Ania, all’insegna delle migliori tecnologie telematiche satellitari al servizio della sicurezza, condividendo esperienze importanti come è stata la campagna sulla "Scatola Rosa", un progetto di sicurezza rivolto al mondo femminile per il soccorso immediato in caso di incidente e per la prevenzione delle aggressioni.
I primi 10 anni della Guida alla Sicurezza segnano un solco importante in un percorso, quello del Gruppo Viasat (1974 – 2014), lungo 40 anni vissuti intensamente correndo sempre incontro al futuro. Sarà un'edizione speciale, come detto all'inizio, pur conservando le peculiarità che hanno reso questa pubblicazione un punto di riferimento per le istituzioni, le aziende e i professionisti che si occupano di telematica satellitare applicata ai settori della sicurezza stradale, della sicurezza personale, del trasporto merci e della logistica.
I prossimi cinque anni saranno fondamentali per stabilire le gerarchie di questo mercato in Europa e nel mondo. La sfida sono gli “analytics”, ovvero i sistemi e i processi di analisi dei dati basate su tecnologie telematiche. Grazie ai Big Data (grandi aggregazione di dati) e all’“Internet of things” (l’estensione di Internet al mondo degli oggetti) gli automobilisti, le compagnie assicurative, le aziende di trasporto e la Pubblica Amministrazione potranno contare su nuove soluzioni e servizi personalizzati, in grado di premiare gli stili di guida virtuosi, migliorare l'efficienza del processo di gestione dei risarcimenti assicurativi, ottimizzare la logistica dei mezzi e delle merci, prevenire i rischi d'incidente per scarsa manutenzione dei veicoli o connessi alle cattive abitudini di guida.
Tutti questi dati possono essere elaborati in informazioni, quindi pesate e valorizzate allo scopo di trasformarle in conoscenza per comprendere i cambiamenti in atto e, di conseguenza, per farsi trovare pronti e allineati con l’evoluzione del mercato. L’Italia sarà protagonista di questo cambiamento epocale? Ovviamente, ci auguriamo di sì nella speranza che non si ripetano gli errori del passato, come è accaduto nell’informatica, quando l’esperienza vincente dei precursori nazionali di quella rivoluzione (Olivetti in primis) è stata dispersa per scelte strategiche-politiche malauguratamente miopi.