GUIDA AGILE PER I LEADER VERSO MIGLIORI MODI DI LAVORARE
“Approccio Agile al Change Management”, di Sarah Jensen Clayton, è l’articolo dell’Harvard Business Review che apre il 2021, segno che cambiano gli anni e il change management rimane un evergreen. Questi sono i punti chiave indicati da Clayton per dare maggior efficacia alle iniziative delle imprese:
· Dichiara la tua visione del cambiamento.
· Libera e responsabilizza le persone che si trovano nella posizione migliore per guidare il cambiamento sin dall'inizio.
· Incoraggia i team che si auto-organizzano per integrare i tuoi sforzi.
· Utilizza i canali social interni e gli influencer per promuovere la consapevolezza e il coinvolgimento di tutti.
· Adotta un approccio sperimentale per imparare velocemente
· Passa dall’orientamento a lungo termine a quello a breve termine
Visione, agenti e ambasciatori del cambiamento, comunicazione integrata, approccio adattivo sono ingredienti noti, validi, necessari e insufficienti. In questo contesto chi guida la trasformazione verso migliori modi di lavorare deve presidiare molte coordinate per evolvere l’organizzazione in modo integrato e sistematico:
• Assicurare che chi lavora da remoto abbia postazioni di lavoro da casa salutari ed ergonomiche
• Monitorare i benefici, i servizi e le soluzioni per garantire che siano offerti in modo equivalente a chi lavora da remoto e in presenza
• Fare un audit rigoroso (end-to-end) degli strumenti di lavoro per assicurarsi che quelli inadatti al lavoro da remoto siano sostituiti o adeguati per supportare il lavoro ibrido
• Definire e implementare una strategia di documentazione (knowledge management) che abiliti il lavoro da ovunque per tutti e formare le competenze per la sua piena adozione
• Allenare il management ai benefici del lavoro ibrido e a comportamenti che non privilegino la carriera di chi lavora in ufficio, in generale abbandonando precedenti pratiche e stili di gestione
• Dar voce, visibilità e inclusione alle persone che scelgono di lavorare prevalentemente da remoto
• Focalizzare le attività di formazione sulle sfide specifiche della gestione da remoto (selezione, on-boarding, gestione della performance, sviluppo, etc.)
• Evolvere la cultura e i processi di lavoro per ridurne la dipendenza da modalità di lavoro esclusivamente sincrone (come la creazione di consenso e la collaborazione)
• Rileggere e aggiornare i valori aziendali per supportare ugualmente il lavoro da remoto e in presenza, anche oltre la pandemia, verso un cambiamento culturale sostenibile
• Ri-creare una policy di viaggio che trasformi ogni opportunità di lavoro in presenza (evento, formazione, ingaggio) in un momento di costruzione dell’identità aziendale
• Definire e comunicare anche esternamente la nuova policy di flessibilità per aumentare l’attrattività della propria employee value proposition (employer branding)
• Definire una strategia di trasformazione a 2-3 anni verso il lavoro ibrido con un modello iterativo sperimentale e di affinamento continuo, con KPI e milestone trimestrali
Maledetta la pandemia. Benedetto lo shock che ci obbliga a ri-focalizzarci su quello che è veramente importante per noi e le nostre comunità. Forse, il regalo più prezioso che ci possiamo fare reciprocamente è non sprecare questa opportunità.
“Se non ora, quando?”, Primo Levi.