HPV: la vaccinazione conviene anche in età adulta

HPV: la vaccinazione conviene anche in età adulta

La vaccinazione anti-HPV è offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi di 11 anni in tutte le Regioni e, in alcune di queste, anche a donne di 25 anni e alle donne trattate per lesioni precancerose HPV-correlate. È, altresì, prevista la possibilità di catch-up gratuito fino a età diverse, in base alle scelte di politica sanitaria delle varie Regioni. Attualmente, soprattutto nelle donne più adulte, sempre più consistenti sono le evidenze scientifiche in letteratura che dimostrano efficacia e sicurezza della vaccinazione per tutta la durata della vita fertile.

L'infezione da HPV (Papillomavirus Umano) è una delle infezioni sessualmente trasmissibili più comuni al mondo. Si stima che fino all'80% delle donne sessualmente attive contrarranno l'infezione nel corso della loro vita. La maggior parte delle infezioni da HPV è asintomatica e si risolve spontaneamente, ma in alcuni casi può evolvere in patologie più gravi, come il carcinoma cervicale. Vediamo in dettaglio i vari aspetti dell'infezione e della prevenzione, in particolare riguardo alla vaccinazione.

Caratteristiche dell'infezione da HPV

HPV è un gruppo di virus che comprende oltre 200 sottotipi, alcuni dei quali sono a bassa oncogenicità (come i ceppi 6 e 11, responsabili di verruche genitali), mentre altri sono ad alta oncogenicità, come i ceppi 16, 18, 31, 45, che sono legati a un rischio maggiore di sviluppare tumori, in particolare il carcinoma cervicale.

L'infezione da HPV non conferisce una protezione permanente contro i sottotipi successivi. Questo significa che una persona che ha avuto un'infezione da HPV può essere reinfettata dallo stesso tipo di virus o da un altro sottotipo oncogeno. La reinfezione e la co-infezione (infezione simultanea con più ceppi di HPV) sono fenomeni comuni e contribuiscono alla complessità dell'infezione.

Fasi dell'infezione e rischio oncogeno

L'infezione da HPV può essere acquisita in qualsiasi momento durante la vita sessualmente attiva. Sebbene molte infezioni siano transitorie e vengano eliminate dal sistema immunitario, un numero consistente di infezioni può diventare persistente, soprattutto nelle donne adulte, che presentano una risposta immunitaria meno efficace rispetto alle giovani donne. La persistenza dell'infezione è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di lesioni precancerose e, successivamente, di tumori.

Le infezioni persistenti con ceppi oncogeni di HPV sono considerate una causa necessaria per la formazione di neoplasie cervicali. In particolare, il tempo che intercorre tra l'infezione persistente e l'insorgenza di lesioni precancerose è di circa 5 anni. Tuttavia, per il carcinoma cervicale invasivo, la latenza tra l'infezione iniziale e la sua manifestazione clinica può essere anche di diversi decenni.

Età e distribuzione dell'infezione

Studi e metanalisi evidenziano due principali picchi di prevalenza dell'infezione da HPV:

  • Un primo picco di positività tra i 5-10 anni dal debutto sessuale, che coinvolge soprattutto le donne giovani, e
  • Un secondo picco tra i 45 e i 55 anni, una fase in cui il rischio di persistenza dell'infezione è più elevato a causa di una risposta immunitaria meno efficace.

Inoltre, circa il 70% delle donne oltre i 25 anni risultano HPV-negative, ma possono comunque essere suscettibili a infezioni future, specialmente da ceppi oncogeni con cui non sono mai entrate in contatto.

Vaccinazione contro l'HPV

La vaccinazione contro l'HPV è uno strumento di prevenzione primaria efficace contro i tumori correlati all'HPV, come il carcinoma cervicale, anale, vulvare, vaginale e orofaringeo. La vaccinazione è altamente raccomandata nelle ragazze tra gli 11 e i 13 anni, prima del debutto sessuale, per garantire che siano protette prima di una possibile esposizione al virus.

Tuttavia, anche nelle donne adulte che non sono mai state vaccinate, la vaccinazione può essere vantaggiosa. Il vaccino è infatti in grado di proteggere da nuovi ceppi di HPV a cui la persona non è stata precedentemente esposta, riducendo il rischio di infezione e di sviluppo di lesioni precancerose e tumori. Studi clinici hanno dimostrato che la vaccinazione anti-HPV è efficace anche nelle donne più grandi, con una protezione significativa contro ceppi ad alta oncogenicità (come HPV 16, 18, 31, 45) e una riduzione dei tassi di infezione e di neoplasie cervicali (CIN1+).

Vaccinazione di recupero e limiti dell'età

In Italia, la vaccinazione di recupero è raccomandata per le donne fino ai 26 anni che non sono state precedentemente vaccinate o che non hanno completato il ciclo vaccinale. Dopo questa età, la vaccinazione non è di routine, poiché il rischio di esposizione al virus è maggiore, riducendo così il rapporto costo-efficacia. Tuttavia, per alcune categorie di donne, come quelle con un solo partner sessuale o non sessualmente attive, la vaccinazione può comunque essere utile e vantaggiosa, anche con un rischio di esposizione al virus molto basso.

Efficacia e sicurezza del vaccino

Il vaccino anti-HPV è sicuro ed efficace. I vaccini attualmente disponibili (bivalente, quadrivalente e 9-valente) sono in grado di proteggere contro i ceppi più pericolosi di HPV. Il vaccino 9-valente, ad esempio, offre una protezione maggiore e ad ampio spettro rispetto ai vaccini bivalente e quadrivalente, poiché copre un numero maggiore di ceppi oncogeni.

Numerosi studi hanno confermato l'efficacia del vaccino anche nelle donne sopra i 26 anni, mostrando una significativa protezione contro la persistenza dell'infezione da HPV e contro la formazione di neoplasie cervicali correlate ai ceppi HPV 16 e 18, con una protezione crociata anche contro altri ceppi oncogeni come il 31 e il 45. Il follow-up a lungo termine ha dimostrato che i vaccini sono immunogenici e sicuri fino a 55 anni, particolarmente nelle donne che non sono mai state esposte al virus.

Conclusioni

La vaccinazione contro l'HPV è uno degli strumenti di prevenzione primaria più efficaci contro i tumori correlati al virus, in particolare il carcinoma cervicale. Sebbene la vaccinazione sia più efficace quando somministrata prima dell'inizio dell'attività sessuale, essa resta utile anche nelle donne adulte, con una protezione significativa contro i ceppi oncogeni non precedentemente acquisiti. La vaccinazione può ridurre notevolmente il rischio di infezione e di lesioni precancerose, offrendo una protezione a lungo termine contro i tumori molto aggressivi. Pertanto, la vaccinazione anti-HPV per le donne adulte, soprattutto quelle sotto i 26 anni, è una raccomandazione importante per la salute pubblica.


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Luigi Virgolini

LP presso MEDICUS

3 mesi

Ottimo consiglio

Francesco Vitale, M.D.

Direttore Centro Salute Donna / Women's Health Center: multi-specialist medical center for women's health.

3 mesi

Hi George 👋🏼👋🏼

Francesco Vitale, M.D.

Direttore Centro Salute Donna / Women's Health Center: multi-specialist medical center for women's health.

3 mesi

🙏🏼 Donatella per la condivisione

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