I bambini che sconfissero Covid
Poco prima di Natale, in un lontano lontano paese orientale, nacque un piccolo animaletto cattivo cattivo. Lui era il re degli animaletti cattivi (chiamati Virus), e per questo portava la corona. Nessuno ha mai capito chi fossero i suoi genitori, o perché fosse così cattivo, ma questo animaletto, che tutti chiamavano Coronavirus (proprio perché era il re), era particolarmente arrabbiato con gli esseri umani. #Coronavirus, detto Covid, era così arrabbiato con gli esseri umani che, sfruttando il fatto di essere piccolo piccolo, iniziò ad infilarsi nella bocca e nel naso delle persone stesse, fino a farle stare tanto tanto male. Quel cattivone aveva poi un’altra caratteristica che giocava a suo favore: quando entrava nella bocca e nel naso di una persona, iniziava subito a moltiplicarsi e ben presto, da un solo #Covid nacquero migliaia, milioni, miliardi di suoi fratelli, altrettanto cattivi, ed altrettanto pronti a fare del male alle persone.
I primi a subire i danni causati da Covid furono ovviamente gli abitanti del paesino dove nacque, che ebbero una grande idea: se Covid entra nella bocca e nel naso della gente, facendola ammalare, si potrebbe provare a tenere le persone lontane una dall’altra, impedendo così a Covid di spostarsi. Tenendo le persone lontane tra di loro, i compaesani di Covid capirono che si impediva a Covid stesso di passare da una persona all’altra, imprigionandolo nella prima persona che aveva fatto ammalare. Nel frattempo Medici ed Infermieri avevano modo di trovare le armi giuste (che loro chiamano medicine) per sconfiggere Covid il cattivone.
L’idea di bloccare Covid tenendo le persone lontane era buona, e avrebbe anche funzionato, ma nel frattempo Covid si era organizzato e, nella notte, era riuscito a scappare dal paesino, attaccandosi ad un turista che passava da quelle parti. Covid era cattivo, ma non era certo ingenuo così, per non farsi scoprire, rimase due settimane nel turista dove si era nascosto, senza farlo ammalare, e quello girò per l’Europa, permettendo ai fratelli di Covid lo spostamento nei vari paesi, arrivando anche in Italia. Una volta entrato in tanta gente che ancora non sapeva niente di lui in Italia, Covid ricominciò a farla ammalare.
Ma ormai Covid aveva le ore contate: se in #Oriente aveva dalla sua il fatto di non essere conosciuto, in Italia Medici ed Infermieri avevano imparato dall’esperienza del lontano Oriente, e avevano iniziato a capire come combatterlo. Ovviamente occorreva innanzitutto tenere la gente lontana, e prima furono chiuse le scuole, poi i negozi. Le persone impararono che lavandosi spesso le #mani, si aiutava ad acchiappare Covid, e furono proprio i bambini ad avere un ruolo importante in questa guerra contro quel cattivone. Se all’inizio l’avevano presa come una vacanza, dopo la chiusura delle scuole i bambini capirono che si trattava di una guerra, e furono i più bravi a rispettare le regole della guerra: non si esce da casa, ci si lava spesso le mani, evitiamo baci e abbracci, se starnutiamo ci copriamo la bocca e cerchiamo di evitare il contatto fisico. Ovviamente le regole erano dure da rispettare, soprattutto con i genitori e gli amici, ma durarono davvero pochi giorni. Nel frattempo altri eroi combattevano Covid fuori casa: le Commesse ed i Commessi dei negozi garantivano la presenza di cibo fresco negli scaffali, Poliziotti e Carabinieri controllavano le strade, tanti Volontari aiutavano le persone sole a fare la spesa e ad avere le medicine, mentre Medici ed Infermieri studiavano nuove armi per sconfiggere Covid il cattivone. È stata davvero dura ma, con l’aiuto di Tutti è stato bloccato Covid, piano piano sono state sempre meno le persone contagiate dal cattivone, e quelle contagiate hanno iniziato a guarire. Come in tutte le guerre, purtroppo anche in questa alcune persone non ce l’hanno fatta, e sono state prese da Covid, ma il loro sacrificio, insieme al lavoro di tutti, ha permesso di sconfiggere questa terribile minaccia in un paio di settimane, riportando poi i bambini insieme ad altri bambini, e tornando alla vita di tutti i giorni. Oggi Covid è vinto, ma non sappiamo dove si sia ritirato, dunque continuiamo a rispettare le norme d’igiene, laviamoci spesso le mani e, se stiamo male, avvisiamo subito i #genitori in modo che possiamo essere certi di non far tornare mai più quel cattivone di Covid e i suoi fratelli.
Dott. Alfonso DI GIUSEPPE
Psicologo