I disturbi d’ansia

I disturbi d’ansia

I disturbi d’ansia sono dei disturbi che, se non adeguatamente diagnosticati e trattati,

 possono trasformarsi in una patologia duratura ed invalidante.

Anche i bambini possono soffrire d’ansia.

L’ansia può incidere:

-sulla cura di se stessi,

-sulla gestione del proprio tempo,

-sul proprio lavoro e le performance ad esso legate,

-sulle proprie relazioni sociali ed affettive.

Sintomatologia dei disturbi d’ansia

Ogni paziente che soffre di disturbi ansiosi sviluppa una propria sintomatologia specifica.

In genere la sensazione che accompagna il paziente è quella di non avere il controllo sulle cose, con conseguente:

-preoccupazione costante per ciò che accadrà,

-senso di vertigine e nausea,

-tachicardia e sudorazione eccessiva (che a lungo andare danneggia il sistema cardio-circolatorio),

-difficoltà a fare le cose e procrastinazione delle cose da fare o difficoltà ad affrontare specifiche situazioni.

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La categorizzazione del DSM-5

In base alla durata, all’età di insorgenza, all’evento scatenante ed alla complessità del sintomo possiamo distinguere secondo le indicazioni del manuale diagnostico dei disturbi mentali (DSM-5):

-disturbo d’ansia da separazione,

-mutismo selettivo,

-agorafobia,

-ipocondria,

-fobie specifiche,

-disturbo d’ansia generalizzata,

-disturbo di panico,

-fobia sociale,

-disturbo d’ansia indotto da sostanze,

-disturbo d’ansia causato da altre situazioni mediche.

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Si può guarire?

Ovviamente in base alla diagnosi effettuata la situazione è strettamente personale e varia da caso a caso.

L’impegno del guarire è una sfida costante che riguarda principalmente il paziente.

Risulta molto importante l’adeguato supporto psicologico da parte di un professionista che struttura un percorso adatto a noi e ci accompagna, fino a che avremo bisogno.

Conclusioni e consigli terapeutici

E’ indispensabile:

-ristabilire la propria connessione con il tempo, cercando di non sovraccaricarsi di impegni,

-darsi degli obiettivi realistici riguardo alle cose da fare,

-essere contenti dei traguardi raggiunti anche se sono solo dei piccoli miglioramenti,

-acquisire la consapevolezza che il nostro controllo sulle cose è impossibile quando riguarda troppi aspetti della nostra vita e di quella degli altri,

-che è importante guardare al futuro ma si vive presente.

Di fondamentale importanza è la respirazione, e, di conseguenza, tutte le tecniche in grado di migliorarla possono essere di grande aiuto.

Anche la musica è di grande aiuto, perché il paziente ha bisogno di ristabilire pace e contatto con se stesso e può farlo con la musica sia ascoltata che da lui stesso prodotta. La musica stimola il rilascio di dopamina, in grado di migliorare l’attenzione e l’apprendimento e può diventare la base per ritrovare un modo di interazione con se stessi e con gli altri più equilibrato.

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Karen Corato

Social media manager Community manager presso Oj Eventi

1 anno

Molto interessante come argomento! Io soffro di ansia, ed ammetto che sia la musica che la respirazione aiutano parecchio

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