Il 58,5% delle famiglie cerca un'assistenza domestica continuativa - studio Censis
𝐏𝐢𝐮' 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐭𝐚' 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚, 𝐚𝐜𝐜𝐮𝐝𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞, 𝐩𝐢𝐮𝐭𝐭𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐑𝐬𝐚 - studio Censis
Il 58,5% delle famiglie cerca un'assistenza domestica continuativa, contro il 41,5% che sceglie invece una casa di cura. La preferenza per le colf aumenta con l'età: il 69,5% delle persone con più di 64 anni si dichiara contrario alla struttura di protezione sociale, a differenza di quelle con meno di 54 anni che sono contrarie al 50,8%. Di fronte alla scelta tra strutture sanitarie pubbliche e private, solo il 5,7% delle persone di età superiore ai 64 anni utilizza i servizi sanitari pubblici.
Uno dei dubbi che spinge la maggior parte delle famiglie ad optare per un aiuto nel proprio ambiente domestico ha a che fare con la capacità di mantenere un buon rapporto con il proprio caro dopo il passaggio alla RSA. Sono invece le famiglie che hanno deciso di utilizzare le strutture di residenza assistita a dichiararsi consapevoli che l'assistenza agli anziani non è la stessa che a casa (59% degli intervistati). D'altra parte, il 20,8% del campione ha dichiarato di ritenere che l'allontanamento dal proprio ambiente possa avere conseguenze negative per la persona con incontinenza.
Il 63,3% di chi sceglie RSA - secondo i dati raccolti - è motivato dalla professionalità di chi opera nelle strutture, il 9,1% dall'ammontare delle rette pagate, il 9% dalla vicinanza di strutture che assicurano visite regolari. Aspetti come la qualità spaziale della struttura e la capacità di socializzazione sono stati considerati dall'8,8% del campione. Per il 6,6% sono importanti anche l'assenza di barriere architettoniche e l'agevolazione dell'autonomia e della mobilità.
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I risultati dello studio suggeriscono la necessità di investire in una rete assistenziale integrata, che coinvolga potenzialmente le strutture oltre che i #caregiver . Una priorità per il il 53,4% delle famiglie intervistate è proprio riconoscere il ruolo di chi presta assistenza a livello familiare, con la possibilità di avere anche un aiuto esterno e di garantire forme di reddito che possano sopperire almeno in parte alla mancanza di adeguati strumenti di welfare.
Infine, il 9% degli intervistati riconosce la possibilità di lavorare da casa come importante per chi sostiene i propri cari, mentre il 6,7% ritiene che potrebbe essere utile un’assicurazione contro gli infortuni domestici e la possibilità di accedere a una pensione basata sui contributi figurativi. Per il 5,4% degli intervistati la formazione può essere utile anche per rispondere meglio agli aiuti a disposizione dei propri cari.
In generale, le famiglie sono fermamente convinte che il modello di cura dei bisogni degli anziani o di chi è privo di autonomia, non possa prescindere dal ruolo della #famiglia , che ancora domina il settore dell'assistenza. #GruppoSanimedica