IL BAMBINO E I SUOI SINTOMI: QUALI RELAZIONI FAMILIARI?
Le forme di educazione del bambino nascondono i sogni degli adulti.(M. Foucault)
Le difficoltà di un bambino rappresentano il riflesso di un ambiente che lo circonda a causa della sua inevitabile dipendenza dal nucleo familiare e della ridotta capacità di selezione degli stimoli, questo facilita il far sì che un ambiente possa risultare meno in sintonia con i suoi bisogni senza che ci sia necessariamente la volontà di esserlo.
Un’importante educatrice come Francoise Dolto, amava sottolineare che spesso i problemi dei piccoli in ambito familiare, sono legati ad una dimensione che alimenta poco il senso di poesia di cui i bambini hanno bisogno per sviluppare il proprio modo di essere. Ad esempio cita l’episodio di come aveva risolto il dilemma di un bimbo riguardo l’esistenza o meno di Babbo Natale, la sua attenzione si era rivolta nell’aiutarlo a permettersi questo rito come un suo desiderio così da poter esprimere ciò che era insito in lui.
Bisogna dunque ricercare modi di comunicazione che non si esauriscano negli aspetti pratici; spesso si tengono lontani i bambini pur avendoli vicini perché il rapporto con le loro emozioni genera disagio nei genitori, soprattutto quando entra in gioco la paura di sbagliare.
È invece molto proficuo allenarsi ad andare oltre la verbalizzazione della comunicazione riferita agli aspetti concreti, cercare non soltanto di dare un significato alle cose, quanto stimolare e far emergere la soggettività del bambino avvicinandosi ai suoi tempi interiori.
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L’ascolto, unito a forme di linguaggio intese come atti espressivi, sono gli elementi in grado di sostenerlo nella formazione della propria autostima. Parlando di crescita ed educazione è pur sempre sotto inteso che si parla di legami, ed è attraverso questo nutrimento al legame che la crescita può continuare il suo percorso.
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Libero Professionista Consulente Psichiatra e Criminologo Clinico Forense
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