Il digitale è prima di tutto un modo di pensare (e di essere responsabili)
L'innovazione HR è un percorso in cui il cambio di cultura e di mindset è fondamnteale. La tecnologia già c'è. E' urgente adottare agilità emotiva e coraggio di cambiare

Il digitale è prima di tutto un modo di pensare (e di essere responsabili)

“il digitale non è (solo) tecnologia; è prima di tutto un modo differente di pensare e di comportarsi”

Cit. Cardile, Mayer, Moder - Trasformazione digitale Ed. egea 2017

Tre anni fa iniziavo a frequentare un master in Digital e Social HR management in risposta a una mia personale esigenza adattiva di employability. 

Il principale risultato ottenuto è stato il collegamento di puntini rossi (di conoscenza) fra le esigenze di business e le opportunità di evoluzione di una funzione di HR che risultasse adattiva a quanto la velocità della tecnologia già imponesse sui sitemi di business. 

Quando il cambiamento esterno è più veloce di quello interno la fine è vicina e questo è un tema di HR”: mi sono segnata in verde questa frase del prof. Federico Pagani che m ha fatto emozionare per la semplicità con cui ha raccontato che cosa sono i Big data e come possono impattare sul processo decisionale. I dati in azienda li abbiamo già, la cosa difficile è trasformarli in informazioni di valore

Quali sono le sfide sul nostro tavolo le inseguo da allora e, con la curiosità di una neofita anche dopo vent'anni di esperienza, mi sono letta diversi libri e articoli. Ho anche già erogato diversi corsi sull’innovazione nel people management 4.0, la digital readiness, i test per valutarla, le competenze utili all’innovazione, il passaggio da recruiting ad attraction, gli strumenti, il valore per le persone e per il business. Ho condensato tutto il percorso in questa immagine di copertina. che ho creato per un percorso di formazione tempo fa.

Oggi però è diverso. Siamo passati nel giro di una settimana dal chiederci quale luogo fisico in ufficio fosse congeniale a sentirsi bene come a casa al fatto di lavorare da casa. 


la sfida di hr oggi è di far lavorare le persone in TEAM come se fossero in presenza, nell'ambiante confortevole di casa propria

Ho parlato con diverse persone in questa settimana e ho riscontrato diversi approcci alla gestione della circostanza: 

  • Dal giorno 1 tutte le grandi aziende già dotate e strutturate hanno iniziato a lavorare in smartworking perchè erano già pronte (non a fare il telelavoro) a continuare a garantire risultati anche fuori dall’azienda: tutti connessi. 
  • Dal giorno 1 alcuni miei clienti e PMI che erogano servizi hanno lavorato da casa, in team tutti connessi.
  • Dal giorno 1 le imprese di produzione hanno creato nuove misure di gestione dell’emergenza, ove possibile hanno lavorato da casa e in produzione sono state adottate misure straordinarie, almeno quelle con cui ho parlato.
  • Dal giorno 1 diverse aziende che erogano servizi o creano soluzioni e non producono, hanno continuato a chiedere alle persone di andare in ufficio chiedendo loro di usare mezzi propri per raggiungere il luogo di lavoro con mezzi propri.

PERCHE’? 

Il digitale è prima di tutto un modo di pensare. 

Ho letto di recente un libro sull’#agilità #emotiva, a complemento di tutte le teorie sul cambiamento. Forse ci siamo talmente spaventati dal non voler prendere in considerazione ogni cambio di abitudine?

Alcuni clienti mi hanno detto che sono le persone stesse a preferire l’ufficio e che quindi hanno scelto liberamente di continuare a recarsi sul luogo di lavoro. 

Alcune miei amici mi hanno detto di sentirsi “leoni in gabbia” dovendo lavorare da casa con le videoconferenze in luogo degli incontri commerciali. 

Con le mie amiche insegnanti ci scambiamo whatsapp a tutte le ore per confrontarci sulle migliori piattaforme da adottare in didattica e già da ieri sono tutti organizzati. 

Alcuni uomini e donne di business in questa situazione hanno minor #digital readiness rispetto agli insegnanti di ogni ordine e grado. 

Eppure il senso di urgenza esiste ed è reale.

Perchè non ha catalizzato l’apertura al nuovo?

 Fa paura?

Questa cosa che chi lavora nelle PMI in ruoli di staff non sia al proprio pc di casa mi fa un pò soffrire oggi, a voi no? 

Il digitale è prima di tutto una questione mentale. 

Quale atteggiamento risulta più adattivo (e responsabile) oggi? 

Non chiuderò con call to action perché ho già visto troppe pubblicità in questo periodo.

Sto un pò soffrendo perchè “vedere gli scenari” è una cosa che ho imparato da un grande imprenditore con cui ho avuto la fortuna di lavorare per lungo tempo. 

Se lo scenario cambia dobbiamo chiederci come leggere rapidamente e rispondere al cambiamento, possibilmente anticipando lo tsunami e in forma etica per azienda e persone. Cit. U.Q.

“Rendere l’organizzazione più fluida, produttivamente adattabile, resiliente agli inevitabili contraccolpi di un mare in tempesta, è uno dei compiti primari di chi la gestisce..”

Cito invece qui Donadio in una bella intervista di Demartini in HR - link, 2017

La domanda OGGI non è se CAMBIARE ma COME.

Il quando è ADESSO

Come avete modificato il vostro modo di lavorare nelle ultime due settimane?

Grazie se vorrete raccontarmi.

Buon lavoro e buona giornata

S.G.

#energiaPura sempre!

#digitalreadiness #digitalhr



Daniele Priarone

C.E.O. & Founder GreenEco Wastewater srl

7 mesi

Silvia, grazie per la condivisione!

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