IL SILENZIO DI ROMA CENTRO (di A. Cesarale)
Il silenzio di Roma centro (di A. Cesarale)

IL SILENZIO DI ROMA CENTRO (di A. Cesarale)

IL SILENZIO DI ROMA CENTRO (di A. Cesarale)

 Il quartiere Borgo, in Roma centro, posto di fronte alla maestosità di San Pietro, vive oggi i suoi giorni di silenzio. 

E’ strano per noi residenti vederlo così.

Normalmente qui migliaia di turisti vanno in Piazza, fanno una fila chilometrica ed ordinata per entrare nei Musei Vaticani, aspettano pazienti ai metal detector per accedere in Basilica, corrono verso i giardini di Castel Sant’Angelo ad ammirare la maestosità della Mole Adriana tra pini secolari.

Sono in tanti, poi ritornano, mangiano una pizza rossa al Panificio da Angelo, comprano un souvenir religioso, fanno colazione alla Latteria dove puoi anche incontrare un Campione del Mondo dell’ Italia calcistica del 2006. 

Chi ha tempo cena prestissimo nei tavolini su Borgo Pio, al riparo di grossi ombrelloni bianchi, con sedie malferme sui “san pietrini”, i blocchetti di leucitite del lastricato stradale tipico del centro storico di Roma.

 Oggi tutto questo è sospeso. Il silenzio è rotto dallo scroscio dell’acqua dei “nasoni”, le fontane in ghisa con la cannella ricurva, dalle campane in bronzo della Basilica Vaticana che battono le ore, dallo stridio dei gabbiani che hanno nidificato lungo il Tevere e volano sopra i tetti.

Su quelle terrazze, dove qualcuno prende una boccata d’aria, legge un libro, ammira Monte Mario o Monte Tuscolo che da lontano guardano attoniti.

 Gli altorparlanti della Polizia Municipale nei vicoli ci ricordano che non possiamo uscire se non per ciò che è strettamente indifferibile.

 L’ultima volta che non siamo potuti uscire, era stato nell’ Aprile del 2005, in occasione dei funerali di colui che diventerà San Giovanni Paolo II. 

 Una folla immensa, un serpentone che lungo il Borgo ci ha impedito di andare fuori, giorno e notte: impossibile fendere quella folla commossa, ordinata ed in preghiera per la morte del grande Papa.

 Anche il silenzio e le assenze di oggi sono una grande rinuncia per noi, ma sono ancora una volta un messaggio di speranza per la vita che ritornerà, per la quotidianità che refluirà, per i colori che faranno sparire di nuovo il silenzio di Roma centro.


http://italians.corriere.it/2020/03/22/foto-il-silenzio-di-roma-centro/

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