Imprinting relazionale

Imprinting relazionale

Imprinting Relazionale

 

Nel bene o nel male, le figure dei genitori hanno il potere di plasmare le nostre vite, come gli psicologi ben sanno. Una nuova ricerca della Pennsylvania State University pubblicata sulla rivista "Developmental Psychology" conferma che le relazioni d'amore delle figlie femmine sono fortemente influenzate dalla personalità del proprio padre. In particolare i ricercatori americani hanno scoperto che chi cresce con padri distaccati, duri e assenti tende a fare sesso in giovanissima età e ad avere molti partner sessuali, con relazioni spesso destinate a finire in breve tempo.

Indubbiamente le figure e gli stili genitoriali influenzano tutta la nostra vita e in particolare anche le relazioni che avremo nella nostra vita.

È difficile però instaurare un legame di causa effetto così rigido come quello proposto dalla ricerca sopra citata. Si può parlare di influenzamento ma in termini più ampi: ad esempio se i vissuti di un soggetto saranno stati con entrambi i genitori poco presenti o addirittura abbandonici, si cercheranno relazioni totalizzanti, dalle quali sarà difficile prendere distanza anche nel momento in cui i sentimenti finiscono o ci si rende conto che il partner non è più la persona adatta a noi.

L’esempio riportato sopra potremmo leggerlo come una reazione all’abbandono del maschile ma con l’incapacità di portare avanti la relazione stessa in quanto non si ha avuto modo di sperimentarla in infanzia.

Chi si occupa di clinica molto spesso indagando la qualità relazionale tra paziente e genitore e tra i due genitori riesce già a prevedere come saranno le relazioni future del paziente o quantomeno a dare una possibilità di lettura e comprensione delle relazioni passate.

 

In che modo la figura del padre pesa sul nostro modo futuro di amare?

La figura del padre è la figura maschile di riferimento e quindi non solo saremo influenzate rispetto a quanto e come siamo state amate da lui, ma anche da come lui ha gestito il rapporto con la madre e viceversa; per questo motivo infatti si parla di catene della violenza quando bambine che sono state sottoposte a relazioni violente tra i genitori tenderanno a trovare compagni violenti e prevaricatori.

È un po’ come un imprinting di base, dal quale si può assolutamente evolvere ma solo attraverso la consapevolezza, a volte molto dolorosa.

 

Perché un padre duro e assente può spingerci a cercare più partner e a fare sesso in giovane età? Perché ha disertato il ruolo, e quindi probabilmente non è stato in grado di essere prima di tutto contenitore di emozioni, vissuti e una figura di riferimento, e poi di costruire quel contenitore necessario ad ognuno di noi per avere regole e per avere il giusto rispetto per il sé e per gli altri. L'attenzione del padre poi la potremmo leggere anche come una base importante per la creazione di una corretta autostima, se non mi consideri, se non mi ami è perché non ne sono degno. Dobbiamo considerare l'assunto di base che vuole che i bambini incolpino sempre se stessi per tutto ciò che vivono e mai gli altri, tantomeno i genitori.

 

Cosa dire invece di una realtà diversa in cui il padre è stato dolce e presente; che tipo di partner potremmo cercare da grande? Molto dipende dal grado di individualizzazione che abbiamo raggiunto. Potremmo cercare una figura simile alla figura paterna, oppure se ne siamo ancora troppo legate, cercare una figura di rottura, un partner ad esempio più attento alla carriera piuttosto che alla coppia. 

È bene ricordare che quando si affrontano questi temi bisogna sempre prendere in considerazione sia il rapporto con la figura paterna sia quello con la figura materna.

Direi però che in generale se la figura paterna in particolare è stata positiva, non dovrebbero esserci troppe “cattive” proiezioni nella ricerca del partner.

 

Di recente mi è stato chiesto, al riguardo: “Capita a tante donne di cercare una figura paterna nel proprio compagno; perché e quali sono i rischi di un simile rapporto padre-figlia in coppia?” I rischi sono elevati, quello a cui dobbiamo aspirare è sempre qualcosa di unico e originale e non la brutta copia di qualcosa che conosciamo già. Poi può essere che alcuni aspetti paterni ci piacciano a tal punto da volerli anche nel nostro partner ma la chiave come sempre, per tutto, è la consapevolezza con la quale si affrontano le situazioni.

Aver vissuto particolari situazioni personali con i genitori oppure nella relazione tra i genitori, normalmente porta a negare la consapevolezza di ciò che abbiamo vissuto e a replicare oppure a comportarci in reazione.

 

Come facciamo ad emanciparci da questi schemi nella vita di coppia?

La prima e fondamentale cosa, come sempre, è la consapevolezza. Cioè renderci conto di che tipo di attenzioni genitoriali abbiamo ricevuto e a che tipo di relazione genitoriale abbiamo assistito. Alcune domande da porsi sono legate alla possibilità che abbiamo avuto di essere riconosciuti dai nostri genitori in quanto esseri unici e non in quanto desideri dei genitori, se siamo stati amati e rispettati, se siamo stati coccolati, accarezzati, accuditi, ... oppure no. Che tipo di vita familiare abbiamo vissuto, come erano i rapporti tra madre e padre o sostituti genitoriali, c'era rispetto, affetto, troppo o troppo poco, c'era comunicazione e scambio, oppure no.

Queste sono le basi dalle quali partire per capire che tipo di clima abbiamo respirato, come sono state costituite le nostre basi affettive e relazionali, una volta riportata un po’ di luce in queste memorie, si dispiegherà davanti a noi la stele di rosetta per comprendere tante cose che abbiamo fatto, vissuto, subito nella nostra vita.

 

Buone Relazioni!

 

 

 

Elena Benvenuti

Psicoterapeuta - Psicoanalista

 

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