Istinti migliori

Istinti migliori

Ho notato che alcuni confondono l’istinto con l’ispirazione: due concetti che hanno un importante punto di contatto, ovvero intervengono quando viviamo un momento di stallo e dobbiamo uscirne nel migliore dei modi. Ti sei mai trovato in una situazione inedita in cui devi prendere delle decisioni senza avere l’esperienza necessaria? A cosa ti affidi? All’istinto o all’ispirazione? Può capitare in qualsiasi momento della giornata. Ad esempio, quando sei in auto e qualcuno non ti dà la precedenza: hai pochi attimi per reagire. A cosa ti appelli? All’istinto o all’ispirazione? La stessa cosa accade sul lavoro: una richiesta insolita di un cliente, un fornitore che sbaglia la spedizione o un effetto indesiderato. Siamo preparati per l’ordinario, ma ci troviamo spesso a improvvisare o gestire lo straordinario.

La differenza tra questi due comportamenti è abbastanza nota.

  • L’istinto è una reazione immediata e innata, che agisce senza ragionamento, spesso per garantire la sopravvivenza.
  • L’ispirazione, invece, è una forza motivazionale che stimola nuove idee o attività, spingendoci verso la creazione e l’innovazione. Ma non volevo parlarti di queste differenze, che conosci benissimo, bensì della loro implicazione psicologica.

“Segui il tuo istinto” a volte è un buon consiglio. Più spesso, però, è un invito ad abbandonarsi alle proprie paure o a evitare il duro lavoro di comprendere come migliorare i propri comportamenti. L’essere umano ha sempre due opzioni disponibili nel suo DNA più primitivo: fuggire o combattere. In base al nostro temperamento e alla storia che ci raccontiamo, sceglieremo la strada che più è in linea con chi abbiamo deciso – o ci è stato imposto – di essere.

“Segui il tuo istinto.” Se avessi ascoltato chi mi esortava a farlo, oggi sarei decisamente meno realizzato. Per chi non ha l’istinto di competere, è un invito a indulgere nelle proprie paure, a evitare il lavoro noioso, duro e poco gratificante di migliorare se stessi. Forse dovremmo lavorare sul nostro istinto per crearne uno migliore, che ci racconti la verità e non ci fornisca un facile alibi: “sono fatto così”.

Ho scoperto che l’istinto è qualcosa che va allenato. I grandi atleti, come un pilota di Formula 1 o un calciatore di Serie A, si sono allenati e hanno sbagliato così tante volte che ora possono permettersi di non pensare in una situazione insolita e basarsi sulla loro reazione istintiva. Così ho imparato anch’io a darmi una possibilità diversa ogni volta che il mio istinto mi dice di fuggire. Se non rischio la vita, ma solo di cadere, è sempre la scelta giusta.


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Davide Palamara

Ho fondato 4humans per aiutare gli imprenditori a risolvere i problemi con manager e collaboratori difficili.

3 mesi

Ho molto su cui riflettere. Grazie Maestro ❤️

Simona Eco

Assistente di Direzione | Virtual Assistant | Project Manager con esperienza internazionale🌎 Pianifico, organizzo, avvio realtà innovative 📌 Scrivo per passione ✨La fiducia è il mio super potere

4 mesi

Il valore dell'istinto è sopravvalutato (secondo me) e tanto spesso le persone si vantano di essere istintive, come se significasse essere più passionali. E invece, come scrivi, l'istinto può essere una trappola. Preferisco sempre parlare di intuito, per cui ci vuole attenzione profonda. Ed è vero: l'ispirazione è una potenza motrice straordinaria :-)

Vincenzo De Marinis

SCUOLA SUPERIORE DIPLOMA DI RAGIONERIA AMMINISTRATIVA/2 anni FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

4 mesi

ISTINTO!! SESTO SENSO! SEMPRE

Fabio De Lucia

Persona | Imprenditore | Autore | Formatore&Coach specializzato in Voce e Comunicazione Aziendale | Direttore Vendite | Marketer | Official Four Voice Colors Trainer | Counsellor ad Orientamento Analitico Transazionale |

4 mesi

Ciao Riccardo Scandellari , molto bello questo quesito. Penso che la commistione di istinto e ispirazione sia una chiave di lettura ulteriore. Io, preferisco prendere decisioni su ciò che sento, e a creare il nuovo sull’ispirazione.

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