La Coop tra progetti e (crude) realtà. Risultati 1Q i supermercati si riprendono quote dai discount
Circa un anno fa il Presidente di Coop Italia #MarcoPedroni, assieme al top management Maura Latini e Domenico Brisigotti , spiegavano al mercato che Coop Italia avrebbe cambiato strategia, portando al centro del progetto la sua MDD.
Ad un anno di distanza, in un editoriale e numeri alla mano, Andrea Meneghini spiega perché la strategia di Coop Italia, in realtà, può essere interessante e probabilmente anche vincente, ma proprio i citati numeri daranno chiarezza: per le sette cooperative ci saranno tempi e modi differenti per arrivare a quell’obiettivo. I numeri citati e chiarificatori sono quelli dei loro conti economici.
Sviluppare un’offerta a marchio del distributore completa, nel contesto di un’area vendita molto estesa, può significare occupare molti spazi ma, allo stesso tempo, lasciare che la IDM così come i prodotti territoriali, a seconda delle categorie merceologiche, abbiano la loro degna espressione.
Unicoop Firenze s.c. è oggi l’unica realtà capace (almeno economicamente) di sviluppare un complesso progetto all’interno del quale la MDD possa avere una sua forte rappresentanza. La preminenza della MDD ha il merito di dare alle cooperative gli strumenti per affrontare l’avanzata dei discount senza timori, ma allo stesso tempo, grazie ad un diverso modello di business, permette anche estensioni non concesse ai temibili concorrenti.
A tal proposito, un interessante esercizio è quello di mettere a confronto i prezzi di un paniere di prodotti assimilabili di Lidl o Eurospin con quelli MDD di Unicoop Firenze. Ci si accorgerà che spesso i prodotti Coop sono addirittura più convenienti.
Nel programma redazionale di GDONews , alle analisi economico-finanziarie si affiancano quelle relative alle quote di mercato. E così, dopo aver messo a confronto #CoopItalia e le altre centrali sul territorio nazionale e sui differenti cluster di vendita (clicca sotto sull'immagine per leggere l'articolo)
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questa settimana, in una nuova pubblicazione, grazie ad uno studio di Istituto GeoRetail Italia , ci si è addentrati maggiormente nel tema per comprendere qual è la forza del gigante cooperativo nel confronto con i principali competitors. (Clicca l'immagine sotto per leggere l'articolo)
Le sue quote di mercato sono sempre al di sopra del 10% in tutti i cluster di vendita, addirittura sopra la sua media nazionale oltre i 1.500 mq. Coop, in questo senso, non è solo espressione di ipermercati. Nell'articolo ci si addentra in analisi territorio per territorio ed in ogni cluster di vendita.
Intanto, l'attualità ci porta a valutare le prestazioni della #gdo alla fine del primo quadrimestre. Ci siamo abituati ad un mercato che cresce molto a valore (fatturato) ma che langue sui volumi di vendita. Grazie ad NielsenIQ questa settimana abbiamo pubblicato un articolo spiegando che nei primi quattro mesi dell'anno i discount, dopo anni di crescita inarrestabile, hanno ceduto ai supermercati una piccola parte delle quote conquistate negli anni precedenti.