La Digitalizzazione dell'Apprendimento: Un Ponte tra Orientamento Personale e Ricerca di Senso
Sono Vivaldo Moscatelli, Consigliere Nazionale di AIF Associazione Italiana Formatori coordinatore del Gruppo Scuola.
Vorrei partire da tre suggestioni degli interessantissimi interventi che mi hanno preceduto…
Ringrazio daniela pavoncello , che ricordo insieme a Claudia Massa , per un interessantissimo intervento di qualche anno fa sulla Logoterapia; se è vero, come dice Viktor Frankl che “Ho trovato il senso della mia vita aiutando gli altri a trovare il significato della propria.” siamo nel posto giusto, soprattutto considerando gli istituti che AIF ha previsto per la Scuola (Gruppo Scuola e Comunità di Pratica)…
E anche rispetto a quello che ha detto @Riccardo Barderi, consiglio l’articolo che fa riferimento al Convegno sull’intervista che ho fatto a Luciano Floridi e che trovate sul primo numero di FOR del 2024 e il suo punto di vista sul tipo di preparazione che la Scuola deve fornire…
Ultimo ma non ultimo, come notava giustamente Marco Cristian Vitiello c’è solo una forza più forte del cambiamento, la nostra volontà di resistergli…
Quindi come è già stato sottolineato chiaramente da chi mi ha preceduto, viviamo in un tempo di profonda trasformazione, mi sentirei di dire forse da troppo tempo: il digitale, la pandemia, l'intelligenza artificiale, si sono avvicendati senza soluzione di continuità, anzi con più di qualche momento di sovrapposizione.
Intenzionalmente non ho considerato il tema dell’intelligenza artificiale in questo brevissimo intervento perché richiederebbe un tempo che non abbiamo senza evitare eccessive semplificazioni ma ricordo lo spazio social #OPENAIF (bit.ly/openaif per iscriversi) predisposto dall’Associazione e proprio venerdì 19 ragioneremo di temi affini con Francesco Varanini .
L'accelerazione che abbiamo vissuto in questi ultimi anni non è stata, non può esserlo, senza effetti collaterali: qualsiasi accelerazione lo è, per definizione…
Uno di questi è sicuramente la difficoltà, in certi casi, il rifiuto, di adattarsi al tempo presente.
Però mi sentirei di partire da alcuni punti che gettano una luce meno fosca, più positiva…
Vorrei evidenziare come la digitalizzazione dell'apprendimento possa influenzare, positivamente, l'orientamento personale e professionale e come contribuisca alla ricerca di un senso più profondo nella nostra vita.
Viviamo in un'epoca, dicevamo, dove la tecnologia digitale si intreccia indissolubilmente con ogni aspetto della nostra esistenza.
Penso al concetto di #Onlife di Luciano Floridi ma penso anche che non sia un caso che complesso, complessità, derivino proprio da intrecciato: la ricerca di senso è anche un tentativo di abitare questa complessità, giacché il tentativo di risolverla è, questo si, privo di senso…
Tutto questo è ancora più significativo nell'educazione e, in particolare, in quelli che sono i vari aspetti della formazione a distanza e dell’asincrono
Piattaforme online e risorse digitali offrono possibilità illimitate di apprendimento, permettendo a ognuno di esplorare liberamente, autonomamente e compiutamente, i più svariati campi di interesse.
Non mi soffermo sulla polemica tra trasmissività e trasformatività nell’educazione e nella formazione che credo sia stata superata, de facto, dal continuo ricorso, (e mi sentirei di dire, anche per esperienza personale) con successo, al digitale in ogni percorso che viene proposto, a qualsiasi livello (penso ad AIF ma anche alla formazione scolastica)
Questa accessibilità e flessibilità hanno democratizzato l'istruzione, rendendo il percorso di apprendimento un viaggio personale unico, che può essere più aderente agli interessi dello studente e alle sue aspirazioni offrendo, come sappiamo, una pletora di possibilità di accesso ai contenuti che trova rilevante e di cui ha bisogno (penso: alle università online, ai MOOC, agli infiniti contenuti disponibili nelle piattaforme social, alla possibilità di navigare tra gli indici dell’informazione online per accedere direttamente a quello che si ritiene rilevante)…
Ma c'è di più.
Questa era digitale ci invita a riflettere anche sulla 'ricerca di senso'.
L'apprendimento online non è solo un mezzo per acquisire competenze o avanzare professionalmente; è anche una via per scoprire e riconnetterci con i nostri valori più profondi, le nostre passioni e le nostre aspirazioni.
In questo senso, la digitalizzazione dell'apprendimento va oltre la semplice acquisizione di conoscenze; diventa un veicolo per un'autorealizzazione più profonda.
Ovviamente, qui, il senso non è quello di avere una funzione alternativa alla formazione tradizionale ma di diventarne il complemento, una possibilità estesa al nostro servizio e che possiamo gestire in completa autonomia, sotto il nostro completo controllo…
Il potere dell'e-learning sta nella sua capacità di offrire non solo conoscenze tecniche, ma anche spunti per un'autoriflessione significativa.
Attraverso l'esplorazione di nuovi argomenti, siamo spinti a riflettere sul nostro posto nel mondo, e sulle nostre ambizioni.
In questo modo, il digitale si rivela non solo come uno strumento per l'orientamento professionale, ma anche come un alleato nella nostra ricerca di senso.
Possiamo quindi affermare che, in un'era in cui il digitale è il fondamento stesso della complessità della nostra Società, la Scuola, come istituzione fondamentale proprio della società, si trova al centro di una rivoluzione educativa che ha una ricaduta professionale ma anche esistenziale.
Voglio provare a sintetizzare alcuni punti che possano essere considerati una proposta per successivi approfondimenti:
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Impatto della Digitalizzazione nell’istruzione:
Le scuole hanno adottato, dovrebbero aver adottato, tecnologie digitali per trasformare gli ambienti di apprendimento in spazi dinamici e interattivi, in veri e propri ecosistemi digitali di apprendimento.
Questo cambiamento si estende oltre le aule tradizionali, creando opportunità per apprendimenti più personalizzati e centrati sullo studente.
L'integrazione di strumenti digitali nell'educazione permette agli studenti di seguire percorsi flessibili e personalizzati, adattandosi ai loro stili di apprendimento e interessi.
Se questa promessa del digitale con l’e-learning è stata in parte disattesa, l’intelligenza artificiale sta dimostrando in questo tutta la sua potenza.
La Tecnologia Digitale come Strumento di Orientamento:
L'uso della tecnologia digitale nella didattica si rivela cruciale per l'orientamento personale e professionale degli studenti.
Attraverso piattaforme di e-learning e risorse online, gli studenti possono esplorare svariati campi di interesse, acquisendo competenze che li preparino per le sfide future.
Questo percorso non solo arricchisce il loro bagaglio culturale e professionale, ma li guida anche nella scoperta dei loro interessi e passioni, delineando i contorni di un futuro professionale più in linea con le loro aspirazioni personali.
Ricerca di Senso attraverso l'Apprendimento Digitale:
L'apprendimento digitale offre agli studenti la possibilità di intraprendere un viaggio di auto-scoperta e di ricerca di senso.
La flessibilità e l'accessibilità delle risorse digitali riescono a supportare gli studenti nella formazione di una comprensione profonda di sé, dei propri valori e aspirazioni.
Questo processo di auto-riflessione è fondamentale per la formazione di individui consapevoli, in grado di affrontare le sfide di un mondo in continua evoluzione.
Il Ruolo Evolutivo degli Educatori:
In questo contesto digitale, il ruolo degli educatori si evolve.
Gli insegnanti diventano facilitatori che guidano gli studenti attraverso un percorso di apprendimento personalizzato, sostenendo la loro ricerca di senso e orientamento.
Questo dovrebbe essere lo scenario vincente, il panorama ideale in cui muoversi, oggi…
Questo richiede un cambio di prospettiva nell'insegnamento: da dispensatori di conoscenza a mentori capaci di incanalare la curiosità degli studenti verso un apprendimento significativo, autentico e anche, perché no, autodiretto…
Vado alla Conclusione:
La digitalizzazione dell'apprendimento rappresenta una svolta cruciale per la Scuola e l'istruzione moderna.
Non solo prepara gli studenti per un futuro tecnologicamente avanzato, ma offre anche un terreno fertile per un'autoriflessione significativa.
Questo processo può essere decisivo per sviluppare individui preparati, capaci di trovare il proprio posto in un mondo in rapida evoluzione e di perseguire un'esistenza piena di significato e come secondo Carl Rogers
In ogni organismo, uomo compreso, c’è un flusso costante teso alla realizzazione costruttiva delle sue possibilità intrinseche, una tendenza naturale alla crescita.
Il digitale può essere, in questo, un facilitatore e un abilitatore…
Penso di terminare qui…
Spazio Focus Armonia - Taking care with WakeCap srl- Visionary and StartUp Coaching - Growth by CoachMauExperience - Studente in Filosofia e trasformazione digitale
1 annoSi possono avere degli esempi concreti di applicazione?
Owner - Senior Partner at INALTO
1 annoSeconda parte. Completo il mio ragionamento di sopra... Credo che i pedagogisti abbiano molto lavoro da fare, cominciando ad aggiornare i loro paradigmi. Tu hai concluso citando Rogers. Io cito Recalcati. "I veri insegnati non sono quelli che ci hanno riempito la testa con un sapere già costituito, dunque già morto. Ma quelli che ci hanno fatto dei buchi al fine di animare un nuovo desiderio di sapere". Se La tecnologia ci aiuterà a lasciare un vuoto (o a disapprendere) sollevando nuove domande, anziché darci solo risposte allora credo potrà dare vita ad una nuova specie di homo sapiens
Owner - Senior Partner at INALTO
1 annoPrima parte Vivaldo, le questioni che poni sono importanti e aprono interrogativi che difficilmente trovano risposte definitive, poiché la tecnologia viaggia a 1000 e i cambiamenti che impongono nei processi di apprendimento devono stare al passo, e non è facile. Forse lo sarà per le nuove generazioni che hanno ormai un mindset digitale. Concordo che "occorre abitare la complessità, non cercare di risolverla", rimane aperto l'interrogativo: bisogna imparare a pensare come l'AI, così come per apprendere le lingue si dice bisogna imparare a sognare in un'altra lingua? E se sì quanto è alto il rischio che alla fine impareremo a pensare come la macchina (più veloce, efficiente ecc ) rinunciando al libero pensiero umano? Già il linguaggio di tanti giovani si è impoverito a furia di parlare come le chat e a scrivere come un dislessico? In che modo "apprendere on line ci può riconnettere ai nostri valori profondi"? Non si rischia piuttosto che gli studenti facciano propri i valori della macchina (sintesi estrema a scapito dell'approfondimento, semplificazione, velocità ecc.)? Che si accontentino di raccogliere contenuti rinunciando a PD apprendere il processo che li ha generati? Le mie sono solo domande... Fine prima parte.
Carl Rogers🙏🏻
Giuslavorista RSPP/Formatore della Salute e Sicurezza sul lavoro. Risk Advisor
1 annoHo seguito con molto interesse il tuo intervento ricco di spunti riflessivi per noi professionisti della formazione. Grazie