LA GESTIONE DELL'IMPRESA ALLA LUCE DELL'APPROVAZIONE DEFINITIVA DEL CODICE DELLA CRISI E DELL'INSOLVENZA

LA GESTIONE DELL'IMPRESA ALLA LUCE DELL'APPROVAZIONE DEFINITIVA DEL CODICE DELLA CRISI E DELL'INSOLVENZA

Imprenditori, Commercialisti e Consulenti sono chiamati a nuove sfide per garantire la continuità aziendale.

La nuova norma impone il dovere per le imprese esercitate in forma societaria di istituire un assetto organizzativo amministrativo e contabile adeguato, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”.

La stessa norma ha definito indicatori di crisi gli squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario. La norma precisa che sono considerati indici significativi quelli che misurano la sostenibilità degli oneri dell’indebitamento con i flussi di cassa che l’impresa è in grado di generare e l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi. La norma considera altresì indicatori di crisi i ritardi nei pagamenti reiterati e significativi.

Alla luce di tali disposizioni, l'attenzione degli imprenditori e dei Consulenti dovrà concentrarsi sulla prevenzione.

Monitorare preventivamente e costantemente gli allert di crisi sarà un'attività vitale e di primaria importanza per ogni impresa, onde evitare l'adozione di piani di risanamento, ristrutturazione o peggio concordato preventivo.

per approfondimenti sull'argomento: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/fallimento-e-procedure-concorsuali/quotidiano/2019/01/28/crisi-impresa-procedure-allerta-interna-prima-linea-difesa



Riccardo Bordignon

BASTA ETICHETTE, NON SONO UNA LATTINA (per gentile concessione di Andy Warhol)

6 anni

L'argomento sta emergendo prepotentemente e giustamente. E' evidente che si può fare prevenzione solo quando l'azienda è ben monitorata da chi di controllo ne capisce qualcosa, ma ho idea che molto spesso commercialisti e sindaci siano già molto presi dal mantenersi aggiornati nelle proprie competenze e siano impegnati nelle proprie attività (di ausilio alle imprese, si intende). Non so se un sodalizio tra organi di controllo delle imprese e figure professionali come la mia, gente che vive l'azienda quotidianamente e con cultura trasversale, potrebbe essere una soluzione plausibile .... che ne dice? 

È bene che la cultura del Controllo si diffonda in ogni impresa. Grazie Vincenzo per il post, buon lavoro!

Michele Giorgio

Tecnico auto, a 360°esperto da 35th, Diagnostica, Elettronica, Impiantista Gas Motorista, Ibride... Giorgio motors

6 anni

Spero che le aziende non vengano sia grandi che piccole, riescano a sopportare gli sbalzi delle crisi, con voi a vigilare forse ci salviamo

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