La "Paura" di fallire!!!

La "Paura" di fallire!!!

La "Paura" di fallire!!!

Non è un titolo di un libro, perché no, potrebbe anche diventarlo, chissà.

In questi ultimi anni, siamo diventati "maestri di vita" nel convivere costantemente con la paura, anche quando non sono presenti delle minacce reali. Questa condizione costante, ci crea uno stato emotivo ansiogeno, che si trasforma nella paura costante di fallire.

Perché viviamo costantemente con la paura di fallire???

La paura del fallimento, in primis, è un fattore culturale dei popoli europei, non siamo "abituati", ignoriamo o ancora peggio facciamo finta, che il fallimento non possa presentarsi, come evento critico durante il nostro percorso di vita. Escludendolo a priori, questo approccio ci rende deboli ed impreparati qualora in cui l'evento critico dovesse presentarsi.

Forse ignoriamo il fatto o siamo inconsapevoli, che ogni giorno ci troviamo ad affrontare situazioni fallimentari sotto ogni punto di vista, (naturalmente non inteso esclusivamente come procedura concorsuale liquidatoria economica-giudiziaria), ma "non ci facciamo caso".

Ad esempio, il rapporto tra Genitori e Figli, tra Insegnanti e Studenti, tra Marito e Moglie, il rapporto con i Colleghi di lavoro, il rapporto con la Società.

Nei casi sopracitati, spesso si insidiano dei fattori, che ci portano verso il fallimento.

Facciamo degli esempi pratici.

Prendiamo ad esempio il conflitto tra Genitori e Figli, da una parte i Genitori che costantemente dispensano "consigli" ripetendo la fatidica frase te lo diciamo per il "Tuo bene", ma veramente abbiamo tutti gli elementi necessari che ci consentano di capire qual è il bene dei nostri Figli, visto che spesso ci poniamo in una posizione di "superiorità" con l'aggravante dettato dalla mancanza di ascolto? Dall'altra parte i nostri Meravigliosi e Brillanti Figli che si chiudono a riccio, non dando le risposte "sperate" dai Genitori è qui che si aprono scenari fortemente conflittuali.

Il conflitto tra Insegnati e Studenti, dove non sempre l'approccio socio-educativo e pedagogico va a buon fine (naturalmente le dinamiche da considerare sono diverse), sfociando nella bocciatura dello studente, con un impatto emotivo in alcuni casi che si trascinerà fino all'età adulta.

Il Divorzio, è un'azione (a volte necessaria per il bene della coppia), molto forte e di grande impatto emotivo negativo soprattutto sui figli, con conseguenze che rischiano di ripercuotersi per molti anni.

I conflitti sul posto di lavoro con capo e/o colleghi, dove vanno a generare uno stato emotivo di forte stress e frustrazione con conseguenze impattanti sia sul posto di lavoro che in famiglia, recando forti disagi al lavoratore, come la sensazione di inadeguatezza, frustrazione abbandono del posto di lavoro e altro ancora.

Ed infine (ma non meno importante), il confronto quotidiano verso una società sempre più "selettiva" e a volte anche ostile, con un continuo mutamento socioculturale , dove nell'epoca in cui viviamo "l'autorità" del tempo e della tradizione non sono più sufficienti ad "imporre" l'accettazione di consuetudini o usanze. Oggi più che mai, fanno parte integrante della vita moderna le idee di Autorealizzazione, Libertà Individuale, Uguaglianza e Partecipazione Democratica. Idee che inizialmente si sono sviluppate in Occidente, ma che sono poi divenute universali promuovendo i mutamenti sociale e politico di tutto il mondo.

Arrivati a questo punto è lecito chiedersi: come si fa a non aver paura di "fallire", cosa si può fare nel concreto???

Beh, purtroppo non esiste una "formula magica", ma possiamo cambiare atteggiamento, iniziando a comprendere che il fallimento va vissuto, accettato ed elaborato, come un passaggio "indispensabile" verso il successo, verso una vita felice ed appagata che ci consentirà di raggiungere il nostro Equilibrio Psico-Fisico e la nostra Omeostasi.

Questo approccio, e questo cambio di paradigma, ci consentirà di raggiungere l'apice della piramide (vedi la teoria della Piramide di Maslow, o scala gerarchica delle necessità umane o piramide della motivazione umana) che, se siamo stati "bravi", ci consentirà di raggiungere la nostra Autorealizzazione.

In conclusione, possiamo dire che il "segreto" per non avere "paura del fallimento", è VIVERE LA VITA IN TUTTA LA SUA INTEREZZA, ACCETTARE CHE I FALLIMENTI SONO PARTE DELLA STESSA MEDAGLIA E QUINDI SONO PARTI COMPLEMENTARI DEL SUCCESSO.

Credo che se non siamo disposti a fallire, non siamo disposti a raggiungere il Successo.

Il vero Fallimento è quello di non provarci, per paura di fallire (cit.)!!!

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