La Sindrome del Genio

La Sindrome del Genio

Quante volte vi capita di imbattervi, mentre navigate sul Web, in qualche articolo che proclama a gran voce la nascita di un Genio, ostentandone le capacità?

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A me capita mensilmente, se non settimanalmente. Abbiamo il ragazzo con il Q.I. di 170, il bambino statunitense che frequenta l'Università all'età di 8 anni, il prodigio della medicina a 18 anni, quello che scopre formule alternative a teoremi, quello che diventa milionario a 16 anni, eccetera, eccetera.

Tralasciando il discorso "Audience" per la quale questi individui sono sicuramente una macchina di visualizzazioni, è innegabile che queste persone sono l'anomalia, sono l'eccezione, rappresentano l'innegabile manifestarsi di condizioni genetiche ed epigenetiche che porta alla nascita "un genio": un individuo con una o più capacità eccezionali, fuori dal comune.

Ma veramente "un Genio" è quello di cui abbiamo bisogno? E' questo che serve alla società?

No, io non credo. Sarebbe troppo facile ed utopico sperare nella nascita di un Einstein moderno, di un Galileo Galilei degli anni 2000 che si prenda carico delle più nefaste problematiche odierne e che magicamente ci mostri la soluzione, trovi la cura per il cancro, risolva il problema dell'inquinamento, inventi un concetto di business vincente ed elabori armato di foglio e penna (o meglio di computer e software) la formula per la felicità.

Il mondo è cambiato, è più complesso e ramificato. L'umanità stessa lo è. Discipline che fino a 40 anni fa erano agli arbori ora sono scisse in branche e sotto-branche. Si pensi banalmente alla genetica.

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Al giorno d'oggi è sbagliato parlare di intelligenza individuale ma sarebbe più opportuno riferirsi all'Intelligenza Collettiva: quell'intelligenza grazie alla quale abbiamo a portata di click miliardi di dati conservati in server sparsi in tutto il mondo, grazie ai quali possiamo usufruire dell'esperienza di centinaia, migliaia di persone che ci hanno preceduto ed hanno gettato le fondamenta sulle quali si baserà il nostro lavoro. La soluzione ad una problematica arriverà sicuramente da un gruppo di persone o perché no da un singolo individuo, ma grazie anche al contributo di tutti i team di lavoro che si sono occupati del medesimo problema in precedenza, scomponendolo ed analizzandolo in tutte le sue sfaccettature e rendendone pubblici i risultati.

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Inoltre c'è un altro aspetto da considerare: Il Team. La società ha bisogno di luminari, di imprenditori e ricercatori visionari e delle loro idee vincenti, risolutive ed efficienti, ma ricordiamoci che dietro ogni risultato di una di queste Personalità c'è sempre un ottimo e proficuo lavoro di un team composto da individui altrettanto esperti ed intraprendenti nel proprio lavoro.

Per concludere, certamente è un bene che nel mondo continuino a nascere persone prodigio ma non sono loro la soluzione, sono un aiuto. La soluzione sta nel creare una rete di scambi proficui e veloci tra migliaia di persone, sta nel saper trovare ed interpretare i dati raccolti da altri e nel sapersi rapportare e cooperare con figure con background ed estrazioni sociali completamente diverse dalle proprie.

Davide Gaudenzi

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